Il Ragazzo Che Riuscì A Penetrarmi

Scared Of The Choice

Guardai l' edificio in ogni suo minimo dettaglio. Era incredibile come un posto cosi accurato all' esterno potesse all' interno ospitare il mio peggior incubo.

Avevo tanta paura ...stavo andando incontro ad un passato doloroso che avrei preferito rimanesse tale.

Per un momento ebbi voglia di girarmi e correre via, scappare lontano per ricominciare da capo una seconda volta ma...semplicemente non potevo. Questo non era il momento di essere codarda, ma forte , dovevo tirare fuori le unghie . Avevo fatto una promessa a me stessa ed intendevo mantenerla . Non sarebbe stato facile ma dovevo tentare...dovevo ringraziarla per essere rimasta quando avrebbe potuto ritornare in paradiso, il posto al quale sicuramente apparteneva. Aveva solo 6 anni e la vita le aveva già fatto subire troppe ingiustizie tra cui avere una madre come me, non poter mai aver avuto un padre ma semplicemente aveva preferito lottare per rimanere con me. Dovevo sdebitarmi in qualche modo?

《sei sicura di volerlo farlo》mi chiese Harry e il mio sguardo vagò fino ad incontrare la sua imponente figura al mio fianco e vidi i suoi occhi sfuggire dai miei per concentrarsi sull' enorme edificio che all' interno custodiva il mio piu' grande male.. il mio peggior incubo.

Ad occhi esterni avrebbe potuto sembrare normale il suo gesto ed anche all'inizio, per quanto ci avessi prestato caso mi pareva un atteggiamento di poco conto e a cui dare poca importanza ma quando continuo a ripetersi per svariati giorni capi' che non era solo la mia immaginazione o un gesto involontario, lo faceva apposta... non voleva piu' guardarmi negli occhi e mi mancava tanto potermi perdere in quegli occhi che sembravano passare da una tonalita scura di verde ad una un po' piu' chiara e viceversa, ma lo capivo... dopo cio' che gli avevo fatto era lecito che non riuscisse o provasse disgusto nel guardarmi.

Dopo quel giorno in ospedale da cui sembrano passati secoli, ma che e' stato solo 3 settimane fa, non avevamo piu' parlato del fatto che gli avevo nascosto il fatto che fossi la madre Jo e credo che cio' dipendesse dal fatto che Harry sentisse il bisogno di non pensarci per starmi accanto ma una notizia del genere era difficile da dimenticare ed impossibile da cancellare e sapevo che finche' non avremo riaperto il discorso , sperando che tutto andasse per il meglio, l' astio che ancora provava nei miei confronti non se ne sarebbe andato via ma per il momento speravo che quel momento giungesse il piu tardi possibile anche se cio' significava fingere che andasse tutto bene mentre parlavano l' uno all' altro con gli occhi mentre lui aveva il capo clinato verso il pavimento o qualunque cosa non fossi io, solo perchè alla fine nessuno dei due era un grande attore.
Sì, faceva più male quel gesto, che ormai faceva abitualmente, in confronto a dieci pugni in faccia ma dovevo sopportarlo perchè infondo meritavo di peggio.

《Sei pronta?》mi domandò quella bellissima voce , che ora per qualche strano motivo ,era un po' rauca e che settimane indietro già adoravo ascoltare ma in passato non lo avrei ammesso nemmeno a me stessa e infatti fu proprio ciò che feci, solo per paura di amarlo perchè ho sempre trovato più facile e semplice odiare una persona al posto di tenerci fino a non poter più farne a meno.

Non risposi alla sua domanda,mi limitai a stare in silenzio ma...no, non ero pronto per entrare, ancora tremevo, ancora avevo la voglia matta di girarmi e scappare via ma semplicemente non lo feci

《Non sei obbligata a farlo . Lo sai?》sentendo i suoi occhi su di me , mi girai verso di lui e il mio cuore fece un balzo ...quanto mi erano mancati quelle iridi che assumevano una smufatura chiara o scura per motivi che a me erano sconosciuti ma speravo avere tutto il resto della mia vita per imparare a conoscere e comprendere...perchè sì, lo avrei amato per il resto della mia vita, non si sarebbe mai stato nessun altro se non lui al mondo fatto per me anche se settimane fa lo avrei negato.