I Alrealdy Know Who She Is

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Dopo finita la nostra conversazione tornamo di sotto, andamo in salotto e ci sedemo insieme ai ragazzi.
Gli occhi dei ragazzi e di Jordan erano tutti puntati su di me ed Emily. Ci furono attimi di silenzio«allora ci spiegate cos'è successo? Voi vi conoscevate già? » ci domandò Niall«ah, no niente eravamo amiche ed avevamo perso i contatti, tutto qui» mentì sperando che Emily decidesse di coprirmi «e perché pensava che fossi in un collegio? » mi domandò Liam«ehm... perché.... niente. Ha sempre voluto andare lì e pensavo che avesse chiesto hai suoi di mandarlarcela, senza dirmi niente » «ma.... » «la smettiamo di parlarmene? » chiesi interrompendo bruscamente Harry«ok» rispose lui sconfitto.
«allora cosa facciamo? » chiese Niall annoiato «mhmhm... potremmo fare un gioco» propose Liam«ok, quale? » chiese Niall «io ne conosco uno. Una persona deve fare una domanda ad un'altra persona, ma deve essere una domanda personale a cui solo un amico può rispondere » propose Emily «sì, più o in credo di aver capito» risposi ancora un po' incerta«allora, ti faccio un esempio . Mhmhm... quel'è il posto in cui non entrerei mai? » mi domandò Emily«facile, la bibloteca. Dicevi che stando lì,  rischiavi di imparare qualcosa » dissi e tutti scoppiamo a ridere «ok allora tocca a te fare una domanda a qualcuno » «Harry, da 1 a 10 quanto credi di starmi sul cazzo? » ho già detto che amavo punzecchiarlo?
«di solito è la ragazza che sta sul cazzo, non il contrario» disse avvicinandosi al mio orecchio, in modo che solo io potessi sentirlo. Arrosì di colpo. Che pervertito di merda«ti basta la mia risposta? »mi domandò allontanandosi da me«sì » in realtà non aveva risposto, ma non avrei tollerato un'altra risposta del genere, quindi meglio lasciar stare.

*********
«torno domani» mi informò Emily uscendo dalla porta insieme ai ragazzi «ok, va bene, ciao» «ciao» mi risposero uno dopo l'altro. Chiusi la porta e ritornai in cucina dove c'era ancora Harry«allora? » mi disse venendomi incontro «allora cosa? » gli domandai corrugando le sopracciglia «ora che se ne sono andati puoi anche dirmi la verità » «la verità su cosa? » «come facevate a conoscervi già, tu ed Emily? » ma che cazzo gliene frega? «non sono affari tuoi e poi l'abbiamo già detto . Hai la memoria talmente corta che già te lo sei dimenticato? » lui di colpo mi afferrò le braccia e con un movimento veloce, me le porto sopra la testa. Mise la sua faccia ed un millimetro di distanza dalla mia. Iniziai a respirare irregolarmente. I suoi occhi mi lasciarono completamente senza fiato«primo si vedeva da un miglio che mentivate e secondo la mia memoria è perfetta, tanto che ogni giorno mi sveglio e mi ricordo che tu muori d'amore per me, ma lo neghi a te stessa, perché non accetti di esserti innamorata di uno come me e fai bene a non andarne fiera. Come hai detto tu sono un puttaniere, io le ragazze le uso, le sfrutto e le inganno a mio piacimento e se pensi di essere l'eccezione alla regola ti sbagli, prima o poi anche tu soccomberai al mio fascino. Smettila di combattere con quello che provi per me, perché è una partita persa fin dall'inizio» le sue parole mi lasciarono completamente a bocca aperta, non sapevo cosa dire, ma se pensava veramente che sarei ceduta, beh si sbagliava e di grosso«io non provo niente per te, quindi smettila di continuare a ripeterlo, perché non è così » dissi guardando il pavimento, in quel momento il suo sguardo era troppo difficile da sostenere«ah, sì... non provi niente per me? Bene, allora ripetimelo guardandomi negli occhi» inghiottì rumorosamente la saliva, continuando a tenere lo sguardo basso«beh allora che fai? Non mi guardi negli occhi? Per caso hai paura che io abbia ragione? »già, era quello che temevo. Non potevo amare il mio peggior nemico. Vero? «se continui a non guardarmi penserò di avere ragione. È quello che vuoi? »già bella domanda. Che cos'è che voglio? «per me puoi pensare e fare quello che vuoi» «sicura, posso farti quello che voglio, a mio piacimento? » ma perché doveva sempre rigirare quello che diceva in modo da sembrare sempre una frase erotica? «Harry» lo richiamai in tono di rimprovero, non sapendo che altro fare o dire«sì, cosa c'è? Dimmi cosa vuoi che ti faccia» stava oltrepassando il limiti del consentito. Avvicinò le sue labbra al mio collo e iniziò a succhiarlo leggermente. Una lunga scia di brividi percorsero il mio corpo. Che sensazione fantastica, ma non era lui che doveva farmi sentire così «Harry, per favore smettila» lo implorai «no, smettila di tu di negare che ti piaccio, quando entrambi sappiamo bene cosa provi per me, smettila di respingermi quando invece mi vorresti al tuo fianco, smettila di negare ciò che provi, amare è umano e soprattutto smettila di farti del male da sola e te lo dico perché so che ciò che provi per me ti sta distruggendo. Non permettere mai alla paura di ostacolare la tua felicità, perché l'unica a pagarne le conseguanze sarai solo ed esclusivamente tu, quindi smettila, non voglio mai più vederti soffrire. Ti è chiaro? » il mio cuore batteva all'impazzata. Dopo le sue parole, avevo capito tutto, per quanto avessi cercato di nasconderlo a me stessa , aveva ragione lui. Io mi ero innamorata... di Harry. Azzerrai le distanze tra noi. Ero così stanca di negarlo, io lo volevo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Lo stavo baciando e tutto finalmente sembrava andare verso giusto, ma sapevo che questo bacio era un'errore, che non sarebbe mai dovuto ricapitare. Mi morse il labbro inferiore, per chiedermi l'accesso ed io glielo concessi. Infilò la sua lingua dentro la mia bocca ed aveva davvero un sapore fantastico. Le nostre lingue danzarono insieme. Il bacio passò da innocuo, ma bellissimo a passionale e travolgente, ma sempre fantastico. Finalmente ero felice, grazie a lui e sapevo ciò era sbagliato «dillo che mi vuoi, che mi desideri, che non ti è mai piaciuto nussun'altro quanto ti piaccio io» disse per poi baciarmi di nuovo con più foga di prima, sembrava quasi che avessimo l'uno il bisogno dell'altro e l'unico modo per essere uniti era attraverso questo bacio. Fece scivolare la sua mano su tutto il mio braccio poi sul collo, sul seno fino ad arrivare all'interno della mia coscia. Ora capivo, mi usava solo per il sesso. Gli bloccai la mano con la mia, prima che potesse risalire ancora. «Cosa c'è stava andando tutto bene?! » alle sue parole scoppiai a piangere. Io non stavo per niente bene «hey, per favore non piangere. Ti prometto che aspetterò i tuoi tempi» disse asciugandomi le lacrime. Aspettare i miei tempi per cosa? Io non mi sarei mai concessa a lui. «Harry ma di che diavolo stai parlando? » «del bacio che mi hai dato » «bene ma dimenticalo. Non succederà mai più » dissi staccandomi da lui, per poi girarmi. Devo andarmene da qui. Lui mi afferrò il polso, impedendomi di andare via.  «Non voglio e non posso dimenticarlo» «sì, che puoi. Avrai di certo baciato milioni di altre ragazze prima di me e di sicuro loro baciavano molto e sicuramente erano molto più belle di me, quindi che ti importa di un mio bacio? » «a me importa di te » le sue parole mi lasciarono spiazzata, ma dovevo ricordarmi che era tutta una strategia per portarmi a letto «Harry, perché mi fai questo? » chiesi mentre le lacrime ricominciarono a rigarmi il volto «fare cosa? » chiese in modo disperato «tu stai cercando di distruggermi, ma non puoi distruggere qualcosa che è già andato in frantumi anni fa» lo spinsi, per liberarmi dalla sua presa e andarmene, ma lui mi prese di nuovo «di cosa parli? Chi o cosa ti ha distrutta? » «hai provato qualcosa mentre ci baciavamo? » lo so che non era la risposta alla sua domanda, ma dovevo sapere. Lui, dai miei occhi spostò lo sguardo per terra e mi lasciò andare. Lo sapevo mi usava e basta , non provava niente per me. Corsi in camera mia e piansi finché non mi addormentai.

Finalmente si sono baciati, in realtà io volevo spettare un po', poi mi sono detta quale migliore accasione di questa?! Io amo questo capitolo e non lo dico per vantarmi e spero piaccia anche a voi

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora