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Cominciammo a camminare nel giardino, la faccia di Zayn era arrabbiata e potevo intuire che lo fosse davvero dalla pressione con cui teneva la mia mano.

"Perdonami, la mia famiglia ha rovinato la nostra cena, non hai neanche finito di mangiare, davvero scusami." Disse prendendomi entrambe le mani e guardandomi negli occhi. Si vergognava della sua famiglia era ovvio, ma doveva ritenersi fortunato perché anche se particolare, lui la famiglia ce l'aveva.

"Zayn figurati, in parte hanno ragione, bene o male io sono la loro cameriera." Provai a rassicurarlo.

"Sono stati davvero scortesi, mi scuso io a nome di loro tutti." Mi diede un bacio sulla mano.

"Sì, lo sono stati." Sorrisi e feci sorridere anche lui.

"La serata non è ancora finita, vuoi fare un giro?" Mi chiese speranzoso.

"Sono un po' stanca, preferirei andare a dormire." mi passai una mano lisciandomi i capelli.

"Va bene, comunque abbiamo una cena in sospeso." Rise, mi guardò con i suoi occhi color nocciola, davvero belli. Risi anche io e annuii alla sua proposta.

"Magari la prossima volta in un altro posto però. Mi accompagni in camera?" Chiesi.

"Certo." rispose.

Iniziammo a camminare verso il posto raccapricciante in cui avrei dovuto passare la notte. Il pensiero che ci fosse un assassino in giro e che io dovevo dormire in quel luogo, non mi lasciò molto serena.

"Zayn." Lo chiamai fermandomi.

"Sì?" Si fermo anche lui, le nostre mani continuavano ad essere intrecciate ed i nostri occhi si guardavano. Verde nel nocciola.

"Grazie di tutto, comunque. " Sorrisi.

"Grazie a te, tesoro." Mi sorrise.

Arrivammo poco dopo, spinsi la porta ed entrammo. Zayn si guardava intorno, forse nella sua vita non aveva mai visto un posto così.

"Qui dentro è un po' inquietante." Rise, anche se a me non veniva affatto da ridere.

"Già." Risposi.

Cominciammo a salire le scale fino all'ultimo piano, il mio. Entrammo nella mia stanza. Dovevo ancora sistemarla.

"Io allora vado." Disse.

Annuii.

Mi abbracciò di scatto e mi lascio un tenero bacio sulla fronte. Lo abbracciai anche io, chiudendo gli occhi, anche se continuavo a non sentirmi al sicuro.

"Buonanotte." disse staccandosi dall'abbraccio.

"Buonanotte." dissi chiudendo la porta mentre lui scendeva le scale.

                                 ***

Avevo dato una riordinata, dopo aver messo il pigiama mi infilai nel letto. Continuai a pensare alla serata trascorsa, finché caddi nel sonno.

Mi svegliai per il bussare continuo alla porta.

"Apri." Una voce urlò da fuori.

Mi alzai presa dalla paura e non sapendo che fare.

The house H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora