CAPITOLO 18 - Dolore e sofferenza

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~EDWIN~

<<T-TI PREGO BASTA! AAAAAH! BASTAA!>>
Gridai in preda al dolore. Monty mi stava torturando con quel maledetto coltello in ferro.
Aveva ferito le mie guance e le mie braccia provocandomi tagli ustionanti.

<<È tutta colpa tua Edwin. Se solo non fossi così attraente non avresti attirato l'attenzione di tanti ragazzi. Io ti avrei amato a priori per la bella persona che sei>>
Disse afferrandomi per i capelli per poi ferirmi nuovamente le guance man mano che si rimarginavano.

<<E questo cos'è?>>
Disse indicando il mio bracciale.

<<Quel pulcioso Re Gatto ti ha rimesso il bracciale stregato?!>>
Aggiunse incredulo.

<<N-no... me lo ha regalato>>
Mormorai sofferente.

<<Dimmi di più>>
Disse prendendomi il polso e nel farlo la mia pelle sfregò contro il ferro delle catene facendomi urlare.

<<È u-un suo regalo di r-redenzione. N-noi stiamo insieme>>
Dissi facendomi coraggio. Non avevo mai accettato la proposta di Thomas quando mi aveva chiesto di fare coppia con lui, ma in quel momento le parole mi uscirono naturali dalla bocca, insieme a delle urla strazianti di dolore dato che Monty non aveva preso per niente bene la cosa.

<<No, no no no mi stai mentendo. Che simpatico il mio Ed>>
Scoppiò in una risata da psicopatico che mi mise i brividi.

<<È così. Tu non potrai mai competere con lui>>
Dissi furioso sentendo una strana vena di coraggio.

<<Quindi lo ami? Tu ami quell'essere mutaforma... disgustoso cazzo!>>
Sbottò.

<<Perchè, tu cosa sei?>>
Lo scherzii.

<<Sai una cosa? Non importa, presto ti dimenticherai di lui. Gli farò avere qualche foto della tua sofferenza e avrò la mia vendetta mentre tu resterai con me>>
Disse brandendo nuovamente il coltello per poi colpirmi sul petto ripetutamente. Le mie urla fecero da eco in tutta la baita e Monty sembrò godere della mia sofferenza.

<<B-BASTA MONTY! TI SCONGIURO SMETTILA!>>
Piansi disperato dimenandomi, ma più mi dimenavo e più le catene di ferro ai miei polsi ed alle mie caviglie mi ferivano. Non avevo mai provato tant dolore, forse nemmeno quando ero morto o quando Esther mi aveva rapito per nutrirsi della mia forza.

<<Buono, buono, non è niente. Non ho ancora incominciato con te Edwin, ma forse credo che ti debba un bacio di consolazione>>
Fece per avvicinarsi al mio viso, ma voltai la testa da un lato per evitare che mi baciasse.

<<Mi stai forse rifiutando? DI NUOVO! COME OSI CAZZO?!>>
Sbottò tagliandomi la gola col coltello in ferro e un urlo feroce uscì dalla mia bocca.

<<Fatti baciare o giuro che ci andrò davvero pesante con te>>
Mi minacciò ancora. Ormai non vedevo più niente per via delle lacrime che scorrevano a fiumi e non ebbi nemmno più la forza di muovermi così Monty mi baciò. Odiai ogni istante di quel bacio che sembrava far più male del ferro. Ebbi un conato quando inserì la sua lingua nella mia bocca. L'unica cosa che potevo fare era piangere in silenzio. Stavo per arrendermi al mio destino quando sentii una voce familiare gridare il mio nome. Era la voce di Thomas, ma pensai che la mia mente mi stesse facendo avere le allucinazioni per non farmi impazzire del tutto, ma quando vidi Monty venir scaraventato a terra e al suo posto davanti a me comparve Thomas capii che forse non era tutto nella mia testa.

<<EDWIN! Piccolo mio mi senti? Sono qui con te, sei al sicuro ora>>
Mi disse Thomas liberandomi dalle catene. Non riuscivo a muovermi o a parlare, tutto il mio corpo bruciava e la mia mente era annebbiata.

<<È scappato!>>
Gridò una voce che sembrava quella di Charles.

<<Edwin ci sei? Guardami piccolo!>>
Disse prendendomi il viso tra le mani. Non riuscivo a muovermi nè a rispondergli ma c'ero, lo sentivo.

<<Charles, aiutami! Apri la porta!>>
Disse prendendomi in braccio facendomi uscire da quella baita degli orrori. Chiusi gli occhi beandomi del suo profumo cercando di non pensare al dolore che provavo.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora