DEAD BOY DETECTIVES + Cat King

CAPITOLO 20 - Stare da solo

~CHARLES~

Era passata oltre un'ora dal ritorno a casa di me ed Edwin. Eravamo ritornati a Londra ed eravamo entrambi seduti sul divano del nostro ufficio.
Edwin teneva la testa sul mio petto e piangeva disperato. In tanti decenni mai lo avevo visto stare così male. Singhiozzava senza sosta, aveva il cuore spezzato per colpa mia. Mi pentii di aver aperto bocca, avrei preferito essere io quello a soffrire per il cuore spezzato e non lui.
Non credevo che il suo enorme orgoglio si sarebbo spezzato così.

<<Hey Ed, ora basta dai. Devi tirarti su. Guarda, la posta dei casi si è accumulata in nostra assenza. Aiutiamo qualche fantasma per distrarci?>>
Tentai di distrarlo.

<<No, pensaci tu>>
Rispose disinteressato.

<<Da quando in qua non vieni a supervisionare il mio operato? Lo sai che da solo riesco a malapena ad allacciarmi le scarpe>>
Cercai di farlo ridere, ma non rise affatto. Aveva un aspetto orribile, i capelli erano del tutto scompigliati, i vestiti spiegazzati dato che lo avevo obbligato a cambiarsi e il viso rigato dalle lacrime. Aveva perfino gli occhi gonfi e arrossati.

<<Edwin ti chiedo scusa, non avrei dovuto dirti del bracciale>>
Mi scusai sentendomi tremendamente in colpa.

<<Hai fatto bene a dirmelo invece. Thomas mi stava solo ingannando. Ha sempre giocato con me>>
Disse rannicchiandosi meglio sul divano.

<<Beh, in verità ho visto come era preoccupato per te quando eri sparito. Non mi sembrava che volesse solo giocare con te>>
Mi ritrovai a difendere il Re Gatto.

<<Charles sei una brava persona, ma nulla di ciò che mi dirai potrà farmi sentire meglio. Potresti lasciarmi da solo?>>
Mi chiese.

<<E dove vado?>>

<<Non lo so, vai da Crystal>>
Mi cacciò in pratica.

<<Mi stai davvero cacciando?>>
Non potevo crederci.

<<Ho bisogno di stare da solo. Cosa non ti è chiaro di questa frase?>>
Si alterò.

<<Mi è tutto chiarissimo, è solo che non mi sento tranquillo a lasciarti da solo in queste condizioni>>
Espressi la mia preoccupazione.

<<Charles. Va via. Per favore>>
Ribadì.

<<No, no non posso Edwin, non mi perdonerei mai se->>

<<HO DETTO VATTENE VIA CAZZO!>>
Gridò improvvisamente alzandosi dal divano.

<<Okay>>
Fu tutto ciò che dissi prima di attraversare lo specchio dell'ufficio.