1. Caffè Americano ☕️

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« Avevo pianificato tutto questo sin da piccola. Insomma, non ti puoi svegliare una mattina e decidere di farlo da sola. Nella vita hai bisogno di qualcun altro con cui condividere il tuo sogno di amore eterno.

Mia madre mi aveva cresciuta con quest'idea nella testa. Persino il mio nome, Vivienne, era tutto un programma. "Ti ho dato il nome della protagonista di Pretty Woman, perché a questo mondo persino una zoccola può aspirare a sposare un principe". Ecco servita la fiaba di Cenerentola senza eufemismi.

E quindi, eccomi impacchettata e spedita nel mondo reale, con un sacco di francobolli su principi, principesse e scarpe di cristallo appiccicati addosso, che man mano che viaggiavo, perdevo per strada o ne accumulavo di nuovi.

Il fidanzatino delle superiori ebbe vita breve: il tempo di assaggiare la mia verginità e il giorno dopo, era già tra le gambe della mia compagna di banco. Tutto questo, dopo avermi giurato amore eterno - l'ho cronometrato: tre settimane, due giorni e sedici ore.

Poi è arrivato Christian, il ragazzo conosciuto durante l'Università, incontrato durante una qualsiasi serata in discoteca. Era uscito dai bagni di quel locale con ancora addosso l'odore della ragazza che si era appena fatto e subito, mi abbindolò. E io ci cascai.

Due anni di immaturità nascosta dietro le fattezze di un adulto: un bambino troppo cresciuto ancora attaccato alla gonna della madre per permettersi una relazione e che non mi avrebbe portato a niente nella vita, perchè se le mie intenzioni erano costruirmi una casa e una famiglia, lui li aveva sostituiti con i blocchi colorati della Lego e ci giocava, creando tutto anzichè ciò che io volevo. Scadenza: da consumarsi preferibilmente dopo due anni dall'apertura. E fu cosi che lo buttai nella spazzatura.

E ora, finalmente, il mio principe era arrivato: l'uomo che avevo a lungo cercato in mezzo a tanti, quello con cui costruire il mio futuro.

Sesso fantastico, tante cose in comune e conto corrente in banca invidiabile.

Quando mia madre ha conosciuto Alessandro, ha subito detto che sarebbe stato il mio Richard Gere, vista anche la differenza d'età tra me e lui.

Cinque anni insieme e poi BOOM, fidanzamento e tra poco il matrimonio fiabesco che ho sempre desiderato, organizzato grazie a te, Daniela, la mia Wedding Planner preferita, che hai saputo sopportarmi e consigliarmi in quest'ultimo anno!»

Presi tra le mani la tazza di caffè americano fumante e ne bevvi un sorso. Eravamo sedute una di fronte all'altra in quel bar del centro di Ferrara e il sole di primavera filtrava dalle vetrate, immergendoci in un tenue tepore estivo.

« Andremo negli USA, il mio sogno! E visiteremo proprio Los Angeles e Rodeo Drive. Mia madre mi ha già chiesto una foto! Vestirò il mio bellissimo Atelier Emè e le mie Louboutin. Ah, non vedo l'ora. "Sabato ci sposiamo", continuavo a ripetermi. Siamo innamoratissimi, bellissimi, eterni - lo abbiamo fatto scrivere anche sulle partecipazioni e la tua idea di aggiungere le fedi unite nel simbolo dell'infinito è stata geniale!

Sarà il matrimonio di cui Ferrara parlerà a lungo: l'imprenditore che sposa una ragazza normale, conosciuta per caso a un evento. Il loro amore nato sul lavoro, perchè sai, in qualità di Account Manager di un'agenzia per il lavoro, conoscere i clienti è alla base della nostra attività, anche se, devo dire, che Alessandro l'ho conosciuto in maniera approfondita. »

Daniela fece un sorriso di circostanza, freddo e per nulla accondiscendente.

« Tutto molto bello, Vivienne. Ma non mi impietosisci. Anche se il tuo matrimonio è andato a puttane tre giorni prima della celebrazione, la mia parcella devi ugualmente pagarla. »

« Ti prego, Daniela! Intestala a lui! »

«è cinquanta e cinquanta come da accordo prematrimoniale. Il tuo cinquanta lo riscatterai direttamente tu da lui. »

Non è CioccolatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora