Capitolo 60

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Prima di lasciarvi al capitolo volevo dirvi una cosa.

Non importa di ciò che pensa la gente, a me basta avere i miei lettori accanto, se le persone hanno la pazienza di aspettare che io aggiorni sono veramente contenta ve lo dico con il cuore in mano. Per gli altri mi dispiace veramente.

Comunque, mi scuso ancora per per i tempi e vi ringrazio per la pazienza.

Detto questo, vi lascio al capitolo!

Harry's pov

"Grazie Meredith". Le sorrido afferrando il bicchiere con il liquido bollente che aveva in mano. "Buona giornata signori". Esce dall'ufficio di Federico elogiandoci.

Non è una bella giornata Meredith.

Penso tra me e me. Mi concentro su un post-it giallo attaccato alla scrivania dell'italiano, 'incontro con Evelin stasera alle 21.00' chi è questa Evelin? Certo che questo deve essere proprio un puttaniere, ci ha provato anche con Asia, la mia piccola, ora che ci penso, mi manca già, eppure l'ho sentita solo mezz'ora fa. Mi persi nel mondo dei miei pensieri pensando alla mia meravigliosa ragazza che adesso starà dormendo sul divano. Me la immagino tutta rannicchiata su di esso, con le braccia al petto e con un viso da Angelo contornato dai suoi lunghi capelli lisci. Un sorriso prese forma sulle mie labbra a quei pensieri.

"Styles mi ha sentito?" Tentenno il capo e poi girò il viso verso l'italiano. "Dobbiamo andare a Londra per qualche giorno, per il contratto di cui ti ho parlato prima". Annuii perdendomi di nuovo tra i miei pensieri.

Questo significherebbe riprendere per un paio di giorni la vita precedente, sarà contenta Asia, aspetta Asia. Verrà con noi vero? Ma questo significa che dovrà passare anche del tempo con Federico e questo mi innervosisce, e non poco.

"Asia verrà con noi?" Sussurro con un filo di voce, odio quando parla di lei, non la deve nominare. Annuisce. "Se lei vuole". Sorride guardando il panorama fuori dalla finestra. Stavo per alzarmi per prenderlo a pugni ma quell'oca di Dakota entra nell'ufficio.

"Buongiorno signorina" Federico le bacia la mano. Mi limito a salutarla, senza alzarmi.

"Ecco a te Styles". Sbatte un pacco di fogli sulla scrivania dell'italiano e mi guarda con un sorriso a trentadue denti.

Asia's pov.

Osservo l'orologio, tra meno di venti minuti dovrebbe tornare Harry.
Ho preparato una sorpresina per lui, la tavola e infine ho riempito di petali la nostra stanza.

Mi siedo sulla sedia in cucina inattesa del mio ragazzo. Dopo pochi minuti sento la porta aprirsi. "Sono a casa". Urla Harold.
Appena entra in cucina spalanca la bocca, sorride e le sue fossette si fanno spazio sul suo viso, quanto le amo.

"Ti piacciono?" Chiede riferendosi proprio alle due incavature nel suo viso. Annuisco. "Molto" sorrido come un ebete. "Vuoi toccarle?" Mi avvicinai veloce come una bambina felice, le sfiorai e lasciai su ognuna di esse un leggero bacio. Si spostò poggiando le sue labbra sulle mie in un tenere e dolce bacio.
"È tutto magnifico" sorride guardandosi ancora intorno. Afferrai il suo collo riportandolo sulle mie labbra, ma con più passione, la sua lingua di intreccio con la mia facendo così iniziare una meravigliosa danza.

"Dio se ti amo". Soffiò sulle mie labbra lasciandomi un ultimo bacio a stampo. A quelle parole il mio cuore fece capriole. Lo amavo anch'io, e non poco.

Gli sorrisi prendendogli la mano e avvicinandolo alla sedia del tavolo da cucina.
"Siediti" ordinai con gentilezza.
Fece ciò che gli dissi di fare e sorrise togliendosi la giaccia e attaccandola alla spalliera della sedia.

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