C'era qualcosa ...di folle, quasi surreale in quella situazione.
Non avrei mai pensato che un giorno avrei "voluto" rincontrarlo...ma ora qui di fronte a me ed era reale, non era più semplicemente il mostro dei incubi con il volto sfocato perché pian piano mi stavo mi stavo dimenticando i dettagli del suo viso.
Lo guardai inspirare facendo in modo che il suo petto si gonfiasse a causa dei polmoni pieni di aria e poi sgonfiarsi ogni volta che espirava e quel gesto umano, che tutti compievano, mi ricordò che anche lui era solo un uomo senza un briciolo di umanità.
Il silenzio anche non tangibile ma era percepibile l'unica cosa presente nella stanza oltre a noi due e non fosse stato per il necessario e involontario gesto di sbattere quasi ogni secondo gli occhi quasi con lo stesso ritmo delle lancette di un orologio che ogni secondo cambiavano posizione e che mi ricordò che il tempo ancora girava attorno a noi ed eravamo solo noi due ad essere come congelati, come paralizzati da una forza invisibile all esterno ma ci teneva pietrificati, avrei potuto facilmente giurare che il tempo si fosse fermato ancora..ma non lo era.
Era li seduto davanti a me e mi guardava negli occhi e io non distoglievo lo sguardo...come ad affrontarlo e mi chiesi dove fosse finita tutta quella paura che avevo verso quest' uomo. Dove era finita la paura di rincontrarlo per caso ,per strada, da sola e al buio, un' altra volta ancora? Come potevo essere stata da andarlo a cercare dopo che per anni il suo ricordo mi aveva sempre terrorrizzata?
Dovevo essere diventata pazza ...era l'unica spiegazione logica.
Il dolore doveva avermi portato alla pazzia
Ma era come se il terrore fosse sparito senza che me ne accorgessi e mi sentì fiera di me stessa... dopo tutto questo tempo ero libera...il mostro dei miei incubi non mi faceva più paura...ero libera, forse finalmente avrei potuto dormire in pace dopo anni passati ad aver paura di adddormentarmi per paura di rincontrarlo nei miei incubi perché e alla mia mente non bastava ricordarmelo durante i silenzi della giornata che mi portavano a pensare...a ricordare...a voler morire e non solo dentro.
Forse finalmente, dopo oggi , avrei ritrovato la pace , la serenità che da tempo avevo perso, forse da oggi non avrei più sentito quel dolore ed odio attroce che da anni covavo dentro...forse da oggi finito tutto...forse da oggi ero libera
Senza neanche accorgermene passai svariati minuti a pensare e quando finalmente ritornai alla realtà mi accorsi di nuovo del silenzio che non si era piu interrotto da quando velocemente, avevo ingoiato la paura e la timidezza e avevo detto con rapidità 《per tua figlia...nostra figlia, ha 6 anni. E un raggio di sole 》 interrompendomi solo per trovare le parole giuste , non chiedendomi , nel frattempo se la decisione che avevo preso fosse quella giusta... era come se sapessi che se mi fossi fermata a riflettere piu tempo del dovuto non avrei ripreso più a parlare, forse accorgendomi dell' enorme sbaglio che stavo facendo...ma ormai non c' era più via d' uscita...ma sapevo che me ne sarei pentita.
<allora?>mi interruppi solo per continiuare poco dopo con un <cosa ne pensi?> mi guardò confuso e perplesso come se fossi io,la persona che fra noi due aveva completamente perso iI lume della ragione e forse rae cosi , ma non importava ,per Jo avrei fatto di tutto, anche apparire stupida agli occhi di chi non avrebbe dovuto nemmeno avere il coraggio di criticarmi dopo i suoi sbagli... ma lo faceva , guardandomi con lo sguardo pieno di cunfusione.
Si vive solo una volta nella vita e non l' avrei passata scappando da lui.
<insomma?>insistetti in cerca di una risposta che tutto sommato non sapevo di voler sentire, ma che allo stesso tempo speravo arrivasse il più presto possibile cosi sarei potuta andarmene da quel posto maledetto
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Il Ragazzo Che Riuscì A Penetrarmi
FanficAmbra è una ragazza 18enne come le altre che però ha dovuto crescere troppo presto. Ha una bambina di 6 anni di nome Jordan che è il suo riflesso . Ambra è rimasta incinta solo a 12anni, perché un uomo l'aveva stuprata. La cosa che non sopportava er...