Capitolo 59

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La piccola luce che penetra dalla finestra aperta non mi permette di dormire ancora, stiracchio il mio corpo e stropiccio le mani sugli occhi.

Sbadiglio e picchietto nel posto accanto a me, è vuoto ma la mia mano entra in contatto con una superficie ruvida.

Prendo il foglietto e la solita calligrafia ordinata accompagna i miei occhi che scivolano sulle parole incise.

Sono andato a prendere le paste per la colazione, ti amo. H. Xx

Sorrido anche se il riccio non può vedermi, mi alzo e subito un'ondata di vomito arriva alla gola. Corro in bagno e vomito tutta l'anima, nel frattempo entra Harry.

"Amore tutto a posto?" Corre verso di me per sorreggermi i capelli. Annuisco asciugandomi la fronte.

Mi alzo e mi lavo i denti tutto sotto il suo sguardo. "Sarà un po' di influenza" faccio spallucce. Mi appoggio al lavandino e lui mi viene incontro.

Ci baciamo, lentamente, e dopo svariati baci si stacca. "Manca ancora un po' per andare a lavoro, dovevamo finire qualcosa noi due ieri non è vero?" Mi sorride maliziosamente e mi bacia il collo.

Lo riporto sul mio viso e lo bacio intensamente, sfilo la t-shirt e la lancio per terra, fila alche la mia che finisce per terra con la sua.

Appena faccio per sganciargli i jeans un'altra ondata di vomito raggiunge per la seconda volta la mia gola.

Mi stacco immediatamente e mi precipito sul water, vomito, di nuovo.

Lui si abbassa preoccupato, mi tiene i capelli e mi accarezza la schiena, mi alzo e mi lavo di nuovo i denti, mi giro verso di lui e mi accoccolo al suo petto.

Lui mi stringe a se. "Sei sicura che vada tutto bene?" Mi chiede. Faccio spallucce.
"Credo sia solo un virus, non vedo altri motivi per allarmarsi, se mi continua più tardi andrò dal medico" annuisce.

"Brava piccola" mi bacia a stampo.
"Adesso vado a lavoro e ti lascio un po' in pace, vai dal medico e non farmi stare in pensiero, per qualsiasi cosa chiamami" mi bacia, raccoglie la maglietta, chiude là zio dei pantalo e fugge dalla porta.

"A dopo piccola" lo sento urlare dalla cucina. "A dopo amore" urlo di rimando, e dopo sento sbatacchiare la porta.

vado in cucina, apro il frigorifero e scorro con gli occhi su qualcosa da mangiare, afferro lo yougurt e preparo anche due uova con il bacon.

harry's pov.

"va bene come vuoi Federico" sospiro per la millionesima volta in questa giornata.

finisco di firmare le carte per l'italiano e solo quando esce decido di chiamare Asia per sentire come sta, dopo tre squilli risponde.

"pronto?" la sento rispondere con la voce impastata dal sonno.

"piccola, ti ho svegliato?" sorrido. "eh già" la sento sorridere. "mi dispiace, ma come stai adesso?" le chiedo. La sento tossire e dopo mi risponde. "Sto bene, non ho più vomitato, ho mangiato e ho dormito" annuisco. "ma sei andata dal medico?" le chiedo ancora. "No amore, sono stata meglio quindi ho deciso che non ci sarei andata" sospiro non essendo d'accordo con lei. "Okay, forse hai ragione, ora ti lascio piccola, a più tardi" sorrido anche e non può vedermi. "a più tardi amore".

Dopo le sue parole riagganciai. mi fermo a fissare la grande finestra nel mio ufficio, riesco a vedere quasi tutta Los Angeles essendo al sesto piano, ma una voce fin troppo familiare interrompe i miei pensieri. "Asia sta male?" mi giro verso la fonte, nego, "no sta bene" rispondo secco.

"ah bene, perchè ho sentito parlare di medico mentre venivo nel tuo ufficio per parlarti di un affare che mi incuriosisce molto" annuisco. "dimmi" cambio discorso concentrandomi sull'affare. "qui o si vince o si perde Styles, si tratta di un contratto con un'azienda di Londra, ci sono in gioco un milione di dollari" annuisco ancora mettendomi comodamente su una poltrona del mio ufficio.

"l'azienda che riesce a costruire in minor tempo l'edificio per incontri di box che riesce ad avere il più alto numero di visite firmerà questo contratto e oltre ai soldi che riceverà sarà nominata dai più famosi capi d'azienda che esistano". Continua. Piace anche a me come affare, mi intriga molto il fatto che sia una specie di sfida.

"adesso vado, ti aspetto tra dieci minuti nel mio ufficio per l'incontro con Dakota".

Annuisco ed esce dal mio ufficio.

mi avvicino alla macchinetta del caffè e ne prendo uno, abbiamo sempre vinto tutti gli affari a noi proposti fino ad ora, quindi di questo non mi preoccupo molto.

devo incontrare mio padre, e questo è la cosa che mi preoccupa di più, che succederà se vorrà incontrare Asia? o se sarà ubriaco e non mi vuole vedere?

prima che l'ansia si impossessi di me afferro il telefono e vado da Federico.


{.}

Eccomi, spero che il capitolo sia di vostro gradimento e che non ci siano errori di battitura. Come state? detto questo, a presto, Asia.

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