"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo.
Tu in questo...
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Fui svegliata nel cuore della notte dal suono del cellulare. Avevo tenuto la suoneria rumorosa nel caso in cui Lavinia mi avesse chiamata e infatti, era lei.
« Vivienne, dove sei? » la sua voce era leggermente acuta e tremolante.
« Sono in camera. » mi tirai su in fretta, spaventata dal tono della mia amica. « Cosa è successo? Luis ti ha fatto male? »
« No, » disse tirando un singhiozzo, « non lui, io... »
Il cuore prese a martellarmi nel petto.
« Dimmi dove sei che ti raggiungo. »
« Siamo nella Laudry service. » Il plurale e la voce in sottofondo di Luis che stava parlando, mi rincuorò che non fosse sola.
Indossai al volo una felpa sopra il pigiama e composi il numero di Dante, chiedendogli di accompagnarmi. Lo aspettai nella hall dell'albergo e arrivò anche lui pochi secondi dopo, preoccupato e trafelato.
« Che è successo? » domandò sistemandosi la felpa.
« Non so. Ma Luis è con lei. »
« Andiamo. »
Mi prese per mano e lo condussi verso la Laudry service.
Quando arrivai, le luci erano accese e a terra c'era un uomo cosciente. Lo riconobbi subito: era il tipo che ci seguiva.
« Oh, Viv. » Lavinia mi corse incontro mettendomi le mani al collo per abbracciarmi. Vidi di sfuggita che gli abiti erano integri e diedi un'occhiata veloce alle braccia. « sta arrivando la polizia. »
« La polizia? » domandammo all'unisono io e Dante.
Luis era al telefono. Aveva immobilizzato l'uomo a terra in attesa dei soccorsi.
« Questo figlio di puttana è un maniaco. » rispose con scherno. « Vi ha seguite per tutta la vacanza. Ha addocchiato voi e altre ragazze che viaggiavano da sole. »
« Non capisco. » dissi stringendomi di più nella mia amica ma lei si liberò.
« Ti ricordi delle indagini? » Annuii sorpresa. « Per fortuna Luis è venuto con me ed è saltato fuori al momento opportuno. » disse con un sorriso.
« Luis, dammi il cambio. » intervenne prontamente Dante.
« Perchè? » domandò sorpreso l'amico.
« Lo sai. »
Non si diceva ad alta voce ma un afroamericano che immobilizzava un bianco, non sarebbe stato visto di buon occhio, soprattutto nell'America conservatrice in cui ci trovavamo.
« Raccontami ciò che hai fatto. » disse prendendo il posto dell'amico, mentre l'uomo a terra bofonchiava qualcosa.