Finalmente erano arrivate le quattro di pomeriggio ed avevo un'ora libera.
Andai da Liam, avevamo avuto il turno insieme e mi aveva dato una mano ad imparare e a fare tutto il resto.
Lo vidi tra gli altri camerieri della sua età, forse erano suoi amici, stavano parlando e scherzando, mi avvicinai."Liam, è iniziata la pausa. Andiamo in camera?" Chiesi.
"No, io rimango con loro, vai tu se mai." disse velocemente tornando a parlare con i suoi amici.
Mi sentii di troppo e me ne andai, di andare in camera da sola, non ne avevo voglia, così decisi di andare a fare una passeggiata in giardino.
Mi sedetti su una panchina sotto un albero, il giardino era immenso, pieno di fontane, di costruzioni grandi, in lontananza c'era anche un laghetto con altri edifici più lontani. Chiusi gli occhi e mi rilassai, pensando a quante cose erano successe in due giorni e mi sentivo più felice, anche se il dolore per la perdita dei miei genitori era dentro di me e anche Liam era triste, nonostante non lo facesse molto vedere.
Ero rilassata, adoravo l'inverno, era così magico e l'aria fresca che mi pungeva il viso, mi migliorava le cose, calmandomi.
Sentii dei rumori in lontananza, aprii gli occhi e vidi dei cavalli avvicinarsi. Riconobbi Dan e un altro che non avevo ancora mai visto.
Si avvicinarono fino a fermarsi davanti a me
"Buonasera signorina." Mi salutò Dan. Da come era vestito capii che erano andati a caccia."Buonasera." lo salutai.
"Come è andato il suo primo giorno di lavoro?" Mi chiese. Harold doveva avergli detto della mia assunzione.
"Bene! La sua caccia invece?" Chiesi sorridendo.
"La nostra caccia è stata un fiasco, tutta colpa di Harold, non so cosa avesse oggi, non ne ha preso uno, anzi non ha voluto prenderne uno." disse scuotendo la testa.
"E poi gliene sono capitati di buoni eh!" continuò quell'altro. Io risi.
"Non avete preso niente di niente?" Chiesi stupita.
"Sì, noi qualche coniglio. Harold niente, ha detto che gli facevano pena." scoppiò a ridere seguito da quell'altro.
"Ma dove sta?" Chiese l'altro signore.
"Eccolo lì giù." Dan si girò, seguito da noi.
Da lontano si vedeva la sua figura, mentre cavalcava un cavallo bianco. Si avvicinò e si fermò dietro di loro.Gli feci un cenno di saluto, non ricambiato.
"Allora andiamo?" Gli chiese Dan.
"Sì, voi andate avanti io poi vi raggiungo." disse Harold.
Il padre alzò gli occhi al cielo. "Signorina." disse per salutarmi e con il suo amico ripresero a cavalcare.
"Signore non è andata bene la caccia?" Chiesi prendendolo in giro e lui sorrise.
"Che ci fai qui fuori?! Ti ho detto di stare attenta." si ricompose e mi riprese.
"Ah certo, non posso stare in giardino però mi volete far dormire in soffitta?!" Mi alzai e andai vicino a lui e al suo cavallo. Lui rimase in silenzio.
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The house H.S.
FanfictionIl matrimonio era ormai fissato, pur di salvare la sua famiglia Harry era disposto a sposare una donna che non amava...anche se qualcuno provò a fargli cambiare idea, facendogli capire cosa fosse il vero amore. Si trovò davanti una terribile scelta...