Non era previsto che dividessi il capitolo ame, ma sono arrivata a più di 10k parole e mancavano ancora quattro pov da scrivere. Quindi niente, l'ho diviso💀
Non appena finisco la seconda parte (penso di farcela entro domenica) pubblico anche quella🫶🏻
La canzone qua sopra fatela partire al momento giusto. Vi chiederete quale sia questo momento. Beh, ve ne accorgerete da sole leggendo il capitolo🌚🔥
Ps. non ho revisionato, sorvolate gli eventuali errori🙏🏻
Tyron
Era inevitabile non percepire una sensazione di déjà-vu. Ogni qualvolta in cui ci recavamo al cantiere navale, da Asso, mi sembrava di vivere in un loop eterno che io stesso, noi, ci eravamo creati.
Ormai conoscevo a memoria quel posto: l'aspetto fatiscente all'esterno che nascondeva la merda che c'era all'interno. Una merda che veniva portata avanti anche grazie a noi, e per questo non sentivo nemmeno un briciolo di sensi di colpa. Volevo ciò che volevo, e lo avrei ottenuto.
Lanciai un'occhiata alla mia auto, parcheggiata oltre la sbarra automatica, poi spostai lo sguardo su Cameron ed Evander. Evan fumava mentre si rigirava l'accendino tra le dita, Cam invece scriveva un messaggio a Blaze per chiedergli se fosse libero quella sera, con il cappuccio sollevato sopra la testa. Sembrava quasi che stessimo temporeggiando prima di entrare, in realtà volevamo prendercela comoda e dimostrare ad Asso che non aveva il completo controllo su di noi come sosteneva. Eravamo liberi di arrivare un'ora in ritardo, se ci andava.
Fanculo lui e fanculo le sue spie.
No, tutte cazzate. A dir la verità volevamo dimostrare a noi stessi che non eravamo le sue marionette, volevamo convincerci di questo. Ma poi, riflettendoci un po', arrivavo sempre alla stessa conclusione: gli avrei anche permesso di muovere i fili e di giostrarmi come più voleva se poi mi avrebbe aiutato a ottenere la mia vendetta.
Chris meritava di meglio, io meritavo di meglio. I nostri genitori sarebbero caduti a picco con ciò a cui tenevano più di noi: il loro impero.
<<Dai, sbrigati a fumare. Siamo già in ritardo di un'ora.>> borbottai mentre guardavo l'ora sul display del telefono.
Evan inarcò un sopracciglio e soffiò una nuvola di fumo grigio. <<Cos'è, hai fretta per caso?>>
<<No, ma prima entriamo e prima finiamo.>>
<<Ha ragione.>> s'intromise Cam, infilandosi il telefono in tasca. <<Diamoci una mossa e concludiamo in fretta. Blaze è libero, quindi possiamo fare qualcosa dato che è San Valentino.>>
<<Vuoi chiedermi un appuntamento?>> scherzò Evan mentre gettava a terra il mozzicone della sigaretta, che schiacciò sotto la suola delle sue Jordan.
Cam andò ad aprire la grossa porta di metallo del cantiere. <<Mi spiace deluderti, ma non sei il mio tipo. Tanto per cominciare hai il cazzo, e poi ti mancano le tette.>>
<<Non hai nemmeno un cervello grande come una nocciolina e non sei una cheerleader. Tutte cose che a Cameron sembrano piacere.>>borbottai mentre entravo per primo, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni. Loro due mi seguirono a ruota.
Evan scoppiò a ridere, ma si portò comunque una mano sul petto con fare teatrale. <<Merda, penso che non mi riprenderò mai. Ora ti perseguiterò a vita come Melany.>>
<<Sei troppo occupato a perseguitare quella povera malcapitata di Carissa.>>
Cam mi lanciò un'occhiataccia. <<Il malcapitato è lui, che ancora striscia ai piedi di quella stronza dopo ciò che gli ha fatto.>>
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Heartless
Romance[Dark Romance] "Ti sbagli, io non ho un cuore." "Nemmeno io ho un cuore, ma ti assicuro che ci sono momenti in cui mi sembra quasi di sentirlo battere." ---- Tre semplici ragazze che vogliono vivere la loro vita. Tre ragazzi ricchi e viziati che ha...