Capitolo 55 - FINALLY

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Comincio a baciarlo, indietreggiando e attirandolo sempre più verso di me avidamente. Mi era mancato il calore del suo corpo, il suo odore di pulito, il suo sapore e sopratutto le sensazioni che riusciva a darmi.

Mi stringe a se, baciandomi con sempre più ardore, passione, quella che mi era sempre mancata con Benson. Mi afferra per i fianchi e sollevandomi mi fa sedere sul lavello posizionandosi perfettamente in mezzo alle mie gambe che fremono al contatto con i suoi fianchi. Gli avvolgo le ginocchia in vita per sentire il suo corpo aderire al mio ancora meglio.  Con rapidità e pochissima delicatezza mi toglie la maglietta lanciandosela alle spalle per poi cominciare a baciarmi il collo con passione fino a raggiungere il reggiseno. 

Con un'estrema delicatezza e guardandomi negli occhi, aumentando il fuoco tra le mie gambe, lo scosta sopra al mio seno cominciando a succhiare il mio capezzolo con una mano mentre con l'altra stuzzica l'altro seno. 

Mi sgancio da sola il reggiseno in preda all'eccitazione e lo lascio cadere dentro al lavandino. Gli afferro i lembi della maglia e gliela sfilo lanciandola chissà dove, essere ordinata è l'ultimo dei miei problemi. Gli tolgo la faccia dal mio seno cominciando a baciarlo sul petto e disegnando con le dita i contorni dei suoi fantastici tatuaggi. Con la mano scendo fino ad arrivare alla tuta che abbasso facendola ricadere sul pavimento. 

Infilo la mano all'interno dei boxer cominciando a massaggiarlo. Ansima. 

In tutta risposta mi tira giù i pantaloni e le mutandine lasciandomi completamente nuda sotto i suoi occhi.

"Wow.." afferma esterrefatto squadrandomi.

"Wow.." gli dico io abbassandogli i boxer e ammiccando. 

Mi era mancata così tanto questa sintonia. Certo, con Ben c'era una grande affinità sessuale, ci divertivamo e lo facevamo quasi ovunque, ma i sentimenti non erano gli stessi che provo ora con Thomas. 

Appena sposati non riuscivamo a stare senza fare sesso per più di due ore. Lo facevamo in macchina, in ufficio, nella doccia, in  cucina, nei bagni ed è capitato anche al cinema. Ovviamente tutto ciò avveniva in assenza di Lea.  Ben conosceva le cose che mi piacevano, e sapeva esattamente cosa fare per farmi raggiungere il piacere e lo stesso valeva per me con lui. Tutto ciò però lo avevamo raggiunto dopo tante prove, con Thomas era sempre stato tutto molto spontaneo.

Si mette in ginocchio portando la bocca sull'inguine e baciandolo dolcemente, poi mi mordicchia le cosce. Con una lentezza che mi fa quasi impazzire raggiunge finalmente il mio piacere cominciando a leccare nel punto giusto. Con una mano mi stuzzica il capezzolo portandomi quasi al culmine, resisto.

Dopo qualche minuto di puro piacere si alza, sono pronta a ricambiare quando comincia a baciarmi e infila le sue dita in me facendomi gemere rumorosamente. Vengo meno al bacio in preda all'ansimare. Vorrei che questo momento durasse di più. 

"Thomas" vengo. 

Soddisfatta e con un sorriso a trentadue denti sul volto lo bacio a stampo, prima di scendere dal livello e inginocchiarmi ai suoi piedi. 

Glielo prendo tra le mani, muovendo la mano su e giù per poi cominciare a leccare la punta facendolo gemere. Come sempre sono felicissima all'idea di essere io a provocargli quelle sensazioni. Lo infilo in bocca il più possibile cominciando a succhiare, ho fatto molta esperienza con Ben. Mi ferma quasi subito.

"Mi sei mancata così tanto" confessa invitandomi ad alzarmi.

"Potrei venire subito" si giustifica. 

In tutta risposta gli salto in braccio, e una volta ben salda su i suoi fianchi lui entra in me, posizionando le sue mani sulle mie natiche e facendomi andare su e giù appoggiandomi al muro del bagno. Continua a baciarmi con dolcezza, facendomi capire che solo con lui ho fatto L'amore.

Come premesso Thomas impiega poco tempo a venire ma continua lo stesso fino a quando non raggiungo il piacere anche io.

"Doccia?" mi domanda schiaffeggiandomi il sedere e attirandomi all'interno della piccola doccia.

Mi lascio trascinare.

"Allora.." comincia afferrando il doccino "stavo pensando che dovresti pagarla per avermi rifiutato tutte quelle volte.."

"Oh, non osare" gli dico non appena vedo che sta girando la manopola verso l'acqua gelata.

"E se lo facessi?" ride.

"potrei mettere un lucchetto qua sotto" gli dico indicando il punto tra le gambe e facendo l'occhiolino. 

"E' un rischio che sono disposto a correre" afferma aprendo l'acqua "tanto non sai resistermi" conclude puntandomi addosso il getto di acqua gelata.

"Stronzoo" urlo cerando di evitarlo, ovviamente non riuscendoci a causa delle piccole dimensioni della doccia. 

Con una mano glielo afferro tra le mani distraendolo per qualche istante, giusto il tempo necessario per rubargli il doccino e capovolgere la situazione.

"E ora?" gli dico aggrottando la fronte.

"Scusa scusa scusa" prova a dissuadermi dal mio intento.

"Non credo di poterti perdonare, no sicuramente no" gli dico bagnandolo con l'acqua gelida.


...


Thomas dorme tranquillo nel letto, molto più tranquillo della notte prima, e sono certa che in qualche modo centro io.

Prendo il telefono e trovo un messaggio da Benson.

Come va li? Ricordati che qui hai una famiglia.

Rispondo

Thomas sta ancora male. Bacia Lea da parte mia, dille che le voglio bene.

Glielo dirai tu quando torni, presto vero?

So di essere egoista, so di avere una bambina a casa che mi aspetta e anche un marito. Ma per una volta nella mia vita voglio pensare a me.

.................

Nuovo capitolo! mi scuso per il fatto che sto pubblicando poco ma sto avendo un po' di problemi in famiglia. 

Vi prego di commentare e farmi sapere cosa ne pensate. 

Baci 

ps: vi ricordo The Age sul mio profilo.


ps: 20k


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