Capitolo 12 Questo sono io

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Scendo dal taxi quasi incredula, ero consapevole del lusso di questa zona ma l'imponenza del palazzo mi lascia comunque scioccata.

"Lei deve essere la signorina Valli" mi saluta il portiere con una piccola riverenza. Annuisco.

"Prego mi segua, il signor Stevens la sta aspettando", sono quasi arrabbiata di fronte a questa situazione. Thomas era sicuro che sarei venuta, forse non dovevo, sono così scontata.

Entriamo all'interno del palazzo e mi sento quasi a disagio di fronte a tutto quel lusso. Certo ammetto che i soldi non mi sono mai mancati ma ho sempre cercato di non frequentare gli ambienti che appartenevano più allo stile di vita dei miei che al mio.

Nella Hall trovo diversi signori con abiti importanti che discutono sottovoce di chissà quale argomento politico ed economico. Forse mi sarei dovuta vestire più elegante, in confronto a questi uomini d'affari sembro una ragazzina pronta per una vasca in centro.

Il portiere mi accompagna in ascensore e anche questo è immenso e specchiato, il che non aiuta certo il mio disagio.

"Il mio nome è Jason e sono al suo servizio signorina", non sapendo come comportarmi decido di essere me stessa e mi presento.

"Io sono Amanda, e non mi serve nessun servizio Jason, sono qui solo per chiarire alcune questioni con Thomas". Sentendomi chiamare Thomas per nome a Jason sfugge una smorfia maliziosa, così cerco di correggermi "Ehm.. volevo dire il signor Stevens".

"Certo signorina" ribatte Jason serio. "Amanda, mi chiami Amanda" dico quasi innervosita da tutta questa formalità.

"Certo signorina Amanda" mi dice il portiere divertito.

Finalmente le porte dell'ascensore si aprono e mi ritrovo direttamente nell'appartamento di Thomas. Jason non esce dall'ascensore e torna giù, facendomi l'occhiolino prima che le porte si richiudano. Devo ammettere che è piuttosto simpatico.

"Amanda!" Thomas sbuca fuori da una stanza e indossa un camicia e un pantalone nero con indosso un grembiule con scritto su "i love food"  non riesco a trattenere un sorriso, l'ho sempre visto molto elegante e formale e questo nuovo Thomas un po' casalingo mi piace molto.

"Sono felice che tu sia venuta, la cena è quasi pronta! E' da stamattina che ci lavoro" dice ridendo.

"Quindi eri certo che sarei venuta?" gli dico seria.

"No, non lo ero.. ma ci speravo tanto" ribatte più serio di me.

Dopo la sua affermazione cala un silenzio imbarazzante che per fortuna Thomas decide di rompere "vieni, accomodati, fai come fossi a casa tua".

"La vedo molto dura.." dico sottovoce.

"Come?" oddio, deve avermi sentita! "Volevo dire.. Certo!" gli dico mentre mi siedo sul divano.

Sorride e sparisce in quella che immagino sia la cucina.

Mi guardo intorno e rimango colpita dall'arredamento, di fronte a me c'è un televisore da almeno 65'' pollici e la trovo perfetto per guardare qualche film romantico di quelli che piacciono a me, subito mi irrigidisco all'idea di Thomas che li guarda in compagnia di Tania o di qualche altra ragazza.

"E' pronto!!" per fortuna Thomas mi riporta alla realtà richiamandomi in cucina.

La cucina è immensa e fornita di qualsiasi elettrodomestico uno possa immaginare, subito mi arriva al naso un tremendo odore di bruciato.

"Il pollo è bruciato.. così ho optato per la pizza surgelata" dice imbarazzato, deve aver notato una nota di disgusto nel mio sguardo nel sentire il bruciato.

GIRL WOOED - CONTESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora