12 (I)

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‼️Premessa: non ho revisionato. Se ho scritto cazzi per palazzi è tutto nella norma💀

Maddison

<<Sorgi e splendi, tesoro!>> esclamò mia madre a voce un po' troppo alta, facendomi svegliare di soprassalto. La sua voce era accompagnata dal ticchettio dei suoi tacchi a spillo.

Controvoglia, mi scostai la mascherina per dormire da davanti agli occhi. Socchiusi le palpebre nel tentativo di mettere a fuoco la stanza immersa nel buio, eccetto per lo spiraglio di luce proveniente dal corridoio che sembrava quasi seguire la figura di mia madre fino alla finestra.

Presi il telefono dal comodino e guardai l'ora nel display: erano solo le cinque del mattino.

Mamma spalancò le tende, ma il sole non era ancora sorto e la stanza rimase avvolta nell'oscurità. Con uno sbuffo, allungai un braccio e premetti l'interruttore della luce.

La stanza dapprima oscura assunse i colori del rosa e del bianco, con il letto a baldacchino, la scrivania piena di trucchi, l'immenso armadio e le mensole poste in un angolo che esponevano le corone e le fasce che avevo vinto ai concorsi di bellezza.

Mi passai una mano sul viso e poi tra i capelli, reprimendo a stento una smorfia di dolore. Quei bigodini mi stavano facendo malissimo alla testa.

<<Mh, forse è meglio svegliarsi anche prima domani. Il concorso per Miss California si avvicina e non possiamo permetterci di arrivare impreparate.>> disse mia madre pensierosa intanto che fissava le mie corone e le fasce.

<<Mamma?>> la richiamai mentre mi strofinavo gli occhi.

<<Sì, faremo così: domani ti sveglierai alle quattro e mezza. E anziché correre un'ora, correrai due ore.>>

Due fottute ore?

Chiusi gli occhi e presi una grossa boccata d'aria. <<Mamma.>>

<<E ho chiamato la dietologa di Melany, me l'ha consigliata sua mamma. Le ho chiesto la ricetta per alcuni frullati detox e mi ha anche fornito alcune pastiglie, o almeno credo siano pastiglie. Sostituiscono i pasti, quindi prendi una di quelle e poi non mangi. Non è fantastico?>>

<<Mamma, ascoltami!>> per poco non gridai, ma anche così non riusciva proprio ad ascoltarmi.

<<Maddy sto parlando di cose importanti, non interrompermi. Dunque, dove ero rimasta?>> e intanto s'incamminò verso l'armadio per scegliermi la roba che avrei indossato per andare a correre. <<Ah, sì: frullati detox e pastiglie che sostituiscono i pasti.>>

Lei non mi ascoltava mai. Non chiedeva cosa volessi, come stessi, se fossi d'accordo... La maggior parte delle volte sceglieva anche i miei vestiti. Non prendevo decisioni in niente, non avevo voce in capitolo su nulla.

Potevo gridare e ribellarmi quanto volevo, tanto avrebbe sempre vinto lei. E glielo dovevo, o così sosteneva.

Mamma aveva solo trentasei anni ed era bellissima, con i capelli castani sempre perfetti e un fisico da invidiare nonostante l'aver messo al mondo una figlia. Era una reginetta di bellezza, aveva vinto tutti i concorsi a cui aveva partecipato e diceva sempre che il suo futuro era quello di diventare Miss America.

Era una stella destinata a brillare, il suo futuro era già stato scritto. Ma, perché c'è sempre un "ma" quando si parla di perfezione, una gravidanza a diciotto anni rovinò i suoi piani di successo.

Già, essendo rimasta disgraziatamente incinta di me non aveva più potuto partecipare ai concorsi di bellezza. Era colpa mia se non aveva inseguito il suo sogno, ma andava bene lo stesso perché tramite me lo stava realizzando.

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