Il Ragazzo Che Riuscì A Penetrarmi

I More Better Than Him

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I ragazzi se ne andarono intorno alle 15 del pomeriggio e visto che di Jordan non c'era nemmeno l'ombra fui costretta a rimanere in salotto con Harry.
«io sono molto meglio di lui» sputò lui all'improvviso «eh? » chiesi perplessa «parlo del tuo ragazzo, io sono molto meglio di lui » ancora con questa storia. Io non ho nessun ragazzo«non so di chi tu stai parlando » confessai «del biondino che è venuto a salutarti oggi. Se non sbaglio si chiama Diego» pensava che Diego fosse il mio ragazzo? «ah » dissi semplicemente non sapendo cosa dire«sai? Se fossi in lui sarei molto preoccupato » «e perché? » dissi aspettando che lui mi illuminasse con la sua risposta «perché ora vivi con un ragazzo che è dieci volte meglio di lui» ma quanto era presuntuoso? Riusciva veramente a farmi saltare i nervi «primo tu non sei proprio meglio di nessuno e secondo cosa ti dice che lui è il mio ragazzo» «perché non è così? » «non sono affari tuoi » «quindi stai ammettendo che è il tuo ragazzo» «no» «beh forse è già ora che inizi a negarlo perché fra poco non lo sarà più » «cosa vuoi dire? » ma perché non riusciva mai a parlare in modo chiaro, senza sotterfugi «che appena capirai di esserti innamorata di me, lo lasciarai per metterti con me» «primo io non mi metterei mai con te nemmeno se fossi l'ultimo ragazzo del mondo, anzi tanto meglio che mi metta con Niall o con un rospo sperando che si trasformi in un principe azzurro e socondo io non sono innamorata di te e ormai non so più come farti stampare bene in quella bella testolina baccata che ti ritrovi che io nè ora nè mai mi innamorerò di te » ero stata dura ma questo era l'unico modo che mi rimaneva per farglielo capire «pensi che io abbia una bella testolina? » questo era tutto quello che aveva capito del mio discorso.... che aveva una bella testolina? Oh, mamma mia. Non ci credo, non è possibile. Ah, con lui era proprio tempo e fiato sprecato. Ma perché ho dovuto conoscere un tale idiota? Cos'ho fatto di male? «giuro, io con te ci rinuncio sei proprio senza speranze. Ah e per tue informazione lui non è il mio ragazzo è mio cugino » dissi iniziando a fare le scale, per andare in camera mia. Non c'è l'ha facevo più a sopportarlo. Era davvero una spina nel fianco«ah tranquilla piccola tanto non ero mica preoccupato. Lui non può competere con me che sia o no tuo cugino» disse prima che io potessi sparire dalla sua vista.

Ma perché con io e lui il dovevamo sempre fare un passo in avanti e poi dieci indietro? Perché ogni volta riusciva sempre a rovinare tutto? Perché non poteva sempre essere dolce e gentile? Perché non poteva essere per tutto il tempo quel Harry che mi piace tanto... ma solo come amico?

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Erano le 22:30 ed io ero nel mio letto, nel più completo panico. Sentì l'ennesimo lampo che mi fece sussultare, facendo scacciare un breve urlo. Mi accovaccia su me stessa e mi tappai le orecchie sperando che smettesse di piovere. Guardai fuori dalla finestra, stava diluviando. I continui lampi illuminavano la stanza, che era immersa nel buoi più totale. Era come se quella pioggia rappresentasse come io mi sentissi dentro... un'anima in tempesta, che aspettava solo un po' di sole prima di ritornare a sorridere....un'ombra che cercava impaziente, un raggio di sole che sembra non voler abbagliare la sua vita. Avrei voluto essere felice ma sentivo che mi mancava qualcosa, se solo sapessi che cosa.

A volte mi guardo attorno e mi chiedo se questo non sia solo un incubo, dal quale prima o poi mi sveglierò sapendo che un uomo non mi aveva violentata all'età di 12 anni.... sapendo che i miei genitori non mi avevano abbandonato. Era come se sentissi di vivere in un brutto sogno, ma continuo a pizzicarmi eppure non mi sveglio e forse non mi sveglierò mai. Forse sarei più felice mettendomi in testa che questo incubo è la mia realtà, ma come si fa ad accettare una vita, con alle spalle, un passato pieno di dolore? Come si fa ad accettare la verità, quando per tanto tempo hai vissuto circondata da menzogne, ipocriti e da quelli che si fingevano tuoi amici per poi pugnalarti alle spalle? Semplice... non si può.

Sentì la porta aprirsi e vidi Jordan apparire sulla soglia della mia camera. Chiuse la porta e venne a sedersi vicino a me ed io tolsi le mani dalle orecchie «cosa c'è? » dissi notando nel suo volto un'espressione terrorizzata scusa mamma non volevo disturbarti. Ho provato molte volte a bussare ma tu non aprivi e non capivo il perché perciò mi sono preoccupata ed invece avevi solo le orecchie tappate» «oh, sì scusa. Ma cosa ci fai ancora sveglia a quest'ora? » domandai. Ci fu l'ennesimo lampo ed entrambe sussultamo spaventate «lo sai che ho paura dei lampi e non riesco a dormire, ma mi ero scordata che anche tu ne avessi paura. Forse è meglio se vado da Harry » disse alzandosi, ma io le afferrai il polso costringendola a sedersi di nuovo«no, non c'è bisogno che tu vada da Harry posso benissimo proteggerti io» «sicura? » mi chiese dopo aver notato il mio sguardo spaventato «cert.. » non finì la frase che un altro lampo risuonò in tutta la stanza«sai una cosa? Hai ragione andiamo da Harry» dissi alzandomi dal letto, per poi afferrare la sua mano e dirigermi insieme a lei nella stanza di Harry.

Ok, lo so era stupido da parte mia avere paura dei temporali a 18 anni, ma non posso farne a meno.
Di solito non avrei nemmeno preso in considerazione l'opzione di chiedere aiuto ad Harry, ma quando avevo paura non riuscivo nemmeno più a ragionare.

Aprì la porta senza nemmeno bussare ed Harry si girò di colpo a fissarci«non si bussa più alla porta? » chiese un Harry assonnato, ricoperto dalle lenzuole. Jordan si avvicinò al suo letto ed anch'io feci la stessa cosa un po' insicura«posso dormire con te? » chiese Jordan «perché? » domandò lui accigliandosi«ho tanto paura dei temporali e non posso dormire con Ambra perché anche lei ne ha paura» «ah. Allora accomodati» non finì nemmeno la frase, che Jordan si stese al suo fianco. Oh, quant'erano belli insieme.. cioè solo lei e bella lui è solo un idiota... un idiota molto carino«immagino che anche tu sia qui per dormire con me»mi chiese lei con un sorrisino malizioso stampato in faccia«io? No» mentì, in realtà volevo dormire con lui, ma non lo avrei mai ammesso mentre lui aveva quell'espressione in volto. Sentì l'ennessimo lampo«sai una cosa? Ho cambiato idea. Dormo con voi» dissi buttandomi nel suo letto e coprendomi le orecchie con un cuscino, che aveva lo stesso buonissimo profumo che solo Harry emanava. Aspetta, che cos' ho appena pensato?
Lo sentì ridere e questo contribuì ad aumentare il mio imbarazzo «ok, ma ora vi consiglio di rigarvi. Devo vestirmi, sono nudo a nemmeno che una di voi non voglia assistere alla bellissima scena» beh, ecco in effetti non mi dispiacerebbe tanto. Un attimo quindi ero.. eravamo stese nel letto difianco ad un Harry senza vestiti. Solo l'idea mi fece arrossire, ma perché? «bla che schifo » dissi cercando di apparire disgustata «per me va bene. Io non mi scandalizzo mica» disse Jordan alimentando la risata di Harry. Oh, poveri noi. Di certo questo lato del carattere di Jordan non lo aveva di sicuro preso da me. Vero? «Jo, girati» le dissi in tono di rimprovero e la vidi rigarsi verso la mia parte e poi anch'io mi girai. Sentì il letto cigollare, segno che Harry si era alzato, dopodiché sentì le ante dell'armadio aprirsi per poi chiudersi dopo qualche secondo«ho fatto » ci annunciò Harry e si distesse di nuovo al nostro fianco. Li guardai mentre si addormentatavano. Era tutto così strano, ma non più imbarazzante anzi era stranamente... bello. Istintivamente sorrisi e ne fui sorpresa visto che poco prima mi stavo deprimendo nel mio letto. Forse quello che mi mancava per essere felice era proprio Harry? Nah, ma cosa vado mai a pensare? Sentì l'ennesimo lampo prima di addormentarmi, ma questa volta non ebbi paura. Strano, no?

Era questa la parte sensazionale di cui parlavo, ma ora che l'ho riletta mi rendo conto di averla scritta in un modo a dire poco orribile, quindi se non ci sarà nemmeno un mi piace tranquilli che non mi offenderò. Ma se sentite la necessità di mettere 'mi piace' fatelo pure io non mi offendo mica.