Your Daughter... Our Daughter

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Non ricordo dove trovai il coraggio di aprire quella dannatissima porta , ricordo che dopo quel bacio neanche entrare un quella maledettissima stqnza sembrava un problema tanto insidioso, neanche se all' interno custodiva cio che per me era lo scrigno di pandora che come si narrava nelle storie , racchiudava i mali peggiori di questo mondo.

Si avevo appena aperto il mio scrigno di pandora anche se nella storia fu raccomandato alla persona che lo apri, di tenerlo sigillato e forse avrei dovuto seguire quel consiglio . Ma io come quel peccatore troppo curioso e con una voglia troppo grande di sapere cio che per me sarebbe dovuto rimanere un mistero mi ero lasciata sovrastare dall ' impellente voglia di sapere e quando mi trovai davanti a quell' uomo , che a distanza di quasi 7 sette anni appariva ancora nei miei incubi peggiori nel ruolo del mostro , capii che forse era già scritto del mio destino che avrei dovuto pentirmi amaramente della mia scelta proprio come quell' uomo nella storia... perché fu esattamente cosi...mi pentì

Era lui...esattamente lui , come i miei incubi ancora lo ricordavano... forse con i capelli che avevano qualche ciocca bianca che in passato non aveva e delle profonde rughe.

Ero come incollata alla porta, perché anche se essa mi aveva portato li , insieme all' uomo, che avrei preferito morire piuttosto che rivedere, era anche la mia unica possibilità di salvezza ad un gesto troppo avventato di colui che per violentare una bambina quasi adolescente, non doveva avere neanche in briciolo di umanità.

Non so da quanto fossi li avevo perso la cognizione del tempo . Tutto il mio corpo tremava, il sudore sulla fronte mi apanava la vista, la mia mente richiamava la libertà che io stesso mi ero tolta entrando nella stanza e avevo ancora una voglia matta di fuggire che solo quasi 7 anni prima avevo provato mentre l' uomo davanti a me aveva deciso,senza il mio consenso, di cambiare la mia vita per sempre.

Mi aveva rovinato la vita, portando poi una delle vite più importanti della mia vita...mi aveva rovinata, distrutta ma portato anche la mia unica salvezza, da un male che sapevo che non sarei mai più riuscita a curare.

«e tu saresti...» la sua voce era un po' roca simile a come la ricordavo e mi fece venire i brividi sentire quella voce dopo cosi tanto, ricordando che l'avevo sentita mentre e gemeva e poi veniva dentro di me e poi ci sentimo il suono di una macchina della polizia non molto in lontananza e con un semplice "porca puttana" si alzò dal mio corpo dolorante e scappò.

Cercai di trattenere le lacrime a quei ricordi non volendo dare alla persona che aveva causato le mie lacrime di vedermi piangere.

Mi squadrò da capo a piedi non trascurando un minimo dettaglio del mio corpo tremante e il suo sguardo languido , mi provocò un conato di vomito. Mi aveva guardata così anche anni fa e ciò mi fece capire subito che avrebbe voluto rivivere di nuovo quel momento. Poi ricordai le sue parole "e tu saresti...", non potevo crederci...non potevo credere che dopo avermi sconvolta la vita avesse anche potuto dimenticarsi il mio volto. Aveva portato una ragazzina, in un vicolo cieco e l' aveva violentata e poi si era il dimenticato il suo volto ferito e umiliato. Come aveva potuto scordarlo? Io non lo avrei mai dimenticato. Quei ricordi erano sempre lì che girovagavano nella mia mente, l' unico in cui il mio passato sembrava volermi darmi una tregua era con Harry, con lui era tutto più facile o con Jo, che anche se era il frutto di quella notte era anche in grado di scacciare quegli orribili ricordi.

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora