Era solo una sensazione. Un brivido lungo la schiena, i peli dietro il collo rizzati. Associavo quei segnali al mio istinto, il mio sesto senso.Non era una di quelle cose che ti permettevano di vincere il Superenalotto; lo definirei piuttosto come la sensazione di prevedere il futuro, livello Basic.
Mi ero sempre affidata al mio sesto senso e a volte riuscivo a prevedere le azioni: sapevo a priori che la macchina davanti a me avrebbe girato a destra anzichè sinistra, prima ancora di vedere l'incrocio; conoscevo il sesso dei nascituri senza vedere la pancia o la madre e, infine, sapevo le cose prima che accadessero. Non sempre, o avrei previsto parecchie cose della mia vita che mi sarei risparmiata.
Tuttavia, la strana sensazione che mi aveva accolto non appena ci eravamo messe a sedere sul Boing 747 destinazione Los Angeles, mi mise in allerta.
Sentivo il respiro veloce, i peli dritti delle braccia, la mia amigdala mi diceva di stare in allerta, mentre il mio piede sinistro aveva preso completamente vita propria, battendo a terra freneticamente come Tamburino, l'amico coniglietto di Bambi.
Guardavo fisso davanti a me, il posto esterno di una delle file a metà dell'aereo, mentre Lavinia, comodamente appoggiata alla poltrona della First CLass, fissava la pista da cui dovevamo partire. Dal piano sopraelevato in cui eravamo, sembrava di toccare già le nuvole.
Si girò verso di me e interpretando erroneamente il mio sguardo assente, cercò di rassicurarmi.
« Vedrai che tra poco partiamo. »
« Non sono in ansia per quello. Ho una strana sensazione su chi potrebbe sedersi lì.» dissi, indicando i due posti esattamente opposti ai nostri.
« Magari non sono prenotati. »
In effetti poteva aver ragione. Uno di quei posti costava come tre posti normali e forse erano rimasti invenduti. Tuttavia il mio sesto senso si acutizzava ogni volta che li fissavo, trasformando il vuoto in un ectoplasma dalle forme non definite.
« Non credo, è un volo transoceanico. E siamo in Prima classe. Ho uno strano presentimento.»
Lavinia strabuzzò gli occhi allarmata. « Oddio, ma proprio ora ti devi mettere a fare la strega? Se si tratta di un epilogo alla Final Destination, chiedo immediatamente di farci scendere.»
Scossi la testa. Era qualcosa di diverso. Le presi la mano per tranquillizzarla, cercando a mia volta di calmare i battiti del piede sinistro a terra o avrei sfondato il tetto della classe economy sotto di noi.
Ed ecco che all'improvviso il suono divenne ovattato, i motori presero potenza anche se eravamo ancora fermi e dai bocchettoni dell'aria, cominciò a uscire un getto freddo e rumoroso. Forse stavamo per partire.
Alzai lo sguardo verso la scala in fondo al corridoio e vidi una hostess bionda che, nel suo temperamento algido e formale, trascinava dietro di sè gli ultimi due ospiti, senza nascondere sulle labbra un leggero disappunto per il ritardo accumulato.
La donna ci passò a fianco e parlando in inglese, fece segno ai due ospiti di accomodarsi.
E capii ancora una volta che il mio sesto senso prevedeva il futuro meglio del futuro stesso.
Dante e il suo amico fecero capolino con gli zaini, trafelati e con il respiro corto per la corsa fatta.
Non potevo crederci. Eravamo in ritardo per colpa loro ma, soprattutto, sarebbero stati i miei vicini di banco per le prossime dodici ore.
Lavinia rimase a bocca aperta, incapace di proferire parola (il che è tutto un dire), mentre osservava i ragazzi togliersi gli zaini e riporli nella cappelliera. E io non capivo se ero più incazzata o amareggiata. Sarei stata giudicata per tutto il tempo del viaggio, me lo sentivo. Avrebbe spiato i film che avrei guardato, ascoltato le mie conversazioni, scoperto i miei punti deboli.
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Non è Cioccolato
ChickLit"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo. Tu in questo...