What Do You Want Me To Do?

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Erano le 17 del pomeriggio. Ormai erano passate 7 ore dal mio infortunio e la caviglia non mi faceva più male come prima, ma facevo fatica a camminare quindi zoppicavo un po'. Harry non mi aveva ancora detto che favore voleva che gli facessi e l'idea di essere in debito con un tale puttaniere del cavolo, non mi piaceva per niente. Potevo solo sperare che il favore che volesse che gli facessi, non centrasse nulla con me e lui in un letto, chiusi a chiave in una stanza. Mah speriamo bene, anche se è impossibile avere pensieri positivi quando si tratta di Harry.
Sono seduta nel salotto insieme ad Harry e Jo «Jo, andiamo a fare una passeggiata? » le chiesi con la voglia di uscire da questa sottospecie di gabbia «mah scherzi vero? E la caviglia? » no non poteva essere, Harry preoccupato per me. Un sogno o un incubo? Non saprei dire. «e da  quando ti preoccupi per me? » «da quando ho visto che non riesci nemmeno a fare le scale» rispose lui acido. Gli feci la linguaccia non sapendo cosa rispondere «forse ha ragione Harry, non dovresti uscire se ti fa ancora male la caviglia » non pensavo che sarebbe mai arrivato il giorno in cui mia figlia si sarebbe schierata dalla parte di Harry. Beh, ora potevo dire di averle viste davvero tutte «gli stai dando ragione? » vidi Jo rivolgere il suo sguardo ad Harry come per chiedergli aiuto mentalmente «sì, perché lei al contrario di qualcun'altro in questa stanza, usa il buon senso, che non guasta mai» starà sicuramente parlando di se stesso, visto che a mala pena sa cosa sia il buon senso «sentite, io sto benissimo ma .... » «allora oltre ad essere infortunata, sei anche cieca, visto che non vedi il modo in cui cammini» disse Harry interrompendomi«senti io non so perché ti preoccupi così tanto per me, ma sono abbastanza grande per decidere per me stessa e se voglio uscire, indovina cosa faccio? Esco perché sono maggiorenne e posso decidere da sola quello che è meglio per me. Chiaro o devo rispiegartelo, magari anche con il disegnino così afferi meglio quello che sto cercando di dirti? » lui sbuffò e alzò gli occhi al cielo. Mi alzai dal divano con difficoltà, presi la mano di Jo e mi diressi verso l'uscita. Uscì dalla porta e cercai di richiuderla, ma qualcosa mi bloccò, aprì di nuovo la porta per vedere cosa mi fosse di intralcio e.... Notai che Harry bloccava la porta con il suo piede«cosa cavolo vuoi ancora? » gli chiesi poco educatamente «vi accompagno, pensi davvero che vi lascierò andare da sole con la tua caviglia ridotta in quello stato? » lo avrei anche ringraziato se non fosse una delle persone peggiori che mi sia mai capitato di incontrare. Ero stanca di litigare con lui quindi se voleva venire era il ben venuto.
Camminamo mano nella mano e la mia voglia di dirgli di levarsi dai piedi stava crescendo a dismisura

*******
«cosa volete ordinare? » ci chiese la cameriera che arrivò poco dopo che ci sedemo tutti e 3 sulle sedie. Appena vide Harry casualmente si sbottonò 3 bottoni della camicia, iniziando a muovere la mano davanti alla faccia, fingendo di avere caldo. Che grande attrice. «sì io prendo una pizza con le patatine e il prosciutto crudo » ordinò Harry visto che ormai era ora di cena. Avevamo camminato per più di 1 ora. La cameriera annotò tutto sul suo tacquino, non distogliendo mai lo sguardo da Harry. Mi chiedo se almeno avrà scritto la cosa giusta. Finsi di tossire per attirare la sua attenzione visto che sembrava non voler proprio togliere lo sguardo da Harry, ma il mio stratagemma non funzionò visto che continuò a guardarlo«sì e voi cosa volete? » chiese a me e a Jo non degnandoci nemmeno di uno sguardo «un secchio» ordinai «ok, un secchio. Aspetta.. un secchio?perché lo vuole? » mi chiese posando finalmente lo sguardo su di me«oh ma non è per me, è per il pavimento. Si è formata una pozza della tua bava sul pavimento e se devi continuare a sbavare meglio prendere il secchio prima che inondi tutto il ristorante. Non credi? » lei guardò il pavimento come a cercare la pozza di cui le parlavo. Ah, ma allora era anche stupida oltre che civetta«ordina per loro quello che ho ordinato io» disse Harry guardandomi con un sorrisetto malizioso in faccia. La cameriera scrisse ciò che aveva detto Harry e se ne andò, ma non prima di avergli dato un'ultima occhiata. Incredibile, a che punto siamo arrivati, eh?! «la gelosia è una brutta bestia. Dovresti saperlo» disse Harry «io, gelosa di te? Ma nemmeno nei miei incubi peggiori» non ero gelosa, di questo ne ero quasi convinta, era solo che quella tipa mi ha fatto venire i nervi a fior di pelle. «certo come no. Nega pure se ti fa sentire meglio» disse lui. Non mi degnai nemmeno di rispondergli visto che non avevo niente da dirgli.
Qualche minuto dopo notai sempre la stessa cameriera venirci incontro con 3 piatti in mano. Che abilità, ma come fa? «buon appetito » disse appoggiando i piatti sul tavolo, piegandosi vertiginosamente per far in modo che Harry avesse una bella vista del suo davanzale e ovviamente da idiota che è, lui iniziò a guardarle il suo seno, cosa che ormai non mi sorprendeva più, ormai avevo capito che razza di persona fosse Harry. Mah io dico, in che razza di situazione mi ero andata a cacciare?
La troietta, perdono, la cameriera se ne andò e noi potemmo iniziare a mangiare indisturbati «mhmhm. È buonissima » commentò Jo«sono felice che ti piaccia » disse Harry. Ma perché non poteva essere sempre questo dolce Harry? Perché non poteva essere sempre l'Harry che mi piaceva tanto... l'Harry che sapevo lui teneva nascosto da qualche parte dentro di lui... l'Harry che lui non voleva mostrare al mondo, forse per non essere reputato debole... l'Harry a cui sapevo di voler bene, anche se non avrei mai voluto? Perché non poteva essere semplicemente Harry? Mah chi sa quale sia il vero Harry, quello idiota o quello gentile?

La cosa della bava io l'ho amata, ma non mi piace per niente il fatto che litighino sempre. Fra loro c'è tipo amore e odio, ma devo farlo per rendere la storia più lunga. Aspetto i commenti

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora