"Viv, il cioccolato è buono, sexy, attraente ma fa male al tuo fisico. Bisogna assumerne in piccole dosi per non fare indigestione; l'arancia invece è un frutto, è succoso, pieno di vitamina C, un elisir di lunga vita per il tuo corpo.
Tu in questo...
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Ero pronta.
Avevo promesso che avrei preso lezioni di surf, per dimostrare a quella ragazzina che anche io ne ero capace.
Lavinia ripeté come una litania la frase "non è una buona idea": anche io ero d'accordo con lei, visto il mio rapporto con l'acqua profonda.
« Lo sai vero che si fa in mare aperto? »
« Si »
« Lo sai che non si tocca il fondo, salvo che tu non anneghi come una palla da bowling? »
« Si. »
« Lo sai che... »
« Si, Lavi, so tutto! » risposi stizzita mentre scendevamo giù alla spiaggia, interrompendo quella conversazione iniziata appena uscite dall'ostello. « So che è pericoloso, che non sono la persona più adatta ma voglio provarci. »
Quando arrivammo, Christian era già fuori dalla baracchina, intento a preparare le tavole da surf e le attrezzature necessarie. Alcuni ragazzi stavano guardando con attenzione i surf; riconobbi il suo socio e qualcun'altro che avevo visto alla festa.
Appena mi vide arrivare mi salutò con la mano e con un sorriso che splendeva più del sole in cielo. Su di lui, le ore piccole erano una benedizione; su di me, una maledizione.
Mi ero drogata di caffè per tenermi sveglia, certa che l'adrenalina di quell'esperienza avrebbe fatto il resto.
E ora ero davanti a lui, i capelli raccolti in uno chignon disordinato, pantaloncini e t shirt e sotto il mio bellissimo bikini di paillettes, il più succinto e sexy che potessi avere nel mio guardaroba, per dichiarare guerra aperta alla moretta.
« Sono pronta! » esclamai carica di energia.
« Bene, vieni con me. » disse mettendomi un braccio attorno alle spalle.
« Ti porterò un mazzo di fiori ogni domenica. » si congedò Lavinia, sventolando un fazzoletto bianco per l'occasione. Mi girai e le mostrai il dito medio facendole una linguaccia.
« Stronzetta, ti voglio bene! » le gridai.
Chris si dedicò completamente a me, chiedendo ad un suo socio di occuparsi del noleggio al suo posto.
« Mi dispiace che oggi non ti faccio lavorare. »
« Oggi sarò tutto per te. Loro sono i miei soci, seguiranno le lezioni e il noleggio al mio posto. Non posso rischiare che il mare richiami a sè la sirena più bella, la voglio tenere con me. » disse rubandomi un bacio. Sorrisi compiaciuta.
In quel momento arrivò la ragazza del falò, i capelli raccolti in una coda alta, chiusa nella sua muta da surf rosa confetto che le lasciava scoperte braccia e gambe.
Puntò dritta dritta alla mia preda.
« Cominciamo? » domandò ignorandomi del tutto. Nei suoi occhi c'era solo il mio ragazzo.