Se tu fossi stato con me t'avrei chiesto scusa. Oppure aiuto. Invece non c'eri; incredibile come gli altri manchino sempre nei momenti in cui se ne ha bisogno; passi giorni, mesi, anni interi con qualcuno a cui non hai da dir nulla e nel momento in cui hai da dirgli qualcosa, magari scusami, aiuto, lui non c'è e tu sei solo.
(Oriana Fallaci)
Lui mi guarda, ma non dice nulla. Io lo fisso per un attimo. Non capisco cosa succede.
-Prego Vanessa accomodati- mi suggerisce l'avvocato in tono amichevole. Torno a guardare l'avvocato, faccio tre passi e mi accomodo. Sono nervosa, tesa. Non ci sto capendo nulla. Adesso l'avvocato,sembra più amichevole, rispetto a quando sono entrata.Mi rivolge un sorriso rassicurante.
-Allora, non si preoccupi, lei non è nei guai. Siamo qui perché il mio cliente, si è messo nei pasticci, e lei potrebbe aiutarlo.- Mi volto verso di lui, ma ora non mi guarda, ha lo sguardo fisso, perso in un punto lontano, fuori dalla finestra.
-Come posso aiutarlo?- domando all'avvocato. Dal momento che mi sta ignorando
-Allora, sono stato informato che lei è a conoscenza della precedente denuncia di aggressione nei confronti del signor Alessandro Proietti, ora...le cose si sono complicate. Il signor Proietti, era stato "graziato" in precedenza perché a suo carico non vi erano altre denunce, e aveva una fedina penale pulita, ma ora non è più così, e la cosa potrebbe diventare seria, fino ad arrivare ad una possibile detenzione- Alla parola detenzione mi volto verso Alex, questa volta mi sta guardando.
-Che significa?-Scrolla le spalle -Non è nulla, è lui che si e si preoccupa troppo- dice mostrando tranquillità
-Che diavolo dici? Sta parlando di detenzione, e perché io sono stata chiamata? Come poso aiutarti ?che cosa? Oh non dirmi che... -chiudo gli occhi e mi sento colpevole. È colpa mia. L'avvocato, notando la mia difficoltà, prova a spiegarmi la situazione nel modo più semplice possibile.
-Cerco di metterla al corrente signorina...il Signor Rossi ha denunciato il mio cliente, Alessandro Proietti, per aggressione, e dati i suoi precedenti questa volta potrebbe essere difficile evitare il carcere.-
E colpa mia. Accidenti a me. Se non mi avesse incontrato ora non sarebbe nei guai. Se non mi fossi ostinata con lui, e l'avessi lasciato in pace...
-Farò tutto il possibile- dico solerte all'avvocato
-Bene, ecco dovrebbe andare alla polizia denunciare le molestie subite, e raccontare ciò che è accaduto- Chiudo gli occhi e cerco di respirare lentamente, non voglio farmi assalire dal panico. L'ultima cosa che volevo e rendere noto a tutti quello che mi è successo. Ora lo verrà a sapere anche mia madre, e se quel bastardo ha denunciato Alex, non sarà facile farlo stare zitto. Proverà in tutti i modi a dire che non c'è stata alcuna molestia, che mi sono inventata tutto. Non sarà facile, ma devo farlo per Alex, è colpa mia se è finito nei guai, e devo aiutarlo.
-Non so se mi crederanno i lividi non si vedono quasi più- dico sovrappensiero all'avvocato
-Quali lividi? - chiede Alex in tono rabbioso, voltando la testa verso me . Non rispondo, se fosse rimasto vicino a me, anche nei giorni seguenti all'aggressione, gli avrei detto che si erano formati dei lividi sui fianchi, dove aveva provato ad afferrarmi. Ma lui non c'era
-Non sono necessari lividi signorina, basta la denuncia, anche se ammetto che una prova sarebbe stata meglio.-
-Mi dispiace, non sono neanche andata al pronto soccorso per la mano-
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Stammi lontana....ma non troppo (1)
ChickLitBattibecchi e scaramucce non mancano tra Vanessa e Alex. Non riescono proprio ad andare d'accordo quei due. Lei una ragazza solare, responsabile, con la battuta sempre pronta, che non si da mai per vinta. Affronta la vita di petto, seguendo il propr...