Capitolo 52 YOU

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"Thomas?" dico scioccata.

Non posso, non voglio credere ai miei occhi. Questo non è Thomas, o comunque non il Thomas che ricordavo.

E' li sulla soglia della porta i capelli sono scompigliati, la barba è cresciuta anche se non è ancora così lunga, ha gli occhi rossi e gonfi dovuti immagino a lunghe ore di pianti.

Lo squadro dalla testa ai piedi e nonostante le sue pessime condizioni e comunque tremendamente bello. 

"Cosa ti sei fatto li?" gli domando indicando la sua mano, avvolta in una fasciatura improvvisata e impregnata di sangue. 

Senza rispondere indica con la testa una zona del muro a fianco alla porta e noto con dispiacere che è piena di buchi e in alcuni punti di sangue.

"Vieni, ci penso io" entro in casa poggiandogli delicatamente la mano sulla spalla incitandolo a seguirmi, mi rendo solo ora conto di non sapere dove mi trovo e di non conoscere la casa, Thomas deve essersene accorto e mi fa lui strada verso il bagno.

La casa è piccola e molto umile in confronto alle solite in cui è abituato a vivere, ed è anche piuttosto sporca, noto vestiti ovunque ma non ci sono tracce di briciole o di cibo e questo lo vedo anche dal suo corpo prosciugato. 

Si siede sul bordo della vasca, che non deve usare un po', non parla è in uno stato di incoscienza. Gli prendo la mano e comincio piano a srotolare la fasciatura, rimango scioccata dalla gravità della ferita ma cerco di non darlo a vedere. Apro tutti i mobiletti ma non trovo niente che possa aiutare a disinfettare la ferita, per fortuna ce l'ho nel mio beautyKey, dopo avergliela ripulita per bene gliela rifascio e gliela avvolgo con della carta trasparente da cucina, voglio costringerlo a lavarsi ed è meglio che questa ferita non si bagni.

"Thomas, ora fai un bel bagno va bene?" non risponde, continua a fissare un punto sul pavimento. 

"Ok, ti aiuto io" non pensavo di dover arrivare a tanto, non pensavo la situazione fosse così grave. 

Lo aiuto ad alzarsi in piedi e comincio a spogliarlo. Gli tolgo la felpa e la maglietta e constato ancora una volta quanto sia dimagrito e quanto nonostante tutto sia bello il suo fisico ricoperto da quei meravigliosi tatuaggi studiati.

Mi abbasso e gli tiro giù i pantaloni della tuta, nel frattempo apro l'acqua per riempire la vasca e vado in cerca di vestiti puliti, ammesso che ce ne siano. Apro l'armadio e trovo con sorpresa molte cose pulite e stirate e piegate, deve essere stata la signora Beatrice quando ancora viveva con lei penso.

Torno in bagno e felice noto che Thomas è entrato da solo, felice perché ha finalmente reagito a qualcosa e felice di non essere stata io a togliergli i boxer. Cercando di guardare il meno possibile gli verso un po' di bagnoschiuma nella vasca in modo da creare una bella schiuma, deve essere il suo sapone preferito, quello che amavo tanto sentire nei suoi capelli. Me ne metto un po' tra le mani e gli insapono bene i capelli, senza dire nulla afferra il doccino e comincia a sciacquarsi da solo così decido di andare a preparare qualcosa da mangiare mentre finisce. 

"Vado a preparare la cena" gli dico accarezzandogli dolcemente la guancia, non ricevo reazioni.

Metto su la pentola con l'acqua e preparo un sugo con la passata di pomodoro che trovo nella credenza. Mentre la pasta si cuoce decido di tornare a controllare Thomas, messo così ho paura che combini stupidaggini. Entro in bagno inconsapevole e senza bussare e lo trovo nudo davanti allo specchio intento a radersi la barba. 

"Scusa" dico portandomi d'istinto una mano sugli occhi e scoppiando a ridere. 

"Niente che tu non abbia già visto" apro gli occhi e noto un piccolo sorriso su quelle sue labbra sensuali, chiudo la porta ricambiando il sorriso e dando una piccola sbirciata li sotto. 

Sono felicissima di vedere finalmente una sua reazione positiva, il bagno ha dato i suoi buoni risultati. 

Servo a tavola la cena. Thomas arriva e si siede sul divano senza neanche guardare cosa c'è nel piatto.

"Thomas è pronto!" gli urlo dalla cucina, ma non ricevo alcuna risposta.

"E' pronto" gli dico ora sedendomi di fianco a lui e poggiandogli una mano sulla gamba.

"Non ho fame" risponde secco.

"Devi mangiare!" lo rimprovero.

"Ho detto che non ho fame" ribatte.

"Be a me questo non importa, io ho fatto da mangiare e tu mangerai comunque per educazione che ti piaccia o no, ti aspetto in cucina" gli dico prima di alzarmi. 

Mi siedo al tavolo e spero con tutta me stessa che mi raggiunga a tavola, sperando che il mio piano abbia funzionato, mi sembra di avere a che fare con un bambino.

Dopo 5 minuti entra in cucina con lo sguardo basso e si siede. Nel silenzio più totale addenta il primo boccone di pasta a fatica, deglutisce. Poi il secondo, poi il terzo e piano piano comincia a mangiare di gusto, il tutto senza mai guardarmi negli occhi e fissando il tavolo. 

"Er..Era buona" ammette tenendo lo sguardo basso.

"Grazie" gli dico soddisfatta.

Mi alzo per prendere il suo piatto vuoto, quando glielo sto per togliere mi afferra la mano "grazie" mi dice. 

"E di cosa?" gli chiedo accarezzandogli la spalla.

"Di essere qui" gli stampo un bacio casto sulla guancia prima di cominciare a lavare i piatti. 

Dopo aver ripulito per bene la cucina raggiungo Thomas in salotto e mi siedo di fianco a lui sul divano.

"Perché sei venuta tu e non Benson?" mi domanda senza guardarmi e continuando a guardare la tv.

"Perché era convinto che non gli avresti aperto la porta"

"Aveva ragione" commenta.

"Perché a me l'hai aperta?" 

"Non lo so" risponde a bassa voce.

"Thomas"

"Uhm" 

"Perché non mi guardi?" gli domando ormai stanca di questo muro tra noi, anche se sono consapevole di averlo creato io in parte.

"Non ci riesco" risponde triste.

Gli prendo il mento con la mano e glielo giro delicatamente verso di me, tiene gli occhi chiusi.

"Apri gli occhi.." gli dico in sussurro.

Esita per qualche istante, poi finalmente li apre. In poco gli si riempiono di lacrime e diventano gonfi. Non so come comportarmi e mi sento in colpa all'idea di avere insistito.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, sento quel buonissimo odore di dolce e pulito che mi è così tanto mancato e avverto un brivido scendermi giù per la schiena. Lo accarezzo dolcemente sulla nuca.

"Ora ci sono Thomas, ora ci sono io".


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52 CAPITOLO. VI PIACE?

Secondo voi succederà qualcosa tra Amanda e Thomas?

Avete rivalutato Thomas o siete ancora a favore di Ben? o viceversa?

Come si sta comportando Amanda secondo voi? 

E cosa starà facendo Ben?

Vi chiedo come al solito di commentare e di farmelo sapere :)


Ps: ricordo la mia nuova storia THE AGE sul mio profilo per chi fosse interessato, baci





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