CAPITOLO 52 - Ti amo

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~EDWIN~

<<Nonostante tutto quello che mi hai fatto, non posso restare ancorato al passato. Non più. Potessi tornare indietro non sarei così codardo e ci darei un'occasione... Giuro che lo avrei fatto se avessi potuto ritornare a quel giorno>>
Risposi pentito delle mie scelte.

<<Beh, ormai siamo morti e marciamo all'inferno. A quanto pare nemmeno nella morte vi è un futuro per noi due. Inoltre tu mi odi>>
Sorrise amaramente.

<<Io... non ti odio. Non sono riuscito ad odiarti all'epoca e non riesco ad odiarti adesso. Smetti di strappare quelle pagine e scriviamone di altre. Ti prego>>
Risposi pregandoli.

<<N-non posso... merito di soffrire>>
Continuò a tediarsi.

<<Simon, ascoltami bene, se punisci te stesso ogni posto diventa un inferno. Hai scontato la tua pena, io ti perdono. Vieni via con me, insieme ce ne andremo dall'inferno>>
Gli presi il viso tra le mani e avvicinai i nostri visi.

<<È impossibile uscire da qui>>
Rispose lui.

<<Invece si può fare. Trent'anni fa sono riuscito a scappare e lo farò di nuovo. Lo faremo insieme>>
Sorrisi rassicurandolo.

<<D-davvero mi perdoni?>>
Chiese incredulo.

<<Si Simon. Ti perdono, per tutto quanto>>
Sorrisi cercando di non piangere di nuovo.

Non lo vedevo da oltre un secolo, ma il tempo sembrava non essere mai trascorso. Era tutto così fresco, così vivido. Dopo la morte la percezione del tempo diventa perfino più strana di quando si è in vita.
Improvvisamente la mano di Simon smise di sanguinare e lasciò cadere a terra il libro.

<<Io... oddio>>
Sussurrò sotto shock. Il suo loop infernale era stato spezzato.

<<Sei libero adesso>>
Esordii felice.

<<Sono libero... CAZZO SONO LIBERO! TI AMO!>>
Gridò per poi baciarmi alla sprovvista. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quella dolce sensazione familiare. Per un secondo ritornai in quell'infermeria, su quel lettino col polso che mi doleva. Quel dolce ricordo lo potevo chiaramente sentire nel sapore delle labbra di Simon.
Dopo svariati minuti ci staccammo dal bacio e ci guardammo negli occhi.

<<Cos'è successo al tuo bellissimo viso?>>
Chiese accarezzandomi il lato sanguinante e mutilato da quel mostro che mi stava ancora cercando.

<<Non è niente. Sto bene adesso>>
Risposi con un sorriso. Mi accarezzò la guancia, poi il collo e infine il petto. Mi spinse delicatamente a terra sopra alle migliaia di pagine che aveva strappato nel corso di oltre un secolo e mi sfilò la maglietta, completamente intrisa del mio sangue.
Incerto su cosa stesse facendo lo lasciai fare, e fece lo stesso con la sua maglia. Arrossii nel vederlo mezzo nudo, nonostante lo avessi giá visto anni addietro dato che condividavamo il dormitorio in collegio.

<<Che stai facendo?>>
Gli chiesi confuso. Non sapevo nulla al riguardo e mi chiesi come facesse Simon a saperne qualcosa.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora