CAPITOLO 32 - Avevi detto che non ti saresti illuso

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-EDWIN-

<<C-CHARLES MI FAI MALE!>>
Gridai portando entrambe le mani sul suo petto.

<<Ora passa, fidati di me>>
Si prestò a dire.

<<M-mi fido...>>
Risposi stringendo i denti.

<<Posso muovermi?>>
Chiese dopo qualche minuto.

<<S-si... dio, è così strano>>
Mi coprii il viso con una mano sentendomi la testa scoppiare.

<<Lo so amico, ti ci abituerai>>
Ridacchiò per poi iniziare ad entrare e uscire lentamente da me. Il dolore era pungente, ma pian piano divenne sempre più sopportabile e infine sparì quasi del tutto lasciando posto ad una strana sensazione piacevole che mi fece gridare "di più".
Era molto simile alla mia prima esperienza con Thomas, ma questa era decisamente più intensa.

<<Va meglio Ed?>>
Mi chiese dopo un pó.

<<S-si mi sta p-piacendo... Ma non chiamarmi Ed!>>
Lo ripresi.

<<Scusa scusa. Adesso però zitto e godi>>
Mi ordinò aumentando la forza delle sue spinte facendomi sentire come se fossi su un altro pianeta. Guardai il ragazzo che per trent'anninavevo amato e mi persi nell'ammirare la sua bellezza sentendomi il ragazzo fantasma più fortunati del mondo, questo finché non sentii un brivido salirmi lungo la spina dorsale.

<<Cazzo Charles! Non ti fermare!>>
Urlai imprecando.

<<Sono riuscito a tirar fuori il tuo lato scurrile. Ci sono voluti ben trent'anni e una scopata>>
Rise di gusto e lo fulminai con lo sguardo.

Dopo svariati minuti mi sentii al limite di quel piacere ed una sensazione familiare colpì il mio basso ventre. Charles se ne accorse e riprese a massaggiare la mia intimità per ampliare quella sensazione finchè non mi sentii esplodere di piacere macchiando la sua mano. Mi accasciai con la testa sul cuscino del divano tentandondi riprendere fiato e poco dopo sentii Charles uscire da me e con un grugnito venne sul mio petto.
Si portò alla bocca la mano sporca del mio piacere e ne leccò un dito guardandomi fisso negli occhi.

<<Sei adorabile. Ti amo>>
Disse baciandomi la fronte per poi usare l'altra mano per spostarmi da essa i capelli scompigliati e sudati. Avevo il fiatone, mi sentivo come se avessi appena corso una maratona.

<<Diamine, sei bellissimo col fiatone e con i capelli scompigliati>>
Sorrise baciando la punta del mio naso.

<<Dovrei esiliarti da questo ufficio per decenni solo per aver osato rovinarmi la piega>>
Dissi cercando di riprendere fiato mettendomi seduto.

<<Dovresti, ma non lo farai. Ora diamoci una sistemata>>
Disse passandomi dei fazzoletti, con i quali mi ripulii e infine rivestii. Non appena mi misi in piedi per sistemarmi i pantaloni una fitta mi pervase e Charles se ne accorse subito.

<<È normale, passerá>>
Spiegò. Fece per baciarmi, ma mi spostai.

<<Non credo che dovremmo più baciarci Charles. Non fa bene la nessuno dei due>>
Affermai serio.

<<I-io... Edwin ti prego->>

<<No Charles. Avevi detto che non ti saresti illuso. Non possiamo in alcun modo baciarci nè tentomento rifare sesso. È stato bello, e sai che parte di me ti ama, ma non posso stare con te. Il mio cuore è per Thomas adesso>>
Spiegai ancora.

<<Lo so. Scusami>>
Si limitò a dire prima di finire di vestirsi in silezio e infine uscire dall'ufficio. Mi sentii un'idiota ad aver acconsentito a fare sesso con lui, per quanto sia stato bello.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora