"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo.
Tu in questo...
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Miliardi di anni fa nell'acqua cominciò la vita.
Appena quindici giorni prima, i miei piedi erano immersi nell'acqua dell'Oceano Pacifico, convinta si trattasse del battesimo di un nuovo inizio.
In quel momento, immobile come una stella marina a pelo sull'acqua, ero cullata dalle onde dell'Oceano Atlantico e osservavo il cielo terso dei Caraibi, convinta ancora una volta di aver voltato pagina e ricominciato da zero una nuova esistenza.
Una settimana e sarei tornata a Ferrara, con una nuova consapevolezza: quel finto viaggio di nozze mi aveva fatto vivere più vite di un gatto.
Ero forse giunta alla fine?
Uscii dall'acqua, strizzando i capelli e raggiunsi Lavinia, sdraiata sotto le fronde di una palma.
« L'acqua è splendida.» dissi, andando a sedermi accanto a lei.
« Troppo fredda. » commentò « è molto più interessante osservare altre bellezze naturali. » e fece un cenno con la testa indicando alcuni surfisti a riva.
Aveva rotto con Luis. Non era mai stato nulla di serio e il fatto che avesse mentito anche a lei sulla reale storia di Dante, non le andò proprio giù.
Tornai a guardare i ragazzi: il surf era un'attività con cui la gente del posto si manteneva. I Caraibi erano molto più turistici di quanto immaginassi e l'aspetto selvaggio ed epico, narrato nelle storie di pirati, era in realtà assente.
Il mare però era uno spettacolo per gli occhi: cristallino e di sfumature azzurre che sembravano dipinte con colori pastello.
Avrei voluto poter disegnare con gli stessi colori il mio stato d'animo, cancellando il brutto disegno lasciato dalle delusioni vissute e tracciando una nuova immagine di notevole bellezza. Chissà, forse in quei giorni di pace, avrei trovato una nuova dimensione, che mi sarei fatta scivolare addosso come un vestito appena acquistato e che mi avrebbe resa una nuova Vivienne.
Appoggiai le braccia indietro, seduta sulla stuoia a osservare anch'io i surfisti, senza tuttavia provare alcun interesse, nonostante i loro corpi sembrassero disegnati a immagine del dio Apollo.
Si inabissarono in acqua, nuotando sulle tavole da surf come sirene, andando controcorrente alla ricerca dell'onda perfetta e, non appena essa arrivava, si tiravano in piedi sulla tavola, seguendo il flusso d'acqua sotto i loro piedi, come addestratori di onde.
Uno di loro era davvero bravo: indossava la tuta e intuii si trattasse del maestro.
« Andiamo a fare conoscenze?» domandò Lavinia con un sorriso, venendomi vicina, il viso la perfetta espressione del diavolo tentatore.
« Ho chiuso, Lavi. Per un po', niente uomini.»
« Vuoi passare alle donne? »
« No, voglio stare da sola. Faccio già abbastanza fatica ad andare d'accordo con me stessa, negli ultimi tempi.»