CAPITOLO 4 - Gattaccio

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~EDWIN~

<<Dio, adoro quando mi chiami col mio vero nome. Comunque te l'avevo detto che il secondo bacio è sempre il migliore, no?>>
Mi fece l'occhiolino e alzai gli occhi al cielo.

<<Sei dannatamente attraente quando te la tiri mio innocente spiritello>>
Sorrise pizzicandomi una guancia.

<<Innocente? Che intendi dire?>>
Non capii.

<<Non ti insegnavano granché in quel collegio nel 1916, vero?>>
Si lasciò scappare una risata.

<<A dire il vero ci insegnavano parecchie cose>>

<<Ma non queste cose>>
Disse accarezzando nuovamente la mia coscia e un brivido mi salii lungo la schiena. D'istinto posai la mia mano sulla sua spostandogliela dalla mia coscia.

<<Non so di che parli>>
Dissi.

<<Ecco appunto... Mi metti in una situazione difficile Edwin. Non puoi imparare se non mi dai la possibilità di insegnarti>>

<<Credo che chiederò delle delucidazioni a Charles al riguardo. Lui è il mio migliore amico, mi aiuta sempre in tutto>>
Risposi con ovvietà.

<<Credimi, è meglio se non ne parli con Charles. Non credo sarebbe felice di sapere quello che è successo tra noi due>>
Disse saggiamente.

<<Non gli dirò del bacio, tranquillo. Se lo facessi conoscendolo verrebbe qui a cercarti per prenderti a calci insieme ai tuoi gatti>>
Sorrisi al pensiero di Charles che corre a difendermi anche quando non necessito di essere difeso.

<<Dovrebbe provarci, almeno me lo toglierei di mezzo>>
Sussurrò a bassa voce ma lo sentii ugualmente.

<<CHE INTENDI DIRE CON TOGLIERE DI MEZZO CHARLES?!>>
Sbottai.

<<Stavo scherzando... circa>>
Alzò gli occhi al cielo.

<<Se ti importa davvero di me allora devi giurarmi che non farai mai del male a Charles. O me lo prometterai o non vorrò mai più vederti, ə chiaro?>>
Gli diedi un ultimatum.

<<Va bene, va bene, va bene! Dio quanto sai essere petulante. Comunque, sento giá la mancanza delle tue labbra quindi, se non ti dispiace>>
Mormorò avvicinandosi nuovamente al mio viso.

<<Per oggi basta>>
Esordì alzandomi di scatto dal letto sistemandomi i vestiti spiegazzati.

Thomas emise un miagolio di disappunto e si alzò a sua volta mettendosi difronte a me.

<<Soltanto più uno. Eddai!>>
Puntò i piedi come un bambino e sospirai annuendo. Subito diede vita ad un terzo bacio ancora più profondo. Sentii le mie labbra venir morse di tanto in tanto e mi piaceva. Istintivamente portai una mano dietro al suo collo mentre lui mi strinse il viso con le sue.

Le mie mani si mossero da sole e iniziarono a giocherellare con i suoi capelli perfettamente pettinati scompigliandoli un pò. Egli fece lo stesso con i miei e non appena feci per staccarmi dal bacio me li tirò all'indietro facendomi schiudere le labbra, sulle quali si avventò un secondo dopo.
Mi sentivo in paradiso anche se di fatto non vi ero mai stato. Effettivamente ero stato soltanto all'inferno ma in quel momento, per la prima volta in settant'anni, non stavo pensando alle torture ricevute. La mia mente era come libera da ogni pensiero fino a chè-

<<EDWIN!>>
Un urlo fece sobbalzare sia me che Thomas e interrompemmo il nostro bacio per voltarci verso l'artefice di quell'urlo e non potei credere ai miei occhi.

<<C-Charles...>>
Mormorai sentendomi in qualche modo colpevole delle mie azioni.

<<Edwin che stavi facendo? CHE CAZZO STAVI FACENDO?! Sei vittima di un qualche incantesimo forse? CHE COS'HAI FATTO AL MIO AMICO STUPIDO GATTACCIO?!>>
Tirò fuori dallo zaino la sua mazza da cricket e si scagliò contro Thomas, ma d'istinto mi misi difronte a lui per proteggerlo.

<<SPOSTATI EDWIN! QUESTO STRONZO NON TI TOCCHERÁ MAI PIÙ!>>
Gridò, era fuori di sè.

<<No Charles fermo! Non mi ha fatto niente, gli ho detto io che poteva baciarmi!>>
Dissi facendomi coraggio.

<<T-tu cosa? Cos'hai detto?>>
Chiese incredulo.

<<Hai capito bene. Non mi ha fatto del male e non sono vittima di nessun incantesimo. Ti prego calmati, mi stai facendo paura>>
Lo pregai.

<<Quando non ti ho visto rincasare ti ho cercato ovunque, ma mai avrei pensato di trovarti davvero qui. Non ti riconosco, il vero Edwin non rischierebbe mai così!>>
Scosse la testa in segno di delusione.

<<Il vero Edwin è stanco di sentirsi rifiutato da tutti! Per una volta in cui scelgo di ascoltare il cuore e non la testa mi tratti così? Non farlo, non tu Charles>>
Dissi sentendomi giudicato.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora