Capitolo 13 Fear of flying

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"Mandi starai via solo 5 giorni, non c'è bisogno che ti porti via la casa!" mi rimprovera Carli.

"Lo so ma voglio essere preparata per qualsiasi evenienza" mi giustifico.

"Allora ho fatto bene a comprartelo!" mi dice con uno sguardo malizioso, passandomi un piccolo pacchettino con la scritta Victoria's Secret.

"Cos'è?" le chiedo incuriosita

"Aprilo e lo scoprirai" dice ridendo.

Arrossisco e mi sento tremendamente imbarazzata nel tirare fuori quel completino intimo striminzito. Il reggiseno è bianco contornato da un pizzo delicato con un fiocchetto dove le coppe si incontrano, lo slip è un perizoma in pizzo il cui scopo non è certo coprire qualcosa.

"Carli sei stata gentilissima ma non fa per me" le dico imbarazzata restituendole il pacchettino.

"No Mandi, mettilo in valigia e non fare storie!" non posso far altro che darle ascolto.

A fatica riusciamo finalmente a chiudere il piccolo trolley, ovviamente dopo esserci salita sopra mentre Carli tirava la zip.

"Hai preso tutto?" mi domanda apprensiva.

"Si, credo si" la rassicuro chiudendo la porta di casa.

Durante il tragitto fino all'aeroporto, Carli non fa altro che farmi raccomandazioni e io la rassicuro il più possibile. E' stata gentilissima a offrirsi di accompagnarmi all'aeroporto.

Thomas si è offerto più volte di venirmi a prendere ma non volevo assolutamente creare disturbo, quindi ho accettato volentieri l'offerta della mia migliore amica.

Arrivate in aeroporto comincia a salirmi il panico. Ho una paura tremenda di volare, non voglio che Thomas mi compatisca, quindi cercherò in tutti i modi di nasconderlo. Ce la devi fare Amanda! Mi incito da sola.

Mentre prendo la valigia dal bagagliaio mi squilla il telefono, è Jack.

"Pronto Mandi?"

"Ciao fratellone!" gli dico più entusiasta del solito.

"Sei già arrivata in aeroporto?" mi domanda. Quando l'altro ieri gli ho comunicato del mio imminente viaggio non era molto d'accordo, sopratutto non conoscendo Thomas. Mi sono limitata a dargli qualche informazione, tirocinio e professore, due parole che mi hanno aiutato a calmarlo.

"Si, siamo appena arrivate. Ti chiamo quando atterro!" mi affretto a chiudere per paura che possa farmi qualche altra domanda indesiderata su Thomas.

"Va bene, fai la brava e stai calma in aereo" mi prende in giro, poi riattacca.

Saluto Carli che tenta in ogni modo di convincermi a farla entrare con me in aeroporto, ma non voglio che mi veda con Thomas, non sono ancora pronta a farmi vedere insieme a lui dalle persone che conosco, mi vergogno. E poi non siamo niente, non c'è ancora un" insieme" e non voglio dare false speranze o notizie a nessuno.

"Amanda!" Thomas mi corre in contro con il suo trolley e un sorriso che farebbe sciogliere l'iceberg che affondò il Titanic.

"Thomas" gli sorrido una volta che mi ha raggiunta.

"Dammi, ci penso io" afferma afferrando la mia piccola valigia in procinto di esplodere.

"Seguimi, andiamo al Gate" al suono di quella parola rabbrividisco, l'ansia comincia a salirmi, ma non posso farglielo vedere. Lo seguo, cercando di mantenere la calma.

L'aereo è piuttosto piccolo, ma molto spazioso. A bordo oltre a noi ci sono pochi uomini d'affari. Siamo in prima classe, ma ho comunque una paura tremenda.

GIRL WOOED - CONTESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora