"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo.
Tu in questo...
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Ringraziai Dio di trovarmi negli States e di avere una laundry service a disposizione in ogni hotel in cui sostavamo, o avrei camminato a piedi zuppi per il resto della vacanza.
La sera prima ero passata in camera per un cambio veloce e avevo portato tutto in lavanderia, gettando i vestiti fradici in asciugatrice.
Non raccontai a Lavinia dell'Affaire Doccia, poichè al suo rientro in camera, io ero già nel mondo dei sogni e quando mi svegliai quella mattina, mi affrettai a prepararmi per mettere qualcosa sotto i denti al più presto.
Feci un'abbondante colazione prima di partire, a digiuno dalla sera precedente; con nostra sorpresa i ragazzi arrivarono giù dopo di noi e vennero a sedersi al nostro tavolo, come consuetudine.
Io e Dante eravamo silenziosi, a testa bassa, intenti a consumare il nostro cibo nel più completo silenzio; anche Luis e Lavinia sembravano non aver niente da dire o, per essere più maliziosi, niente da dichiarare.
« Etci. » starnutii improvvisamente, recuperando al volo un fazzoletto dalla borsa.
« Salute! » esclamò Luis di ottimo umore. « Hai preso freddo? »
Alzai lo sguardo e per un attimo fulminai il suo amico, intento a consumare il suo egg and bacon nel più laconico silenzio.
« Probabile, ieri sera ho fatto una doccia fredda, credo si sia trattato di un guasto all'impianto. » risposi.
« L'acqua fredda a fine doccia tonifica i muscoli, migliora l'apparato circolatorio e raffredda i bollenti spiriti, se si è arrabbiati. » rispose di tutto punto Dante, senza alzare lo sguardo dal piatto.
Come avrei voluto dire la verità. Quel cretino mi stava prendendo in giro: ricordo ancora la sensazione dell'acqua gelida sul mio corpo, la sua virilità, la lussuria che ci aveva catturati. Feci finta di nulla e mi portai la tazza di caffè bollente alla bocca.
« Dalle nostre parti, si dice che hai dormito con il culo scoperto, se ti viene il raffreddore. » intervenne Lavinia cristallina.
Trattenni a fatica la sorsata di caffè bollente e deglutii, senza darmi tempo di raffreddarlo in bocca, o lo avrei sputato direttamente in faccia a Dante.
« è stata la doccia. » mi affrettai a rispondere di sottecchi.
Lavinia mi lanciò una nuova occhiata e riprese a mangiare i suoi pancake, mentre Luis rideva come un matto per la battuta.
« A proposito, avete visto le chiavi della mia camera? é da ieri sera che non le trovo. Ero sicuro di averle portate con me a cena. »
« Sei tornato al ristorante? » domandai in maniera innocente, mettendo su la mia miglior Poker Face.
« Le hai lasciate sulla scrivania. » puntualizzò Dante.
Luis si girò verso di lui sorpreso. « Potevi dirmelo. Ieri sera nemmeno tu le avevi viste. »