Capitolo 49 -Compleanno

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A volte le cose più semplici possono diventare straordinarie se sono fatte assieme alle persone giuste.

(Nicholas Sparks)

Siamo tutti qui per il compleanno di Alex, si trent'anni tondi tondi.

Bene o male mi sono ripresa, i lividi ci sono ancora, ma sono meno fastidiosi di prima. Sono passati quasi quindici giorni dall'aggressione. Di notte ogni tanto ho gli incubi, e quando mi succede, non riesco più a riaddormentarmi. Secondo Alex la soluzione sarebbe quella di trasferirmi da lui, in modo che possa consolarmi. Ovviamente questo consiglio è del tutto disinteressato da parte sua. Insiste ancora perché i trasferisca da lui.

Lo farò, ma non ora, è troppo presto.

Questo pub ha visto nascere la nostra storia, ha assistito al nostro primo bacio, ci ha visto litigare, ci ha visto fare pace e mi sembrava giusto festeggiare il compleanno di Alex qui.

Ci sono Chris e Andrea. Sembra che Andrea ed Alex, vadano d'accordo, sono quasi amici ora, a patto che Andrea mi stia a dieci metri di distanza. Se si avvicina di più, appare misteriosamente Alex abbracciandomi. A volte mi chiedo da dove sbuchi.

Ovviamente ci sono anche i suoi amici, e la sorella di Alex. Ancora non li conosco tutti, solo un paio, siamo usciti insieme loro una sera. Sono veramente simpatici, gli altri li conoscerò con il tempo, l'importante è che Alex sia felice, ha fatto così tanto per me, che mi sembra il minimo essere qui per festeggiare il suo compleanno.

Vederlo così allegro mi riempie il cuore di gioia. Sono felice che sia riuscito a lasciarsi il passato alle spalle. Dobbiamo ancora aspettare l'esito delle denunce per aggressione, ma siamo fiduciosi.

Chris mi raggiunge -Bella festa amica- -Grazie, sono felice che sia di tuo gradimento cara- dico imitando un finto accento inglese, e accennando un piccolo inchino, per prenderla in giro. Sorride poi torna seria. -Sai quando mi hai fatto conoscere Alex, ho avuto paura. Non lo vedevo proprio adatto a te, non riuscivo a capire come questo ragazzo ti avesse preso così tanto. Era completamente diverso dai tuoi precedenti fidanzati, non aveva nulla in comune con loro. Poi ammetto che è un figo pazzesco, e avevo veramente paura che ti spezzasse il cuore. Credevo che fosse uno di quei bellocci, consapevoli della propria bellezza, focalizzati solo su se stessi. Ti spingeva a comportarti  in modo avventato, ti sei perfino presa una sbronza a causa sua, non mi piaceva ... Ti vedevo molto coinvolta, mentre lui non sembrava affatto interessato...poi però qualcosa è cambiato...quando ci hai raccontato come ti ha difeso con quel maiale, ho capito da come parlava, che anche lui era interessato a te.... Poi quella sera, ho anche notato come guardava Andrea ...era geloso marcio... insomma mi sono accorta da come ti osserva, da come ti cerca sempre con lo sguardo, che ci tiene veramente a te, e ti vuole veramente bene, e anche se non è in grado di dimostrarlo, come le altre persone. Cosi volevo  solo dirti che hai la mia benedizione amica mia- L'abbraccio stretta, sono felice che se ne sia resa conto anche lei,  e che approvi Alex, è importante per me.

Piano piano questo bel ragazzo con le braccia tatuate, è riuscito a farsi voler bene da tutti. Con pazienza e con tenacia, anche se all'inizio sembrava impossibile.

Adesso è riuscito anche a conquistare mia madre, nonostante i tatuaggi. Quando ha visto con quanto amore si è preso cura di me dopo l'aggressione si è commossa. Un giorno mi ha detto -Scusami non avevo capito, ma ora ho visto quanto ti ama...non lasciartelo scappare è un ragazzo d'oro- per dirlo lei. Tranquilla mamma non ho nessuna intenzione di lasciarmelo scappare.

