CAPITOLO 21 - Tremendamente solo

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~EDWIN~

Non appena Charles se ne andò ritornai a piangere e disperarmi. La consapevolezza di essermi fatto prendere in giro era orribile. L'ultima volta che qualcuno mi aveva preso in giro erano stati i miei compagni di classe quando mi avevano sacrificato a quel demone condannandomi ad una morte orribile e all'inferno. La verità era che forse non ero mai scappato dall'infermo; a volte avevo questa sensazione. Mi sentivo tremendamente solo e non voluto ed era peggio di qualsiasi ragno gigante fatto di teste di bambola. La gente pensa che dopo la morte ogni sofferenza svanisca, ma non è così. Se soltanto non fossi stato intrappolato in un errore burocratico avrei sicuramente seguito Morte nel mio aldilá, ma ora come ora non ne avevo uno. Mi era stato tolto pure quello ed ero condannato a vagare sulla terra per sempre.

<<Vederti piangere mi spezza il cuore, soprattutto se è per colpa mia>>
Disse Thomas comparendo alle mie spalle. Spaventato saltai giù dal divano.

<<Sparisci, tornatene immediatamente a Port Townsend>>
Lo cacciai subito.

<<Calma fantasmino, sono qui per chiarire>>
Disse con calma.

<<Non c'è nulla da chiarire, è tutto chiarissimo per me>>
Sbuffai seccato dandogli le spalle.

<<No, non è così. Non volevo ingannarti facendo quell'incantesimo di localizzazione al bracciale; volevo davvero proteggerti. Non ti ho mai costretto ad indossare il bracciale anche se sapevo di non poterti trovare senza di esso al tuo polso.
Quel bracciale era un pegno d'amore, un modo per seppellire l'ascia di guerra ed ottenere la tua fiducia che, più di ogni altra cosa, desideravo. Ti amo Edwin Payne, perdonami per averti ferito>>
Disse lasciandomi senza parole, ma non potevo cedere. Infondo era in parte gatto e tutti sanno quanto i gatti sappiano essere dei manipolatori seriali.

<<È questo quello che avevi da dire? Perché se sei venuto per questo io->>

<<No piccolo, sono venuto per questo>>
Disse spingendomi contro una parete per poi appropriarsi delle mie labbra trascinandomi in un bacio passionale. Chiusi gli occhi e involontariamente ricambiai il bacio sentendo il mio corpo accaldarsi sempre di più. Ma non potevo, era sbagliato.

<<N-no smettila! Non puoi spezzarmi il cuore per poi riapparire così nel mio ufficio e baciarmi come se non fosse successo niente!>>
Tentai di allontanarlo da me, ma non me lo permise.

<<Eppure l'ho fatto, e so che ti piace. E ti dirò di più, so che ne vorresti ancora>>
Sussurrai al suo orecchio.

<<Beh mi spiace deluderti, ma non faremo quella cosa che abbiamo fatto a casa tua>>
Misi subito in chiaro.

<<No infatti, non faremo quello>>
Disse con una strana punta di malizia per poi spingermi sul divano mettendosi a cavalcioni sopra di me.

<<Thomas scollati!>>
Borbottai.

<<Hai sempre troppi vestiti indosso>>
Disse iniziando a sbottonarmi la camicia nonostante cercai di oppormi.

<<Sai, quella sera non ti ho spiegato tutto. Lascia che te lo mostri, poi sarai tu a decidere se vorrai ancora vedermi. Va bene?>>
Mi propose e, sebbene avessi dovuto rifiutare, mi ritrovai invece ad annuire.

DEAD BOY DETECTIVES + Cat KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora