[#Genniv]
Tenevo il telefono davanti al mio viso, inquadrandone solo metà, mentre Liv imitava di cantare una canzone di Sia, la sua cantante preferita. Elastic Heart rimbombava nelle mie orecchie, e quando iniziò il ritornello, cominciai a registrare un video su Snapchat. Liv teneva gli occhi chiusi, con le gambe rannicchiate sul sedile di tessuto del treno. Faceva finta di avere un microfono davanti alla bocca, reggendolo con tutte e due le mani, mentre contorceva la schiena in mosse orribili.
Cercai di trattenere una risata, ma quando Liv aprì gli occhi, e vide che stavo facendo un video, scoppiai a ridere, mentre un "GENNARO COSA ST-" venne registrato, prima che terminassero i dieci secondi disponibili.Mi guardò con gli occhi socchiusi, mentre la canzone andava avanti, con un ritmo veloce. Mi fissò per qualche secondo, prima di rivolgere la sua attenzione fuori, al paesaggio francese che ci scorreva veloce aldilà del vetro. Liv intrecciò la mano alla mia, portandosele poi sulla pancia. Guardava un punto fisso lontano, ed ero convinto che stesse pensando a qualcosa.
"A cosa pensi?" domandai, mentre appoggiai la testa alla sua spalla. Comincò a muovere il pollice sulla mia mano, facendomi sorridere contro la sua pelle.
"Mi sembra sempre così strano che le cose che vedi vicine se na vanno così in fretta, mentre altri oggetti lontani stanno sempre là, in lotta contro la velocità". Spostò gli occhi sulle nostre mani, prima di aggiungere "Genn, tu eri così lontano. E guardaci adesso".
Le spostai il ciuffo di capelli che aveva lasciato fuori dallo chignon che aveva fatto sopra la testa, e le sorrisi."Se te lo stai chiedendo, no. Non ho intenzione di allontanarmi di nuovo". Strinse la presa sulla mia mano, sorridendo come non l'avevo mai vista fare. Sembrava una bambina a Disneyland. Tirò su le spalle, stringendo le braccia davanti al petto, e chiuse gli occhi, mentre un sorriso brillante le spuntò sulle labbra. Pensai che avrei potuto farle una foto, vederla così mi sembrava una cosa rara, ma come poteva una foto digitale rappresentare la luce che le illuminava il sorriso? Come poteva una fotocamera ritrarre la gioia che la sua espressione esprimeva, con la testa piegata a destra, gli occhiali sollevati dal naso? Come poteva una foto ritrarre perfettamente i suoi tatuaggi più visibili, sulla clavicola e sul polso sinistro?
Non avevo parole per descriverla, anche le più raffinate non riuscivano a descrivere quello che vedevo, e che nessun altro poteva. Quel sorriso era solo per me, e in quei tre secondi in cui tenne il suo sorriso da bambina, capii quanto potevo essere fortunato, quanto ci tenevo a vederla più spesso così, libera dal peso della sua vita.
Mi ricordai della sua euforia a Córdoba, con il suo primo tatuaggio. Wolność, braccio sinistro.
Mi ricordai la felicità stampata nei suoi occhi a Londra, con il secondo. 真, polso sinistro.
Mi ricordai il sorriso che tentava di nascondere a Bordeaux, con il terzo tatuaggio. what is love?, clavicola sinistra."Liv?" chiesi dopo un po', mentre ormai le canzoni non le ascoltavo più. Seguivo l'andamento dei miei pensieri, e mi ritrovai a voler sapere di più sui tatuaggi che si fece.
"Sì?"
"Parlami-" sussurrai, mentre appoggiai la testa alla sua, con gli occhi chiusi. La notte prima non riuscii a dormire, "- Dei tatuaggi" specificai qualche secondo dopo, prima che potesse rispondere.
Sentii in sottofondo Me, dei The 1975, prima che Liv cominciasse a parlare, dopo qualche secondo di silenzio."Il primo, quello che ho fatto a Córdoba, significa Libertà. È sempre stata un fondamento importante, per me, fin da quando, da bambina, me ne stavo fuori a giocare con il cane della mia vicina alle dieci di sera, quando mia mamma mi specificava sempre che era pericoloso, era tardi. Facevo quello che volevo, ogni volta che volevo. Da quando è morto Jack, ho-" sospirò, "-deciso che sarei partita all'improvviso, quando volevo, farmi trascinare dall'istinto, perché programmare le cose non mi piace, poi magari cambi idea e non puoi disdire tutto all'ultimo. Anche perché, secondo i miei piani, questo sarebbe dovuto essere il mio ultimo viaggio".
"I was thinking about killing myself, don't you mind?"
"Il secondo, il carattere giapponese sul polso, significa vera, e si dice Masa. L'anno scorso ospitai una ragazza giapponese che faceva uno scambio culturale. È stata da me per due mesi, poi ha cambiato famiglia. Prima che partisse, mi disse Kimi Da Makoto, che significa appunto "Tu sei vera". Makoto, mi disse, è l'aggettivo che significa vera. Il nome di persona è Masa. Quella frase che mi disse rimase così impressa nella mia mente che dipinsi il carattere di Masa sulla parete di camera mia, nero su bianco"
Mi immaginai la sua stanza: perennemente incasinata, con fogli dappertutto, post-it con frasi di canzoni, o testi, o personaggi famosi. Una chitarra appogiata a caso per terra, magari pile di libri, CD, o quadernetti, come quelli che usava sempre. Sorrisi, a quell'immagine, perché la sua camera la rispecchierebbe perfettamente.
"E poi l'ultimo, what is love?, rappresenta una domanda che ci fece la nostra insegnante di italiano. In prima ci fece fare un tema, su questa domanda, e tutti erano in crisi. Nessuno poteva sapere cos'era l'amore, quindi tutti volevano cambiarlo. Ma io scrivevo quello che mi passava per la mente, e da là la mia insegnante mi portò ad ogni concorso possibile, ogni Olimpiade di italiano che organizzavano al classico. Una volta sono arrivata seconda a livello europeo. La mia insegnante mi ha detto che potevo darle del tu, come se fosse una mia amica.
Quella domanda mi rese la vita un po' più facile, e tatuarla sula clavicola, vicino al cuore, mi sembrava il posto migliore".
Sarei potuto restare ore su un treno, con la musica in sottofondo, a sentirla parlare.
Quando parlava di cose importanti, per lei, aveva sempre questo tono leggero, che mi faceva sorridere senza volerlo.
Aveva lo stesso tono quando parlava di musica, di band che amava, di canzoni che le piacevano.Ed ecco perché decisi di fare quello che feci, con Alex.
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nota: AH VAFFANCULO
non ho niente da dire, a parte #Genniv
vbb, il ciclo mai 'na gioia continua, quindi niente di nuovoCOMMENTATE DAI, e non le mie note idiote (HO FATTO LA RIMA DANTE SUCK MY ASS), ma il capitolo
Masa.
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Living. //butch
FanficTutto quello che volevano era la felicità provocata dalla loro continua ricerca per la libertà. Ma entrambi trovarono la felicità in qualcosa che non era la libertà.