Lanciavo ogni cosa, ogni oggetto che mi capitava sotto mano. Urlavo tutto ciò di brutto che mi veniva dal cuore. La gola ardeva per tutto il casino che provocano le mie corde vocali, faceva male il cuore.
Dalla porta d'ingresso aperta entrava un leggero vento che non aiutava i miei nervi a calmarsi facendo sì che i miei capelli erano sempre davanti ai miei occhi.
"Mi hai chiamato?" Harry si guardava in torno, forse per troppo casino, e per le mie urla. "Che è successo amore?"
Al suono di quella parola lo fulminai. "Mantieni la calma" subconscio. "Che ne sai se lui lo sapeva o no?"
Sospirai, "Dov'è tuo padre?" Cominciai con questa domanda, facendogli segno di sedersi sul divano.
Mi fissò per un po meglio occhi, poi con una flebile voce rispose. "Non lo so, non lo vedo da quando i miei si sono separati, avevo sette anni"
Facendo qualche conto lui era troppo piccolo per sapere o almeno per ricordare, ho ventun anni i miei genitori sono morti quando ne avevo uno quindi vent'anni anni fa e anche Harry aveva ventun anni quindi i sua mamma deve sapere per forza qualcosa.
"Tuo padre ha ucciso i miei genitori" il suo sguardo scatto subito dentro il mio facendo incontrare i nostri occhi.
Una lacrima solcò le sue guance, "non piangere" sospirò profondamente. "Io non lo sapevo scusa, quell'uomo ha rovinato prima la vita a mia madre poi anche la mia" "basta Harry" lo interruppi prima che potesse dire qualcosa di cui poteva pentirsi dopo."Andiamo da mia madre" fu tutto ciò che disse prima di trascinarmi con sè.
"Di tutto ciò che sai" urlò contro a sua madre. "Harry" lo ripresi. "Calmati".
Annuì a se stesso, provai a passargli la mano sulla schiena accarezzandolo e questo sembrò funzionare."Ti prego Anne abbiamo bisogno di sapere, ho bisogno di sapere" la pregai. "Non mi ricordo un granché, non mi raccontava mai nulla.." Sospirò. "Ricordo che ero in casa, Harry e sua sorella Gemma stavano guardando la televisione, o almeno Gemma la guardava, Harry era nella culla che dormiva" sorrise a questi ricordi. "Suonarono al campanello" guardai la porta d'istinto. "Era lui, aveva un'aspetto orrendo, penso era ubriaco, aveva gli occhi iniettati di sangue, lacrime sul viso, non sembra più la persona che era veramente" sospirò. "Gli chiesi il perché era conciato così, ci accomodammo sul divano, e mi raccontò che..
INIZIO FLASHBACK
Anne's pov.
Il piccolo dormiva tranquilla mente nella culla mentre sua sorella maggiore guardava i cartoni tranquilla.
Il campanello suonò, andai ad aprire e mio marito Desmond era fermo ubriaco sul portico della nostra casa.
Ci accomodammo sul divano, "che è successo?" Gli domandai. "Ho ucciso Trisha e Yaser Malik" sospirò e poi mi guardò male. "Ora sai, e racconterai tutto.." Rise malignamente. Poi mi picchiò bruscamente.FINE FLASHBACK
"Questo fu tutto ciò che successe" si asciugò una lacrima.
"Ti ha picchiata?" Chiese Harry. Era più sconvolto che mai. Sua madre scoppio in lacrime e scappò in camera lasciandoci soli. Asciugai anch'io le mie lacrime e abbracciai Harry.Lui mi strinse ancora più forte a se fortificandomi. " ti giuro che io non lo sapevo, io.." Mi abbracciò ancora.
*Il giorno dopo*
"Zayn è così" gli raccontai tutto. "Ma lui non c'entra, niente" guardò Harry. Annuì e mi abbracciò, gli accarezzai la schiena. "Va tutto bene piccolina" mi disse. Io annuii. "Finché ho te" gli risposi, lo strinsi a me ancora più forte.
"Arrivo da Liam" mi guardò e poi guardò Harry che era nell'angolo della cucina. "Venite?" Annuimmo in sincrono.
La casa del mio Payne non distava molto da casa nostra, in cinque minuti eravamo già da lui.
Come al suo solito era alla play che stava giocando contro Niall che perde sempre. Salutai Louis che ci aprì la porta. Poi salutai Liam. "Ciao Nà" gli dissi, e lui ricambiò dandomi un bacio sulla guancia. Diedi un bacio sulla guancia anche a Niall che ricambio altrettanto. Questi sono i momenti felici, dove ho tutti i miei uomini al completo.
"Posso giocare anch'io?" Domandai.
"No perché tu vinci sempre" rispose Lou ridendo. Io misi il broncio. "E va bene piccolina" mi passò il joystick e giocai contro Zayn.
Una partita la vinse lui è una io. No era facile battere mio fratello.Harry stava in disparte a guardare fuori dalla finestra. Mi avvicinai a lui sedendomi nel posto accanto. Posso una mano sopra il suo ginocchio. "Che hai?" Domando. "Mi sento il colpa" io tentennai la testa. "Non centri tu fate lo stesso cognome ma tu non sei come lui, non penso sia una persona cattiva, insomma ha messo al mondo due figli, ci stiamo tutti male per questa cosa e solo che non lo diamo a vedere, dai vieni di là con noi.." Gli lanciai un leggero bacio a stampo sulle labbra asciutte e mi seguì dagli altri.
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Eccomi quaaaa!
Baby, I'm perfect, Baby I'm perfect for you.
Quante con me hanno già sentito Drag Me Down, Infinity o Perfect?
AVVISO: Se volete le canzoni, io le ho me le hanno inviate su whatsapp il mio numero è in un capitolo precedente, scrivetemi e ve le invio.
Riguardo al capitolo, spero vi sia piaciuto, e che sia venuto un po più lungo degli altri, ci ho messo un po scusate, ma con la scuola è un casino ora sono stata anche male avevo la febbre e quindi nemmeno oggi sono andata a scuola, e sono a letto a scrivere il capitolo per voi.
Se ci sono errori di battitura fatemelo sapere!
Buona serata amore miei💞
Asia.

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Secondlife|HS|
FanfictionCapelli morbidi ricci fermati da una bandana nera, due occhi smeraldi penetranti, un sorriso mozzafiato perfetto e due fossette meravigliose. È sempre stato il mio sogno, un ragazzo inglese, il ragazzo dei miei sogni. Ma sarà solo un sogno quello di...