Capitolo 41- Una serata perfetta

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Nell'impresa della seduzione tutto o quasi è ammesso: dai tatuaggi al ballo, dai profumi agli espedienti più astuti. E alla fine, fra tutti, è proprio l'Homo Sapiens l'animale che corteggia più a lungo e in modo più fantasioso e sofisticato.


(Willy Pasini)

Non sono mai stata troppo insicura, ma in questo momento sono tentata di andare di sopra e cambiarmi di nuovo. 

-Sicura che cosi vado bene? Non è troppo?- Ho un vestitino nero, simile ad un tubino, arricchito con del pizzo. Gli inserti in pizzo lo rendono unico, e diverso dal classico e semplice tubino nero. Indosso delle fantastiche scarpe in raso, con il tacco 12. Non sono molto brava a camminarci, ma conto sul sostegno di Alex. Adesso ho mille dubbi. Non so dove mi porta, che tipo di serata ha organizzato, se ceneremo all'aperto...odio non sapere nulla 

-Dai retta a tua madre per una volta, sei fantastica- Ah sì, mia madre si è ravveduta dopo aver parlato con Alex, ovviamente non mi ha detto quale è stato il tema della loro conversazione, so solo che quando è uscita, non era più in collera con me, e Alex era diventato il ragazzo perfetto.

-No sono troppo elegante, vado a cambiarmi- Drinn Drin

 -Tropo tardi- Esclama mia madre. Ti pareva, per una volta che doveva essere in ritardo- 

- Stai sempre a lamentarti...quanto sei polemica figlia mia- Lo difende anche adesso, devo scoprire al più presto di cosa hanno parlato.

Mia madre si appresta ad aprire la porta. Io mi alzo dal divano dove lo stavo aspettando, e attendo che apra la porta. So che lui sarà bellissimo, ma se quando mi vede rimane deluso? Se non vado bene vestita cosi? Aspetto ancora, voglio vederlo. Mi batte forte il cuore, lui non è tipo da appuntamenti galanti, lo sta facendo per me, e sono cosi nervosa, ci tengo molto al buon esito di questa serata ne abbiamo bisogno tutti e due. Abbiamo bisogno di una serata come una normale coppia di ragazzi, senza drammi senza pesi sulle spalle, senza gelosie. Solo io e lui.

Non so come mettere le mani, me le sto torturando, cosi decido di nasconderle dietro la schiena e celare cosi, il mio nervosismo. La porta sia apre piano piano, e mia madre aprendo, si fa da parte. Rimaniamo entrambi imbambolati...lui non entra, è rimasto sulla soglia di casa e mi fissa a bocca aperta. Ha un'espressione meravigliata sul volto, forse è molto simile alla mia. È stupendo, indossa dei Jeans e delle scarpe sportive,una camicia bianca, con la giacca sopra. È ...è ...wow ..non ho parole è bellissimo. L'ho sempre visto vestito casual, non pensavo che potesse essere ancora più bello.

 -Uno dei due dovrebbe fare qualcosa...altrimenti passate tutta la serata sull'ingresso di casa- Alex si volta lentamente verso mia madre, e poi di nuovo verso me. Questa volta avanza, fino ad arrivare a pochi centimetri da me

 -Sei bellissima- dice, mettendomi un braccio intorno la vita e dandomi un bacio sulla guancia.

 -Anche tu sei bellissimo- gli poso una mano sul petto e gli do un piccolo bacio sull'angolo della bocca. Stiamo sorridendo entrambi come due cretini senza smettere di fissarci...poi per un attimo sono terrorizzata da un idea 

-Non sei venuto in moto ...vero?- Sghignazza

 -No tranquilla- Fiuuuu...non sarei mai potuta salire in moto con questa gonna e questi tacchi. 

-Ok ragazzi forse dovreste andare- 

-Si forse dovremmo- dice lui, continuando a guardarmi negli occhi.

Stammi lontana....ma non troppo (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora