La bambina non ha smesso mai di parlare, mi domando se è umana!!! Dopo un quarto d'ora di passeggiata, vorrei chiedergli se ha bisogno di un bicchiere d'acqua. Alex gli sta simpatico e gli ha posto un sacco di domande, lui inizialmente si prendeva il suo tempo, e rispondeva alla bambina, successivamente ha iniziato a rispondere a monosillabi. Anche perché non riusciva a rispondere alla prima domanda, che gliene aveva già poste altre tre. Alla fine penso che abbia rinunciato a dare delle risposte sensate alle sue curiosità, e Sara a portato a termine il discorso da sola un po' alla Marzullo, si faceva la domanda e si dava la risposta da sola.
Date le circostanze la conversazione tra me e Alex è stata inesistente. Abbiamo camminato uno accanto all'altro per tutto il tragitto, senza parlare.
Lasciamo Sara davanti al portone di casa, la madre mi ringrazia per averla riportata in orario e per avergliela tenuta d'occhio. Dalla faccia non è molto felice di vedere Alex accanto a sua figlia, i tatuaggi la infastidiscono si vede lontano un miglio, ma non dice nulla. La bambina corre verso la madre le dà un bacio sulla guancia, poi si guarda indietro vede me ed Alex, torna sui suoi passi, fa cenno ad Alex di abbassarsi, gli dice qualcosa all'orecchio, che io non riesco a sentire. Sorridono entrambi. Poi ad alta voce gli dice -Grazie oggi mi sono sentita come una principessa-, gli dà un bacio sulla guancia e corre in casa. La madre di Sara ci guarda per un ultima volta, guarda di nuovo le braccia di Alex poi si volta, e raggiunge la figlia all'interno della casa.
La porta su chiude e lascia me ed Alex , per un attimo imbambolati a fissare l'uscio chiuso davanti a noi, dopo alcuni secondi ci guardiamo un po' in imbarazzo, la presenza della bambina in qualche modo mi confortava, faceva da cuscinetto. Adesso che non c'è, sono in imbarazzo. Come mi devo comportare? E' vero che prima mi ha aiutato con l'attacco di vertigini, e che mi ha abbracciato per tranquillizzarmi, ma l'ultima volta che c' eravamo visti, era del tutto intenzionato a non avere nessun tipo di storia con me. È lui a rompere il silenzio.
-A quanto pare i miei tatuaggi oggi non riscuotono molto successo- Scoppio a ridere, non mi aspettavo che la prendesse così bene. -Già, direi proprio di no, te l'ho detto che sono brutti- Ribadisco sorridendo. Sorride. Che bel sorriso che ha. Sembra che i suoi occhi si illuminano quando ride. Ha una mano appoggiata ad un fianco e con l'altra si strofina la nuca.
Cala di nuovo il silenzio tra di noi.
Decido di porre fine all'imbarazzo e andarmene. -Ehm, grazie per la scorta, mio cavaliere, ma ora me ne torno nella mia umile dimora- dico facendogli un accenno di inchino. -Come torni a casa, se non hai la macchina?- mi domanda. Scrollo le spalle con indifferenza -A piedi, sono abituata a camminare, non è un problema per me- -Ho la moto parcheggiata vicino al parco, se vuoi ti posso dare un passaggio- -Ehm...no, forse è meglio di no- -Non è un problema per me- Perché insiste se non gli interesso?
-Sei sicuro che non ti faccio allungare troppo la strada- -Si, sono sicuro, tranquilla- -Ok allora-
Arriviamo davanti alla sua moto. Prende le chiavi dalla tasca e tira fuori il casco dal sedile della moto, me lo porge. -E tu? - domando -Meglio se lo indossi tu- -Sicuro?--Si. Dai qua- Me lo toglie dalle mani e me lo infila , allacciando il cinturino sotto il mento. Quando ha finito di trafficare con il gancetto della chiusura rimane per un attimo con le mani sul mio collo. Inizio ad avere caldo, le sue mani sono grandi e forti, non sono perfette, sono le mani di un lavoratore, ma io trovo ugualmente che siano bellissime. Scivolano leggermente lungo il mio collo,io cerco di avvicinarmi a lui,sposto il mio baricentro un pò più avanti per accorciare la distanza tra di noi, ma lui si blocca, e come se si fosse reso conto solo ora di quello che sta facendo, all'improvviso toglie frettolosamente, le mani da me. Si volta, sale in sella, e aspetta che io faccia lo stesso.
Non capisco perché si tira sempre indietro. Cosa lo blocca?
In qualche modo mi riprendo. Salgo sulla moto dietro di lui. Si ricorda dove abito, non occorre che glielo indichi di nuovo.
Arriviamo davanti la mia casa, lui non spegne la moto. Pessimo segno. Decido di scendere lo stesso. Ho capito che questa volta non si tratterrà . Mi tolgo il casco e glielo porgo. Lui lo prende cercando di evitare il mio sguardo. -Tutto bene?- domando turbata da questo suo cambiamento d'umore. -Si tutto ok - Mi guarda, poi si infila il casco gira la moto e se ne va di nuovo. Comincio ad essere stufa di questi suoi sbalzi d'umore un attimo prima è tutto carino e affettuoso, e un secondo dopo si comporta come se non vedesse l'ora di levarsi dai piedi.
Mi ritrovo di nuovo qui, a fissare la sua moto che se ne va, senza riuscire a capire il perché del suo strano comportamento
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Stammi lontana....ma non troppo (1)
ChickLitBattibecchi e scaramucce non mancano tra Vanessa e Alex. Non riescono proprio ad andare d'accordo quei due. Lei una ragazza solare, responsabile, con la battuta sempre pronta, che non si da mai per vinta. Affronta la vita di petto, seguendo il propr...