"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo.
Tu in questo...
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Giorno 1
Bangkok era l'ennesima tappa del mio Tour.
Ancora tre mesi e poi avrei terminato quell'ottovolante di appuntamenti, servizi fotografici, interviste e partecipazioni a programmi TV.
Gli asiatici mi amavano e io amavo loro. Uno scambio alla pari di sentimenti, certo non di ricchezza perché a guadagnarci eravamo io e la mia troupe..
Mi affacciai alla finestra dell'hotel, scelto dalla mia agenzia per il soggiorno dei successivi quattro giorni.
Bangkok era bella di notte, un insieme di luci neon e led che la facevano sembrare un Flipper.
Avevo appena detto a Sanama, la mia assistente, che mi sarei ritirata in camera a consumare la cena, stanca per il viaggio e con la voglia di mandare un messaggio vocale a Lavinia. Forse, ci saremmo pure videochiamate.
Presi il cellulare e mi preparai.
« Ciao bionda, qui tutto ok. Sono a Bangkok... » Le raccontai del viaggio, di Sanam che era carinissima e gentile, dell'episodio di qualche fan. Conclusi il vocale con il solito messaggio. « Non ho ancora trovato ciò che cerco. Forse non lo troverò mai. Ma io sto bene. »
Misi il cellulare in tasca e tornai a osservare la notte di Bangkok. Tutte le megalopoli asiatiche che avevo visto avevano palazzi di vetro e luci sgargianti che spiccavano su ciò che era a livello del terreno, quasi a nascondere la cosiddetta polvere sotto il tappeto.
E io ero agghindata proprio come loro: bella all'esterno, attraente agli sguardi degli obiettivi, seducente sulle copertine per gli occhi dei fan ma dentro, non avevo nulla.
Vivtok contro Vivienne.
Avevo dedicato quasi un anno della mia vita a quel progetto, lasciando a casa i miei affetti, senza più pensare all'amore.
Avevo smesso di scrivere a Christian: apparteneva al mio passato, un momento di vita che aveva vissuto la sua seconda possibilità in maniera intensa, ma che sapevo sin dall'inizio avere una data di scadenza sulla confezione.
Alessandro si era sposato con la Signora. E io, quel giorno, avevo pubblicato su Instagram una foto di me felice e single, con un cocktail in mano per brindare alla mia salute, su una spiaggia dello Sri Lanka. Ero sicura che l'avrebbe vista, essendo ormai la mia immagine diventata di dominio pubblico.
E Dante?
Anche se lavoravamo per la stessa agenzia, non l'avevo mai più visto né sentito. E non avevo mai osato chiedere informazioni a Sanam o ad altri dell'agenzia con cui ero entrata in contatto.
Me lo immaginavo vagare in qualche angolo degli States, alla ricerca del tramonto perfetto o in qualche metropoli, a rendere immortale qualche modella con i suoi scatti.
Forse, stava osservando il cielo pieno di stelle a dispetto di quello che mi stava offrendo Bangkok, ricolmo di luci artificiali.