CAPITOLO 33 - Non lo hai fatto davvero

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~CHARLES~

Avevo avuto quello che volevo, chi volevo, ma in qualche modo non mi bastava. Volevo di più da Edwin, ma sapevo che non lo avrei avuto e la consapevolezza mi aveva ucciso di nuovo.
Andai nella cantina di un negozio di alcolici e mi scolai una bottiglia dopo l'altra. Dopotutto mio padre era così che affrontava la sua vita.
Presi la prima bottiglia che mi si trovò davanti, la aprii e ne bevvi tutto il contenuto in meno di un minuto. La mia gola bruciava, ma sentivo che non era abbastanza. Il volto di Edwin era ancora ben impresso nella mia mente così aprii una seconda bottiglia, poi una terza, e così via fino a perdere il controllo e la lucidità mentale, infatti usai il primo specchio che mi si parò davanti per ritornare a Port Townsend. Ero convinto che se non potevo allontanate Edwin da Thomas allora avrei allontanato Thomas da Edwin. Senza quell'odioso gattaccio tra i piedi Edwin sarebbe stato con me, tanto il passo del sesso c'era giá stato, gli serviva soltanto una piccola spinta per mettersi con me.
Camminai a fatica barcollando ad ogni passo fino ad arrivare al molo, nella tana di quell'essere.

<<T-TUU!>>
Entrai urlando, ma non vi era nessuno.

<<HEY! V-VIENI FUORI! QUI MICIO MICIO MIAO!>>
Lo sbeffeggiai e finalmente comparve difronte a me con un'aria incazzata.

<<Attento marmocchio. Vedi di non farmi incazzare o sarà brutto dover spiegare ad Edwin perché il suo amichetto è diventato cibo per gatti>>
Mi minacciò seccato andando poi a sedersi sul suo trono.

<<Ad Edwin non importa più di te>>
Dissi appoggiandomi ad una parete per non cadere a terra.

<<Charles sei forse ubriaco?>>
Domandò assottigliando lo sguardo.

<<S-si, È ALLORA?! V-vuoi farmi la predica?>>
Gli risi in faccia.

<<Che cosa vuoi che mi importi? Non so nemmeno perché sei venuto fin qui. Vuoi forse essere preso a calci? Perché in tal caso basta chiedere>>
Sorrise stizzito.

<<Non sono io quello preso a calci. Sai, Edwin non ti vuole più. Ti ha dato un enorme calcio in culo a tua insaputa>>
Dissi.

<<Ma di che diavolo stai parlando?!>>
Non capì.

<<Lui ha scelto me. ME!>>
Dissi con orgoglio.

<<Non ti seguo>>

<<Volevi fare sesso con lui, vero? Ma ti ha detto di no>>
Affermai.

<<Non era pronto ed io ho rispettato la sua scelta. È forse stato un male?>>
Incrociò le braccia al petto.

<<Non era pronto dici? Allora perché poco fa mi ha pregato di scoparlo?>>
Sganciai la bomba.

<<Scusa?!>>
Immediatamente si alzò dal suo trono.

<<Hai sentito bene micio. Edwin ha chiesto a me di scoparlo, ed io ho accettato naturalmente>>
Specificai.

<<MI STAI FOTTUTAMENTE PRENDENDO PER IL CULO?!>>
Gridò arrivando ad un palmo da me.

<<No, tu non sei Edwin>>
Lo sbeffeggiai e immediatamente mi si gettò addosso prendendomi per il colletto della giacca.

<<CHE COSA GLI HAI FATTO VERME?! PARLA!>>
Mi spinse contro la parete. I suoi occhi color ambra brillavano.

<<Allora sei duro d'orecchi. Ho detto che me lo sono scopato perché lui me lo ha chiesto. Avresti dovuto vedere come gli piaceva mentre si dimenava sotto di me con i capelli arruffati>>
Immediatamente mi arrivò un pugno in pieno volto e sentii il mio labbro sanguinare. Nonostante tutto risi, ero stato cresciuto a pane e botte quindi nulla di tutto ciò poteva scalfirmi.

<<MENTI!>>
Mi accusò non credendomi.

<<Tu dici? Perché non vai a chiederlo ad Edwin stesso allora? Si stará ancora riprendendo dopo la nostra scopata di poco fa>>
Un altro pugno colpì il mio viso.

<<Non lo hai fatto veramente>>
Scosse la testa e vidi della sofferenza nel suo sguardo.

<<Ripeto, chiediglielo tu stesso>>
Ribadii.

<<Sei proprio un bastardo. Non ti credo, sei ubriaco marcio e giuro che se hai fatto qualcosa ad Edwin in queste condizioni io->>

<<Tranquillo, mi sono ubriacato dopo essermelo scopato. Mi serviva una piccola distrazione, tutto qui. Edwin era assolutamente consenziente>>
Un terzo pugno mi colpì, poi un quarto e un quinto dritto nello stomaco. Per poco non caddi a terra.

<<Andrò immediatamente da lui. Non osare farti vedere da me perché potrei non rispondere di me>>
Disse gettandomi a terra prima di scomparire in una nube viola davanti ai miei occhi.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora