Capitolo 10 Christian

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Mi sveglio confusa, ci metto qualche secondo a riconoscere la stanza della suite.

Quando mi rendo conto di quello che è successo mi alzo di colpo e mi sento una vera sfigata per essermi addormentata. Per di più vestita e truccata.
Che figura di merda.

Noto un bigliettino sul comodino.

Mandi, devo partire subito per Bologna, stai li quanto vuoi la suite è pagata per altri due giorni. Ps: sei bellissima mentre dormi.

Rimango delusa, non capisco quale impegno abbia richiamato Thomas di domenica a Bologna. Decido di passare quest'ultima giornata con mio fratello e sua moglie, stasera partirò anche io.

Lascio la Suite e prendo un Taxi, quando arrivo in casa trovo Sam intenta ad allestire la tavola per il pranzo.

"Buongiorno tesoro! Allora Carlotta come sta? Sai stavo pensando che potresti invitare anche lei a pranzo!" mi abbraccia.

"Oh no lei è già ripartita, sei molto gentile comunque" ricambio l'abbraccio.

La giornata prosegue piuttosto tranquilla, alle 7 Jack mi accompagna in stazione e dopo ore e ore di viaggio finalmente scendo a Reggio Emilia.

Sono talmente stanca che sento l'appartamento quasi mio, svuoto le valigie e butto tutto in lavatrice, non ho voglia di ripiegare i vestiti e metterli nell'armadio, lo farò in seguito.

Mi spoglio e guardandomi allo specchio non noto nuovi lividi, ne sono felice. Lascio che l'acqua calda lavi via tutti i miei pensieri, per quanto mi sembra di cominciare a capire Thomas so che sono ancora troppo lontana, alla fine non lo conosco così bene.

Mi avvolgo nell'accappatoio, sistemo i capelli nell'asciugamano e infilo il byte per sbiancare i denti in bocca. Molto sexy Amanda, mi sfotte la mia coscienza.

Mi sdraio sul divano e mi guardo una puntata di Grey's anatomy ondemand, tra mezzora asciugherò i capelli e andrò a dormire. Non li asciugo mai subito dopo averli lavati, ne ho talmente tanti che se lo facessi ci impiegherei delle ore.

Il campanello suona. Non suona mai a casa mia, solo quando viene Carlotta.

"Ciao Carli" rispondo al citofono. Non ricevo risposta dall'altra parte, apro comunque in buona fede.

Quando spalanco la porta di casa mi trovo davanti Thomas, mi fissa per qualche secondo poi scoppia in una risata.

Mi volto imbarazzata e tolgo il byte dalla bocca, vorrei sotterrare la testa sottoterra come gli struzzi in questo momento.

Quando mi giro lo trovo a fissarmi e subito arrossisco, sono in accappatoio.

"Vado un attimo a.." non mi lascia finire la frase. Mi cinge in vita e lancia via l'asciugamano che ho sui capelli, cosi che ricadono umidi e profumati sulle spalle. Poi mi bacia.

Si guarda intorno, in cerca della camera da letto immagino. "Di la" gli dico indicando la zona.

Avanziamo avvinghiati fino alla stanza, senza guardarsi intorno mi spinge sul letto lanciando via i miei compagni di dormita, i pupazzi. Si mette sopra di me e comincia a baciarmi il collo dolcemente.

Gli sfilo la maglia e poso le mani su i suoi fianchi attirandolo sempre di più verso di me. A ogni suo bacio ansimo e lui fa lo stesso a ogni tocco delle mie mani su suoi fianchi. La sua pelle profuma di bagnoschiuma, sa di pulito e deodorante da uomo e mi chiedo se anche lui in questo momento stia sentendo il mio profumo.

Mi sfila la cordicella dell'accappatoio e un brivido attraverso il mio corpo e raggiunge la sua destinazione tra le mie gambe, decido di non opporre resistenza e lascio che le sue dita entrino dolcemente in me.

GIRL WOOED - CONTESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora