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‼️Non l'ho riletto ame, quindi potrei aver scritto cazzi per palazzi. Non fateci caso and enjoy🫶🏻


Cameron

Al suono dell'ultima campanella, una marea di studenti aveva invaso i corridoi della scuola. Correvano e si spintonavano, smaniosi di mettere fine a quella giornata.

Io, al contrario, mi alzai dalla sedia in tutta calma. Raccolsi lo zaino quasi vuoto da terra, me lo misi in spalla e mi incamminai a passo lento fuori dall'aula, dove sapevo che avrei trovato Melany ad aspettarmi, come ogni giorno.

E difatti, non appena varcai la soglia, la vidi appoggiata con la schiena agli armadietti. La squadrai da capo a piedi: indossava ancora la divisa scolastica, ma in mano aveva già i pompon da cheerleader.

Io capitano della squadra di basket, lei cheerleader. L'anno scorso avevamo anche vinto il titolo di re e reginetta del ballo. Un classico.

Come mi vide arrivare, subito mi corse incontro e mi gettò le braccia al collo.

<<Eccoti finalmente.>>

Le lasciai un soffice bacio a stampo prima di circondarle le spalle con un braccio, la attirai maggiormente a me e insieme ci incamminammo lungo il corridoio diretti in palestra, dove si sarebbero tenuti i nostri allenamenti.

Tutti gli studenti si spostavano al nostro passaggio e ci facevano spazio. Alcuni mi guardavano con invidia e brama di essere me, altri invece con ammirazione.

Odio e invidia oppure ammirazione. Non c'erano vie di mezzo.

<<Prima in mensa ti ho chiesto che fine hai fatto durante la ricreazione Camy, ma non mi hai risposto.>>

Me l'aveva chiesto davvero? Non me n'ero accorto, talmente ero concentrato a fissare Daphne Wilson.

Dio, quando si era piegata per raccogliere i rimasugli di cibo dal pavimento per aiutare la ragazzina nuova e la gonna si era inevitabilmente sollevata di qualche centimetro...

Poteva biasimarmi se non avevo manco sentito le sue chiacchiere inutili, quando avevo uno spettacolino simile davanti? Direi di no.

<<Ero con i ragazzi, stavamo discutendo di una cosa importante.>>

Enorme bugia.

Mi ero chiuso dentro lo sgabuzzino dei bidelli con Daphne, ecco che avevo fatto. Ma questo non poteva saperlo per due motivi: il primo era che avremmo discusso e che probabilmente non me l'avrebbe più data, il secondo era che nessuno, e dico nessuno, doveva sapere di me e lei.

Cosa avrebbero detto se avessero saputo di me e di quella nerd sfigata?

Ero il capitano della squadra di basket, ero tra i più popolari della scuola insieme ai miei migliori amici. Da me ci si aspettava cose come diventare il re del ballo accanto alla più bella del reame, non vedermi giocare al gatto e al topo con una come lei.

Melany si morse il labbro inferiore e mi guardò dal basso con malizia, per via della nostra differenza di altezza. <<Allora concedimi un'ora del tuo tempo dopo gli allenamenti. Non fuggire, non te ne pentirai.>>

Melany, che si poteva dire di lei? Era indubbiamente bella e sexy, ma anche troppo docile e facile. A momenti mi supplicava per avere un briciolo del mio tempo. Con lei bastavano un baciamano e due paroline dolci che già si stava sfilando le mutandine, sempre che non se le fosse già tolte.

Ecco, questo non mi piaceva, anzi mi annoiava.

Volevo qualcuno che mi tenesse testa, che avesse idee e pensieri propri e che portasse me quasi a supplicare per un po' di attenzione.

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