The End Of A Nigthmare

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<tutto bene?>  mi chiese Harry con sguardo preoccupato, dopo essere uscita dalla stanza dopo ancora quello  che poco prima era ancora il mio peggior incubo e oggi era poco piú di uno sconosciuto che per cui avrei provato sempre odio ma a cui allo stesso tempo sapevo di dover molto, mentre mi asciugavo le lacrime che mi offuscavano ancora la vista

<si> mentí non volendolo travolgerlo con l'orda di sentimenti contrastanti che provavo.

<ha finito? Posso portarlo via?> mi domandó la guardia che aveva aspettato con I miei amici fuori dalla porta

<sí, la ringrazio> entró dalla porta da cui ero appena uscita e ne uscí qualche minuto con lui  tenuto quasi in trappola dalle manette che teneva al polso

I suoi occhi erano ancora lucidi dalla conversazione che avevamo avuto poco prima ma questo non lo limitó a porgarmi in sorriso impuro, di quelli che facevano tremare le ossa dalla paura e il disgusto <ho la sensazione che ci ricontreremo di nuovo> mi disse come in un sottointeso arriverderci in sottofondo

Poi Harry si mise di fronte, come se volesse proteggermi da chi male purtroppo me ne aveva giá fatto .....e tanto, ma non avrebbe mai piú avuto l'occasione di farmene

Perché non lo avevo incontrato 7 anni prima....perché doveva proteggermi ora e non quella notte di quasi 7 anni prima, in cui, avrei volute gridare aiuto ma non potevo perché, con una mano, per tutto il tempo si assicuró di tenerla premuta sulle mie labbra, impedendomi mi emmettere qualunque suono dalla mia labbra incremetando cosí le mie lacrime e il mio dolore

Degnó Harry di solo un'occhiata e poi dedicó tutta la sua attenzione a me finché non sparí in una curva del corridoio insieme al poliziotto

 In realtá non sapevo come mi sentivo e non sapevo neanche come mi sarei dovuta sentire dopo un' esperienza del genere. Ero confusa, come se la mia testa non avesse ancora elaborato in modo chiaro quello che era successo poco prima in quella stanza. Il mio corpo ricordava ancora i brividi di terrore che avevo povato prima e dopo essere entrata nella  stanza....ricordavo ancora il terrore di parlagli...ricordavo la paura di guardarlo negli occhi...ricordavo il terrore che ebbi 7 anni fa di lui mentre mi toccava con una mano e avvolgeva forte il mio collo nell'altra e mi sentivo il fiato mancare, non sapevo se sarei vissuta o mi avrebbe uccisa....ricordavo la voglia di morire che mi infuse, per anni,  il suo ricordo....ricordavo di aver avuto paura di lui per bene 7 anni...ricordavo di essere morta tante volte per colpa sua nel giro di 7 anni....e sapevo che avrei sempre ricordato

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora