Capitolo 8 Roma

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Starò via solo due giorni e nonostante ciò la mia valigia sembra scoppiare, la carico a fatica sul treno e chiedo aiuto a un signore per sollevarla nel porta bagagli. Sono le 7.15 quindi avendo preso una freccia per le 10.30 dovrei arrivare, lo comunico a jack con un sms.

Durante tutto il viaggio non faccio che pensare al week end che mi si prospetta, non so come comportarmi con Sam e sopratutto non so come comportarmi in presenza di entrambi. Ovviamente sono un ospite quindi mi impongo di tenere un atteggiamento quantomeno educato.

Arrivata in stazione sono felice di vedere Jack pronto sui binari ad aspettarmi, mi aiuta a scendere e prende subito il mio bagaglio.

"Sam non vede l'ora di vederti! Si è alzata alle 7 per cucinare" afferma entusiasta mentre carica la valigia del bagagliaio.

Rispondo con un sorriso, sentendomi già un peso.

Durante il tragitto mio fratello mi racconta del lavoro e di quanto sia felice che io sia finalmente arrivata, io gli racconto dell'Uni e lo ringrazio dell'invito. Cerco di nascondere il mio nervosismo durante tutto il viaggio e sono piacevolmente sorpresa quando Sam vedendomi mi corre in contro abbracciandomi, mettendomi a mio agio più di quanto pensassi.

"Che buon profumo" le dico accennando un sorriso.

"Oh vedrai quante buone cose sto preparando" esclama sempre più soddisfatta.

"Aspetta vengo a darti una mano" le dico, quasi sentendomi in dovere in quanto ospite.

Prepariamo una torta salata ripiena di prosciutto, robiola, parmigiano e zucchine. Poi Sam impasta la pasta frolla e la farcisce di marmellata, quel che viene fuori è una golosissima crostata ai lamponi.
Il resto lo ha già preparato questa mattina, forse Jack gli ha detto che il mio stile alimentare non é proprio il massimo.
"Sai Mandi sono davvero felice di averti qui" mi dice con un'aria dolcissima.
Le sorrido ma non so cosa risponderle quindi resto in silenzio. 

"So che non è stato facile per te.. intendo per via dei tuoi genitori. Vorrei che facessi parte della nostra famiglia, non voglio portarti via tuo fratello.." non riesce a continuare e scoppia a piangere, girandosi e portando la mano alla bocca per contenere i singhiozzi.

Rimango spiazzata, non so come reagire ma per la prima volta da quando la conosco riesco a capire che persona meravigliosa sia. Mi avvicino a lei e la abbraccio, sento il suo respiro fermarsi e sono felice di constatare che ha capito che non ce l'ho con lei. Restiamo cosi per qualche secondo poi Jack dal salotto interrompe questo momento urlando "Signorine io avrei un certo languorino tra quanto si mangia?".

Sam si stacca da me, mi posa un bacio sulla fronte, si asciuga il mascara colato da quegli occhi azzurri giganti e risponde "E' pronto amore".

Il pranzo passa piacevolmente, talmente tanto che non ci rendiamo conto che fuori sta piovendo. Finito il pranzo aiuto Sam a sparecchiare mentre Jack si addormenta sul divano, una volta pulita tutta la cucina decido di andare in camera a schiacciare un pisolino, la pioggia mi mette sonnolenza.

Quando entro nella stanza trovo la mia valigia sistemata di fianco al letto, Jack ha sempre detto che quella camera era destinata a me, per tutte le volte in cui sarei andata a trovarli, in realtà sapevo benissimo che quella camera era per il loro futuro figlio o figlia.

Una volta sul letto, nel silenzio più totale, i miei pensieri ricominciano a farsi sentire. Thomas Stevens.

La sua arroganza, la sua cattiveria, la sua prepotenza, la sua bellezza, i suoi occhi azzurri.. e finisco a pensare ai suoi pregi più che ai suoi difetti, MALEDIZIONE.

Mi alzo dal letto in cerca del cellulare, voglio dire a Carli che sto bene e che sono a Roma, alla fine è una settimana che la ignoro.

Accendo il display e ricado sul letto impietrita.

GIRL WOOED - CONTESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora