Ormai non mi stupisco piu nel trovarmi di fronte hotel lussuosi, gli Stevens sono ricchi e ne traggono vantaggio, ormai l'ho capito.
Scendo dall'auto ancora un po assonnata e mi dirigo verso il bagagliaio per prendere la mia valigia."Non preoccuparti ci pensano loro" mi dice Ben afferrandomi per un braccio e indicando i soliti omini ben vestiti addetti al trasporto dei nostri bagagli dalla macchina alla suite.
"Allora tu hai la 208" dice Benson passandomi la tessera magnetica della stanza "e io ho la 209" aggiunge.
Sono felice che abbia mantenuto la promessa, sappiamo entrambi come sarebbe finita se fossimo capitati in stanza insieme."So che sei un po spaesata per via del fuso orario, se non te la senti di scendere a cena possiamo cenare in camera".
"Non vorrei essere scortese ma sono a pezzi, vorrei andare direttamente a dormire.." cerco di essere il piu educata possibile, ho troppo sonno e non voglio che la nostra cena finisca come quella dell'altra sera al Plaza.
"Certo, non preoccuparti, ci vediamo domattina" sembra triste, mi da un bacio molto dolce sulla guancia e si avvia verso la sua stanza.
"Buonanotte Mandi" mi augura prima di chiudere la porta.
Notte Ben, grazie di tutto, penso tra me e me.Vengo svegliata dal rumore di qualcuno che bussa alla porta.
Mi alzo ancora piu assonnata del giorno prima e inciampo sulla mia valigia. Cazzo, sono troppo disordinata.
Dopo aver imprecato per qualche secondo mi ricordo della persona al di là della porta.
"Chi é?"
"Sono Ben apri dormigliona".
Infilo la tessera nella serratura e apro senza neanche rendermi conto delle condizioni in cui sono.
Indosso ancora la camicia da notte semitrasparente, sono tutta spettinata e ho ancora le occhiaie.
Inizialmente mi sento un po in imbarazzo davanti a Ben ma svanisce subito non appena mi dice"Colazione in camera Baby".
Si fa spazio dentro la mia stanza, che é molto piu piccola della suite di NY ma comunque molto ben arredata e evidentemente raffinata e lussuosa.
Si siede sul mio letto con il vassoio in mano e io faccio lo stesso sedendomi di fianco a lui.
"Allora ti ho preso il caffé, due ciambelle e una fetta di torta al limone" dice entusiasta "non conosco ancora i tuoi gusti".
"E per te?" gli domando.
"Ah già, per me c'è il giornale" dice sfilandolo da sotto la tazza del caffè "io ho gia fatto colazione".Inizio a mangiare tutto di gusto, é tutto squisito e finalmente il caffé sa di caffé e non di acqua sporca come a NY.
"Ooh SHIT" urla Benson cosi forte da farmi cadere la forchetta con un pezzo di torta di mano.
"Cosa é successo?" gli domando cercando nel frattempo di ripulire il mio disastro cercando di non farmi vedere.
Ben palesemente impacciato mi dice "niente, cose che non capiresti, l'indice Dow Jones é calato oggi" mi sembra una scusa, il suo tono non é dei piu credibili ma decido di lasciar perdere.
"Hai ragione non capirei"."Allora preparati, ti aspetto giu" dice uscendo dalla stanza con il giornale sotto braccio.
Ovviamente ci impiego una vita a prepararmi e 45 minuti dopo raggiungo Benson nella hall.
"La prossima volta ti lascio qui" minaccia aprendomi la portiera dell'auto.
"Gne gne gne" lo canzono io facendogli la linguaccia e salendo in auto."Allora qual'è il programma di oggi?" gli domando.
"Per prima cosa andiamo al museo delle cere di Madame Tussauds, poi alla National Gallery, British Museum e infine un bel giro panoramico sulla London Eye" dice leggendo da un block notes.
"Mi sento proprio una turista tipo. Non vedo l'ora".Saltiamo subito tutta la fila al museo delle cere, Benson paga per la fila privilegiata.
Rimango stupefatta nel vedere quanto le statue siano realistiche.
Tiro fuori il telefono e io e Ben cominciano a scattarci foto e selfie divertenti con esse.
Alla vista di Ben Affleck mi commuovo, é il mio attore preferito e Benson mi scatta una serie di scatti che mi ritraggono intenta a baciarlo, dopo quello che ha pagato per farci entrare ci mancherebbe che qualcuno ci sgridi.Ben impazzisce alla vista di Angelina Jolie e ruba il posto al marito Bred, situato al suo fianco.
Per quanto rido rischio di far cadere il telefono per terra.
Alla fine del percorso conto 326 foto nuove nella galleria, non male per essere solo il primo "museo"."Ti sei divertita?" mi domanda Ben mentre usciamo.
"Tantissimo, é stato stupendo" gli stringo il braccio avvicinandomi a lui.La visita alla National Gallery mi annoia, non ho mai amato l'arte piu di tanto, quindi convinco Benson a continuare la visita senza di me e lo aspetto al bar, mi fanno anche male le gambe.
Proprio mentre sono seduta ai tavolini un servizio di un tg inglese alla tv attira la mia attenzione.
Riesco a capire poche parole, che messe insieme a quelle immagini diventano inequivocabili.Thomas si é presentato alla seconda giornata del convegno completamente ubriaco, nel servizio si vede chiaramente lui intento a distruggere numerose esposizioni per poi finire con la faccia per terra. Riesco a capire qualche commentino maligno espresso da due anziane al mio fianco.
Cosa diavolo gli é saltato per la testa?
Ora capisco anche quale articolo ha cosi tanto scosso Benson questa mattina.
Da una parte vorrei prendere il primo volo e correre da lui, aiutarlo, parlargli e capire cosa é successo. Dall'altra so che lui ormai non é piu affar mio, anche se io a quanto pare sono ancora il suo.Prendo il telefono per mandare un messaggio a Benson e chiedergli di raggiungermi subito, ma quel che noto sul display mi lascia di sasso.
Spero tu ti stia divertendo a Londra. Io ho dato il peggio di me oggi a causa tua. Quando tu ci sei io sono migliore.
Probabilmente mio padre mi toglierà l'azienda e la darà in mano a Ben, cosi oltre ad avermi rubato la ragazza che amo, mi avrà rubato anche il lavoro.Rimango a fissare e rileggere il messaggio per qualche minuto. Anche se non dovrei mi sento in colpa, se si é ridotto cosi davvero per me deve tenerci un po.. forse..
La ragazza che amo, la ragazza che amo, la ragazza che amo
Queste quattro parole risuonano nella mia testa all'infinito, e a meno che prima di me non abbiano condiviso un'altra ragazza allora sta proprio parlando di me, quindi, mi ama.
Sono solo le parole di un falso ubriaco, mi ripeto in testa.
Anche se io quel falso ubriaco lo amo."Allora pronta per il prossimo museo?" esclama Ben abbracciandomi da dietro le spalle.
"Ben, siediti, dobbiamo parlare" gli dico seria.
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GIRL WOOED - CONTESA
RomanceAmanda e Thomas provengono da due mondi diversi.. Lei alle prese con l'università, lui uomo in carriera.. Il loro primo incontro promette male. Odio, amore in continua contrapposizione tra loro. Si rincorreranno a lungo per poi ritrovarsi e lasciars...