Ho sempre creduto in lui, non so perché, ma dal primo momento che l'ho visto ho capito che mi sarei potuta innamorare di lui. E anche quando tutti mi dicevano di lasciar perdere, di desistere, la mia testardaggine ha permesso ad entrambi di essere qui oggi.

E' al centro di un gruppo di ragazzi, sorride e scherza, con i suoi amici. Lo osservo. I capelli si sono leggermente allungati da quando lo conosco,e cosi anche la barba. Sembra un forte vichingo d' altri tempi. E' cosi alto, che quando mi trovo tra le sua braccia forti mi sento una bambina.

Mi osserva dall'altra parte della stanza. Interrompe il discorso con i suoi amici e mi raggiunge,avanzando a passo deciso -Cosa c'è? Cos'hai da sorridere?- Mi avvicino e gli getto le braccia al collo, lui mi cinge la vita e mi avvicina ulteriormente a se. Ecco il mio posto, questo è tutto ciò che desidero, stare tra le sue braccia sentire il suo profumo, guardare i suoi occhi nocciola -Niente, sono molto felice ...-Ride, si avvicina al mio orecchio. Sento il suo fiato caldo soffiare sulla mia pelle mentre parla -Anche io, ho trent'anni, e in questa stanza ho tutto quello che un uomo che possa desiderare, amici, famiglia e la ragazza che ama- Nonostante ormai sia abituata a stare tra le sue bracia, riesco ancora a sentirmi in imbarazzo di fronte a queste dichiarazioni, mentre è cosi vicino. Cerco il suo sguardo, e lo osservo. -Allora siamo in due ad essere fortunati-

E sono a casa, tra le sue braccia, circondata da gente che amo, con le sue labbra sulle mie.

La festa è finita, siamo rimasti solo io ed Alex. Il pub è deserto, ci sono solo altre due persone in fondo al locale. Siamo seduti al tavolo del pub, ci stiamo godendo un attimo di "intimità" ascoltando della musica di sottofondo, e bevendo una birra l'uno tra le braccia dell'altro.

-Adesso posso chiederti perché mi chiami Nessie- Ride -Che c'è da ridere sono curiosa. Mi ritieni un mostro? - Scuote la testa sorridendo. -Allora perché proprio non capisco- -Sinceramente, inizialmente era solo un diminutivo del tuo nome, non avevo pensato al mostri di Loch Ness, poi quando me lo hai fatto notare, non ti ho corretto... e quindi sei rimasta Nessie- -Mi hai lasciato credere tutta un'altra cosa per tutto questo tempo ?- -Scusa - dice, senza mostrarsi affatto pentito, anzi è abbastanza divertito da questa situazione -Devo trovarti un soprannome anche io ?- -Non puoi il mio nome è già corto, non serve accorciarlo-.-Lo troverò... pulce, orsacchiotto, ciccino, tesoro...-Ah no ho trovato Hulk- Esclamo soddisfatta -Perché Hulk?- chiede inarcando un sopracciglio. -Semplice, per via delle braccia- Si osserva i bicipiti, e sorride compiaciuto -Si, ma non sono verde- - Stai a guardare il dettaglio, è il primo che mi è venuto in mente, se mi impegno ne troverò altri, asp...- Non termino la frase, perché interrompe la mia pazzia con un bacio.Sorrido sulle sue labbra.

I suoi occhi adesso sono felici, non c'è più quel velo di malinconia, che li caratterizzava qualche mese fa, e mi piace pensare che un po' sia anche merito mio

-Prepotente- -Ti piace, che io sia prepotente - -Mmh ...a volte- -Ti amo- -Ti amo anche io-

Alzo lo sguardo, e dietro la testa di Alex, c'è un frase scritta sul muro. Mi colpisce, e sorrido tra me, perché è esattamente quello che voglio fare.

Balla come se nessuno stesse guardando,

ama come se nessuno ti avesse mai ferito,

canta come se nessuno stesse ascoltando,

vivi come se il paradiso fosse sulla terra.

(William W. Purkey)


Stammi lontana....ma non troppo (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora