Why She Ask Me?

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Zayn ormai era rientrato nel ristorante, lasciandomi in balia dei miei pensieri. Sentì dei passi avvicinarsi a me e poi vidi sull'asfalto l'ombra di una persona sedersi vicino a me. Mi girai. Gli occhi verdi che incrociai mi sfolgorarono. Sembravano cercare di scavarmi dentro. «tutto bene? » mi domandò «certo ».
Ci furono attimi di silenzio che fu proprio lui a spezzare «chi era quel tipo? » «solo un amico» «ha detto che siete stati insieme» «sì, tempo fa.  Ora è solo un amico» «e anche per lui sei solo un'amica? » cazzo. No. No. No «sì» mentì «ok» «ok? » «ti credo» mi credeva? «così... Senza prove senza niente» «certo, perché? Non dovrei crederti? » no, non devi. Sono una bugiarda «no... C'è sì. Certo che devi» dissi balbettando avendo sbagliato le parole da usare. Rise per la mia stupidità per poi farsi di nuovo, stranamente serio «posso chiederti un favore? » mi domandò «certo» «per favore non mi mentire mai. Sei l'unica di cui realmente mi fidi, quindi per favore, non voglio essere costretto a ricredermi» una lacrima tentò di scivolarmi da volto. Non avevo parole. Non dicendogli la verità stavo tradendo la sua fiducia, ma infondo lo avevo sempre fatto fin dal primo giorno «promettimelo» «promesso»

Un'altra promessa da aggiungere alle altre

Un'altra promessa che non avrei mantenuto

«vorrei andare a casa» non riuscivo più a stare qui. «ok, vado a salutare gli altri e poi se vuoi andiamo» «ok»

****

«chi è? » domandai dopo che qualcuno bussò alla mia porta «sono io Jo » «entra» vidi la maniglia abbassarsi e poi una folta capigliatura farsi spazio da dietro la porta. Si sedette al mio fianco appoggiando la sua testa contro il mio braccio «devi dirmi qualcosa? » le domandai, non sapendo il perché, di quella visita inaspettata, ma ben voluta.
«no» «ah. Comunque io qualcosa da dirti c'è l'ho» «cosa? » «forse è il momento di dire la verità » «su cosa? » «che sono tua madre e non tua sorella » «sì, mi sembra giusto. Posso farti una domanda? » «certo» «Promettimi di non arrabbiarti» «hai fatto qualcosa di brutto? » «no» «allora, te lo prometto» sembrò inghiottire in boccone amaro. Aveva paura, glielo leggevo negli occhi
«chi è il mio papà? »

Tre parole.. "la mia fine"

«perché questa vuoi saperlo? » «perché io voglio conoscerlo» no, questo era solo un incubo da cui prima o poi mi sarei svegliata, tornando finalmente alla realtà... una realtà in cui purtroppo Harry non faceva parte della mia vita. «perché io non ti basto più? » «sì è solo che... » « se io fossi stata abbastanza per te, tu mi avresti mai chiesto di tuo padre» urlai. Credo che questa fosse la prima volta che le urlavo contro e non mi piaceva «mamma, smettila di urlare è che.... » non finì di parlare che si portò una mano al petto. Strinse gli occhi, come per cercare di alleviare un dolore lancinante «Jo che succede? » dissi avvolgendola fra le mie braccia «mammi, non lo so.. mi fa tanto male... il cuore» disse bloccandosi spesso, per riprendere fiato. Iniziò a respirare irregolarmente, come se i suoi polmoni stessero iniziando a cedere. Che cazzo stava succedendo a mia figlia? «Harry, Harry vieni subito» urlai, in modo che lui mi sentisse «piccola mia, resisti arriverà fra poco» le sussurrai in un orecchio «mammi?! » «cosa?! » «ti voglio bene... non dimenticarlo mai» disse prima di chiudere i suoi occhietti.
No, questo non poteva essere un addio «no, no per favore non mi lasciare. La mamma ha bisogno di te» dissi, ma lei non reagì. Iniziai a lasciarmi andare in un pianto isterico. Per favore piccola mia resisti.
«che succede? » urlò una voce, aprendo la porta della mia stanza «non lo so Jo.. Jo è svenuta e non si svegliai più » confessai ad Harry «dai portiamola in ospedale » disse lui prendendola in braccio. Scendemo di sotto e uscimmo di casa. Aprì la macchina e la sdraiò sul sedile. Salimo in macchina e ci dirigemo subito verso l'ospedale. La guardai per tutto il tempo, ma e lei non si ssvegliava. Ricominciai a piangere di nuovo «dai non piangere.. » cercò di consolarmi Harry«come faccio a non piangere, potrebbe anche essere... essere mo-mort... » «no, non lo dire neanche per scherzo. Vedrai che si riprenderà. Tranquilla»
Nel giro di pochi minuti arrivamo in ospedale «entro solo io e li avviso che siete qui» io annuì e lui scese dall'auto e di corsa entrò dentro l'ospedale. Per favore Jo non mi lasciare.

È colpa tua se è in questo stato

Lo so

Non avresti dovuto urlarle contro

Lo so

Non se lo meritava, ha solo chiesto chi è suo padre ed è normale che voglia conoscerlo

Lo so

Lei non si meritava una madre come te

Lo so

Lei meritava una vita migliore con persone migliori, cosa che tu non hai saputo darle

Lo sooooo

Bene, allora se lo sai, sii matura.

Cosa vuoi dire

Voglio dire che se questa è la sua fine, allora lasciala andare. Lei merita di meglio ed è evidentemente che tu non puoi dirglielo

No, non la lasciarò mai andare. Mai

Egoista

Già

Dopo qualche minuto arrivò Harry insieme ai dottori . Misero Jo in una specie di carettino e la trascinarono nell'ospedale  «siete i genitori della bambina? » mi domandò un dottore col fiatone a causa della corsa «no, io sono la sorella e lui è il mio ragazzo » «cosa è successo alla bambina? » mi domandò hun altro dottore «abbiamo avuto una discussione e ad in certo punto si è sentita male» «sii più specifa» mi ordinò un'infermiera «non lo so, si è messa una mano sul petto dicendo che le faceva il cuore» «ha mai avuto in precedenza problemi di cuori» «ehm... no» «sicura? » «certo» «ok, ora voi fermatevi qui, bambina c'è ne occupiamo noi»  dissero. Entrarono dentro una camera. Cercai di seguirli ma Harry mi afferrò il polso, impedendomi ogni muovimento. «Harry lasciami devi andare con loro. Devo assicurarmi che Jo stia bene» «tranquilla. Lascia che se ne occupino loro» «e se.... » «c'è la farà, Jo è una bambina forte, ma infondo è normale, ha preso tutto dalla sorella» gli sorrisi e lo abbracciai come se fosse l'unico, in quel momento, a darmi la forza necessaria per andare avanti e non arrendermi. E forse lo era. E così pian piano si distrusse il breve sogno in cui per poco ho vissuto, ma infondo l'ho sempre saputo, la felicità non dura per sempre, niente dura per sempre, nulla è eterno, tutto è destinato a morire prima o poi.

Wow. Ok qualcuno di voi ora mi odierà visto che non aggiornavo da una vita, però spero vi sia piaciuto. Aggiorno a 30 mi piace e 24 commenti .baci.bye

Il Ragazzo Che Riuscì A PenetrarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora