Capitolo 26

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HARRY'S POV.

"Pronto!" Esclama Zayn.

"Allora?è tutto okay?come stai?che ti hanno fatto?io li ammazzo!"

Non starà mica parlando.."cazzo sta parlando con Asia! Svegliati Harry!" La mia cosenza ha fottutamente ragione e che sono in tilt senza di lei.

"Zayn merda passamela!" "Si ehi ehi ti passo Harry"

"Amore!"

ASIA'S POV.

"Amore!" Esclama. La sua voce. Quanto cazzo mi è mancata.

"Harry.." Rispondo ancora incredula di poter parlare di nuovo con lui. "Piccola dove sei?"
guardo Marco. "son-" lui mi guarda malissimo quindi mi zittisco.

"Non posso dirtelo Harry.." Dico infine sconfitta dallo sguardo di fuoco da parte del sottoscritto.

"Piccola forse sappiamo dove ti trovi..abbi pazienza ti salverò da tutto questo..e ti porterò via da qui..."

Ti salverò da tutto questo e ti porterò via da qui.

"Ha-Harry ma che giorno è oggi?" "Il 19 luglio perché?" "Asia basta ridammi il telefono hai parlato abbastanza." Mi ordina Micheal. "Ieri..era il suo compleanno-" e prima che finisca la frase il telefono mi viene strappato via dalle mani da qual lurido bastardo di Marco.

Guardo Liam sfinita e con le lacrime agli occhi, sono sicura che lui ha capito.

"Mi dispiace che lo hai passato così..."

Il telefono di Marco squilla un'altra volta e appena legge il nome che sta cercando di avere un contatto con lui mi guarda infuriato.

"Zayn." Mi lancia il telefono e rispondo all'istante.

"Zayn?" "Asi appena sarai fuori da li andremo al mare e ti prometto che faremo come se fosse ieri tranquilla piccola c'è la faremo stiamo arrivando." Detto questo attacca.

Dopo queste sue parole mi sento più "tranquilla", rigenerata, come se qualcosa si fosse riaccesa in me, un briciolo di speranza in me ancora c'è, o almeno ora è tornata.

I miei uomini, mi mancano così tanto..

Sembra passato un decennio da quando non vedo un po' di luce naturale, un po' di cibo sano, un bagno in cui ci sia una doccia, cazzo puzzo come un maiale, non che in questo momento sia la cosa più importante ma andiamo, non mi si sta accanto, puzzo di sudore e di chiuso, una cosa nauseante, appena esco da questo malefico posto ho bisogno di un po' di tempo solo per me, solo dopo il compleanno, ormai in ritardo, di mamma.

"Non penso che i tuoi cari amici riusciranno a trovarti sai?" Il mio sguardo scatta subito in quello di marco, i miei occhi si mescolano ai suoi, un senso di pudore mi pervade il torace, e con non so quale volontà apro bocca. "Loro c'è la faranno, che tu lo voglia o meno." Rispondo a tono. O per quel che riesce a sembrare.

Mi sorride in modo di sfida, penso che sia meglio lasciar perdere, ora bisticciare con lui e l'ultima cosa che voglio.

****

Apro un occhio e poi altro, sperando che al mio risveglio io possa trovarmi nelle mie quattro mura al caldo nel mio piccolo letto.

Ma la mia speranza cessa appena il muro grigio che mi trovo davanti mette fine a tutti i dubbi.

Cerco Liam nella stanza senza aver alcuno risultato, lui non c'è, dove sarà finito? Non credo molto lontano da qui.

Passano cinque, dieci e infine trenta minuti ma niente, di Liam nessuna traccia, nessun rumore, come se in questo magazzino ci fossi solo e esclusivamente io.

Guardo i miei polsi rimanendo sorpresa nel non vedere la corda che li teneva legati con forza.

Mi alzo e mi sgranchisco il corpo, era tanto che non lo facevo.

Cammino a passo lento verso il portone di metallo che divide l'altra stanza a me sconosciuta.

Apro lentamente la porta facendo attenzione a non farmi sentire da nessuno, a messo che ci sia qualcuno.

Sbircio dal poco spazio creatosi aprendo la porta.

Marco ride come se non ci fosse un domani, una risata malefica, odiosa piena di cattiveria.

Tra le mani tiene una pistola, prima puntata per terra che piano piano però alza verso il muro che gli viene davanti.

Micheal batte i pugni al muro scaricando l'adrenalina, non so come non faccia a non farsi male.

Come può essere che non sentivo tutto questo dall'altra stanza?

Guardo la traiettoria della calibro 50 e lo vedo. Vedo lui. Liam.

Appena aziona il grilletto e spara un colpo sul fragile corpo del mio migliore amico urlo, ma nessuno mi sente.

Il corpo di Liam cade a terra velocemente, il sangue si fa largo su tutto il pavimento.

Urlo ancora più forte il nome del mio migliore amico avvicinandomi di corsa a lui, cerco di aiutarlo picchiettandogli le guance ma niente, e come se io non esistessi, come se mi stessi immaginando tutto, marco ride di gusto, mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffo, che però, anch'esso, non ha nessuno effetto, niente di niente.

Mi inginocchio a terra piangendo come una bambina.

Ho perso il mio migliore amico.

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Eccomii, 26º capitolo!

Che ne pensate?

Scusate il ritardo ma ho gli esami, mi sono iniziati ieri, e mi finiranno mercoledì visto che è uscita la 'S' e il mio cognome inizia con la 'C'.

Ieri ho fatto lo scritto di italiano e stamani lo scritto di inglese, manca ancora matematica le prove invalsi e tedesco, e mercoledi l'orale, niente vero? 😥

Beh scusate ancora e spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento.

Non posso rileggerlo quindi scusate gli errori, ew.

Ora vado, vi amo❤️
Alla prossima.

-Asia.

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