31. Coca Cola e Menthos 🍹

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Quando Dean mi aveva detto che mi avrebbe portato sul Monte Olimpo, credevo che fosse una frase poetica ed evocativa di un luogo di San Francisco che lo ricordasse

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Quando Dean mi aveva detto che mi avrebbe portato sul Monte Olimpo, credevo che fosse una frase poetica ed evocativa di un luogo di San Francisco che lo ricordasse.

Il Golden Gate? Il giardino botanico?

Mai avrei pensato che mi avrebbe portato a un concerto. E non uno qualsiasi: i Rage&Love si esibivano in città quella sera e Dean si sarebbe occupato della fotografia dello show.

Mi tenne celato che si trattava dell'ultimo incarico datogli dall'agenzia di Alessandro ma io lo intuii dal modo nervoso in cui ne aveva accennato quella mattina a colazione.

« Ho un ultimo lavoro questa sera, poi la mia cartella sarà terminata. » disse sorseggiando il caffè. « Tu verrai con me. Vestiti comoda. ».

Lo squadrai portandomi alla bocca un pezzo di pancake con sciroppo d'acero, che mi aveva preparato sul momento. Una goduria per il mio palato che mi aiutò a bissare l'attenzione sulla notizia lavorativa ma, soprattutto, ad addolcire il nome di Alessandro nella mia memoria.

E così fu. Quando arrivammo davanti al Masonic Auditorium e lessi il nome della band sui cartelloni, mi portai le mani alla bocca per la sorpresa. Nè Lavinia, nè Luis, con i quali avevo passato la mattinata mentre Dean stava lavorando, mi avevano svelato qualche indiscrezione.

Dean si era ricordato che mi piacevano e che il loro ultimo singolo era una canzone fissa nella mia playlist di Spotify. Mio Dio, non sapevo se piangere o ridere. Ero cresciuta con le loro canzoni e ritrovarmi ad assistere al loro concerto era un sogno irrealizzato della mia vita di adolescente.

Dean mostrò il pass alla security e lo fecero accomodare sotto al palco, in una zona riservata al personale di servizio. Sarei stata in piedi tutta sera ma almeno non sarei soffocata in mezzo agli spettatori della parterre. Arrivarono anche altri fotografi che Dean salutò calorosamente, probabilmente colleghi, e con loro altre figure che non seppi identificare.

« Te lo aspettavi?» mi domandò mentre stava sistemando l'obiettivo della Reflex.

« scherzi? Nemmeno sapevo che fossero qui! » risposi effervescente. Mi sentivo immersa in una soluzione di Coca Cola e Menthos, tanto era l'euforia che traspirava da qualsiasi cellula del mio corpo.

Ero felice come una bambina in un negozio di giochi e Dean non faceva che sorridere di cuore ogni volta che si girava a guardarmi, perdendosi nella mia espressione infantile e in una gioia che non riuscivo a contenere.

Le luci si spensero e il concerto cominciò. Dean mi aveva avvisato che avrebbe dovuto allontanarsi per ottenere scatti da diverse angolature: in realtà, lo fece solo all'inizio e poi rimase con me tutta sera, quasi incurante dell'incarico che aveva.

Un'opinione sui Rage&Love? Energia pura ed eros mescolati in un'unica band. Non erano più i ventenni dei loro esordi, erano ormai arrivati alla soglia dei quarant'anni ma erano indubbiamente una miscela esplosiva migliore di qualsiasi altra band in circolazione. Forse, solo le Black Cat potevano tenergli testa. E orgogliosamente, me ne facevo vanto, essendo io stessa ferrarese come loro. Più di una volta, guardando il frontman, ripensai a quel flirt tra lui e la cantante delle Black Cat: ricordo che seguivo la loro storia paparazzata ovunque sui giornali e le riviste per adolescenti. Erano i miei idoli e stavano davvero bene insieme. A guardarlo ora, il cantante era ancora un uomo attraente, nel pieno della sua maturità fisica e con una carica sessuale davvero interessante. I tatuaggi giapponesi spiccavano sulle sue braccia e sulla schiena: indossava solo un paio di pantaloni e i muscoli erano ancora scolpiti come quando aveva vent'anni.

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