Is Really You?

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Oggi il 23 novembre è il mio compleanno. Compio 14 anni. Fatemi gli auguri. Baci

«da quanto tempo?! » disse il ragazzo moro, dagli occhi blu elettrico, peccato che sembravano più spenti rispetto a 2 o 3 anni fa «già, molto tempo» confermai «però tu sei ancora bellissima, proprio come 3 anni fa, anzi devo dire che migliori anno dopo anno» con la coda dell'occhio sbirciai verso Harry, che lo guardava come se da un momento all'altro avrebbe  perso il controllo e gli sarebbe saltato addosso. Ma in che diavolo di situazione mi era andata a cacciare? «ehm... grazie» gli risposi imbarazzata «vedo con piacere che sei rimasto un gran adulatore» scherzò Aria «ah, ciao Aria ci sei anche tu» «io non manco mai, Michael»scherzò lei, facendo ridere il ragazzo. Nell'aria si era come creata una strana aria gelida, che nemmeno la risata del ragazzo riuscì a sciogliere «ehm... Ambra, potresti spiegarmi chi è questo tipo?! » chiese Harry, non provando nemmeno a nascondere la sua gelosia. Aspetta era geloso, doveva veramente tenerci a me. Che tenero.

«ehm... Micheal, questi sono dei miei amici. Ragazzi, lui è Michael, un mio amico di vecchia data» dissi «Amico? Ma se stavamo insieme, almeno prima che tu mi lasciassi» è la fine. Lascio tutta la mia eredità a Jo. Addio.

«ma ormai è passato, inutile pensarci. Come sta Jo? » aggiunse il ragazzo e io tirai un sospiro di sollievo che non mi ero neanche accorta di star trattenendo. Devo dire che è stata una delle situazioni più imbarazzanti della mia vita «puoi stare tranquillo , sua sorella sta bene» all'affermazione di Harry, Michael, mi guardò in modo strano. Le parole del riccio devono averlo confuso , forse perché era una delle poche persone a sapere che Jo era mia figlia «sorella? Che stai dicendo? Jo è..... » «... a casa a dormire » lo interruppi prima che potesse svelare a tutti che Jo era mia figlia «ma che... » «Micheal ti spiegherò tutto, però potresti un attimo venire con me» «certo» disse lui. Mi alzai con lo sguardo furioso di Harry, ancora addosso. Michael mi accompagnò verso l'uscita. Ci misimo in un punto in cui Harry avrebbe potuto lo stesso vederci e avesse potuto vedere che non lo stavo trandendo con lui.

«allora, potresti spiegarmi perché loro pensavano che Jo fosse tua figlia? » mi chiese il ragazzo di fronte a me «ehm... Loro non sanno che Jo è mia figlia, non gliel'ho detto » dissi facendomi piccola piccola a causa del rimorso «hey non devi vergognarti con me, io ti appoggerò sempre in qualunque scelta farai» mi sorrise ed io ricambiai «grazie» «prego.. ehm.. io.. » balbettò in imbarazzo «devi dirmi qualcos'altro? » «sì » «beh allora spara, perché neanche tu devi sentirti in imbarazzo con me» dissi ricordandogli le parole che lui poco prima disse a me.
«Ok, lo dirò senza troppi giri di parole. Prima mentivo? » « su che cosa? » chiesi allarmata « sul passato, sul nostro passato, per me non è solo un ricordo» lo guardai corrugando le sopracciglia, non capendo cosa volesse dire «sto dicendo che quando ti ho riconosciuta seduta in quel tavolo, ho capito di non averti mai dimenticato. Voi uscire con me, potremmo riprovarci? » alla sua domanda, sgranai gli occhi scioccata. Mi dispiaceva, per lui, ma io purtroppo lo avevo dimenticato da anni, ormai «no, mi dispiace, ma non credo che sia.... » «è per quel riccio. Vero? » disse mettendosi le mani nei capelli «come l'hai capito? » «ho visto come lo guardi. Lo ami molto, vero? » «sì » affermai sorridendo. Era ancora strano per me ammetere di amarlo, ma era così. Lo amavo e molto. Si sentì un bip proveniente da una macchina «dai Michael sbrigati. Saluta la bella gnocca e salì in macchina, non ho intenzione di aspettarti per tutta la vita qui dentro» urlò un ragazzo più o meno della nostra età. Michael alzò gli occhi al cielo, mentre io ero ancora rossa a causa del 'saluta la bella gnocca', il complimento di quel tipo «beh, allora credo che questo sia un addio» disse cupamente «no, io credo sia solo un arrivederci» «bene, allora ciao» disse lasciandomi un tenero bacio sulla guancia, per poi dirigersi verso l'amico in macchina. Li salutai agitando la mano, mentre la macchina si faceva sempre più piccola nel mio campo visivo.

Senti uno strano click provenire dal mio telefono. Lo presi dalla tasca dei miei jeans. Accesi il telefono e lessi che era parte di Emily. Attraverso lo specchio trasparente del negozio la guardai e aveva quasi un'espressione implorante, mentre vidi Zayn alzarsi dal tavolo per dirigersi verso di me.

Lessi che il messaggio diceva 'mi dispiace'. Era dispiaciuta per cosa? Alzai lo sguardo e notai Zayn posizionato proprio davanti a me ed aveva un'aria più truce del solito «tutto bene? » «come fai? » mi domandò lui «a fare cosa? » «a mentirgli senza sentire nemmeno un po' di rimorso» eh? «non so di cosa parl.... » «di Harry. Quando avevi intenzione di dirgli che Jo è tua figlia? » «chi te l'ha detto? » gli domandai anche se sapevo benissimo la risposta. Emily «questo non importa. Dimmi solo perché lo fai. Tu non hai mentito solo a lui, ma anche a tutti noi, perché? » «io... » «lui si merita di essere felice, tu non sai cosa ha dovuto subire in passato e non ha bisogno di altro dolore, quindi se sai di non essere in grado di dargli ciò lascialo» perché cosa ha dovuto passare? «non posso, io lo  amo» «allora digli la verità » «perché non capisci, se gli dicessi la verità, lui non mi perdonerebbe mai» dissi portando il mio sguardo sul pavimento per non fargli vedere i miei occhi, ormai diventati lucidi «ti sbagli, lui ti perdonerà, perché ti ama, anche se tu non meriti il suo amore» già aveva ragione, non meritavo al mio fianco una persona come Harry, lui era troppo per me «come fai ad essere sicuro che mi perdonerà? » «perché lui guarda te, nello stesso modo in cui io guardo Emily, perciò non dubito sul fatto che ti ami. E se ami davvero una persona, la perdoni nonostante tutto il male che possa infliggerti» sembrava quasi che parlasse per esperienza personale, chissà forse Emily o una ragazza, in passato lo aveva fatto soffrire «ho paura» confessai «di cosa? » «che smetta di amarmi dopo aver saputo la verità » «primo non puoi smettere di amare una persona da un giorno all'altro e secondo lui ti perdonerà perché ti ama davvero. Sai? Io non l'ho mai visto così tanto felice, prima che si mettesse insieme a te. È come se fossi riuscita a riaccendere qualcosa in lui, che era spento da tempo. L'hai davvero cambiato, in meglio. Lui ha fatto molto per me e sono felice di vederlo contento, ma ti chiedo favore. Se sai che non riuscirai mai a renderlo felice allora rinuncia a lui già da ora perché lui non merita altro dolore» altro dolore?

Allora, aggiorno a 11 mi piace e 6 commenti. Bye

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora