Mi svegliai. Guardai fuori dalla finestra e il sole brillava alto nel cielo. L'orologio segnava le 10:40 del mattino. Mi girai e notai Jo e Harry dormire al mio fianco. Mi alzai e mi diressi con l'intento di uscire e andare in camera mia a farmi una doccia, ma poi mi iniziò a frullarmi un'ideuccia in testa. Andai in cucina e presi un bicchiere riempiendolo di acqua fino all'orlo. Feci le scale attenta a non versare il contenuto nel pavimento. Aprì la porta con la mano libera e notai che entrambi stavano ancora dormendo. Meglio così, almeno Jo non avrebbe dovuto assistere alla scena anche se scommetto che si sarebbe divertita molto. Camminai fino al letto e... lancia l'acqua dritta in faccia ad Harry che si svegliò di colpo, assumendo un'espressione a dir poco una buffa. Non riuscì trattenere una risata «ma sei scema o cosa? » urlò dopo aver realizzato cosa gli avevo fatto«ho provato a svegliarti, ma tu continuavi a dormire e allora mi è venita questa geniale idea. Sai dovresti ringraziarmi» dissi mentendo all'inizio visto che non avevo provati in alcun modo a svegliarlo«e perché dovrei ringraziarti? » sbraitò lui ancora furioso«primo perché sono fantastica, secondo perché sono geniale, terzo perché ti ho fatto un favore visto che ti ho impedito di continuare a sbavare sul tuo cuscino, quarto ho fatto un favore anche a me stessa visto che russi da schifo e per quinto ti ho dato un motivo per rifarti il letto visto che adesso le lenzuola sono tutte bagnate» «finito? » «ah no manca l'ultima cosa» «cosa? » «la parte in cui scappo prima che tu escogiti un modo per farmi fuori» dissi appoggiando il bicchiere nel comodino per poi girandomi per poi iniziare a correre. Prima di uscire dalla stanza sentì le molle del letto cigolare, segno che Harry si era appena alzato per inseguirmi. Scesi le scale in fretta e furia, ma inciampai sull'ultimo gradino. Oh, che sfiga ora mi prenderà com maggior facilità. Cercai di alzarmi ma la caviglia iniziò a farmi male e solo in quel momento mi accorsi che si stava arrossando«ora giuro che ti faccio fuor.. » le parole gli morirono in gola, quando notò che mi stavo tenendo la caviglia con in volto un'espressione tutta dolorante«che ti è successo? » mi chiese preoccupato «sono incampata sull'ultimo gradino» «ti sta bene, così impari a fare la cogliona» sbuffai e alzai gli occhi al cielo. Si avvicinò a me e si chinò «fammi vedere» disse lui riferendosi alla caviglia che io menevo stretta fra le mie mani «no » «non era una domanda» disse togliendo le mie mani e iniziando a tastarmi la caviglia. Mugolai dal dolore«non credo che sia rotta» affermò lui«cosa sei una specie di dottore? Per caso hai anche la laurea? Beh io credo proprio di no quindi portami subito da un dottore» brontolai. Lui per vendicarsi delle mie parole, mi tastò nuovamente la caviglia sapendo che che avrei mugolato dal dolore. Bastardo«sentì, smettila di lamentarti come una bambina di 3 anni e inizia a fare l'adulta» mi comporto da adulta da quando ho 12 anni, mentre tu sai cos'è un adulto, quindi chiedi il becco. Se solo glielo avessi potuto dire in faccia, senza dovergli spiegare il perché «ti porto in cucina così ti metto un po' di ghiaccio » mi prese per i fianchi e rabbrividì quando la maglietta si contorse attorno al suo braccio. Mi alzò stando attento alla mia caviglia... e i nostri visi si ritrovarono l'uno a pochi centimetri dall'altro. Potevo sentire il suo respiro sul mio volto, mandarmi piccole scariche elettriche. Seguì il suo respiro e cercai di calmarmi, visto che il mio cuore in quel momento stava andando a mille e non capivo se era per il dolore alla caviglia o per la sua vicinanza. Si chinò leggermente osservando le mie labbra ed anch'io osservai le sue. Sentì il suo respiro spezzarsi per poi rianimarsi sille mie labbra, mi stava per baciare e poi..... sentimo una tosse finta. Ci giramo nella direzione da cui proveniva la tosse. Vidi una Jordan tutta sorridente percorrere le scale«mi sbaglio o voi due stavate per baciarv... » «No» urlai prima che potesse terminare la frase. Ma che gli insegnava certe cose? Di certo non io. Vero? Staccai il suo braccio dal mio fianco, dimenticandomi completamente della caviglia e persi l'equilibrio. Chiusi gli occhi, preparandomi all'impatto con il pavimento ma... poi sentì due forti braccia avvolgermi la vita impedendomi così di cadere. «ehm... grazie Harry» dissi una volta che riaprì gli occhi«non c'è di che» «mam.. sorellona tutto bene? » chiese Jo venendomi in contro «sì, mi fa solo un po' male la caviglia» «e come hai fatto a farti male? » mi chiese lei visibilmente confusa «indovina? Questa furbona si è fatta male inciampando su un gradino» disse ironicamente Harry«ah ah. Quanto sei divertente» brontolai alzando gli occhi al cielo «sì lo so ma ora inceve di ricordarmi quanto sono meraviglioso , cosa che fra parentesi so già, è meglio che ti preoccupi della tua caviglia » la guardai ed aveva ragione. La caviglia stava prendendo un colorito rossastro, mentre il dolore diventava sempre più acuto. Mi prese come una sposa «mettimi giù» dissi iniziando a dimenarmi mentre lui mi portava in cucina «ok, come vuoi» disse lei lasciandomi cadere violentemente su una sedia. Infame bastardo«potevi anche appoggiarmi delicatamente sulla sedia» «già potevo, ma non l'ho fatto» disse mentre estraeva del ghiaccio dal frigo. Notai Jo seduta al mio fianco e sembrava ancora un po' scossa dal mio infortuneo. «prendi» disse Harry passandomi il ghiaccio«ehm... grazie, per tutto» balbettai. Non mi piaceva per niente doverlo graziare, ma dovevo farlo lui era stato così carino ad aiutarmie questo era il minimo che potessi fare «di niente, ma ora sei in debito con me» disse uscendo dalla cucina. E te pareva, mi sarei sorpresa del contario. Non voglio nemmeno sapere cosa mi costringerà a fare.
Amatemi anche solo la metà di quanto io amo questo capitolo. Avete già immaginato chi è la persona di cui stavo parlando? Se sì, scrivetemelo nei commenti, anche se non lo avete capito. Comunque giuro che è una persona di cui ho già parlato, forse. Muah, io non ve lo dico
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Il Ragazzo Che Riuscì A Penetrarmi
FanfictionAmbra è una ragazza 18enne come le altre che però ha dovuto crescere troppo presto. Ha una bambina di 6 anni di nome Jordan che è il suo riflesso . Ambra è rimasta incinta solo a 12anni, perché un uomo l'aveva stuprata. La cosa che non sopportava er...