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Cento cinquantatré. Sul soffitto della mia stanza c'erano esattamente cento cinquantatré fori ed io contandoli tutti non avevo ancora trovato una soluzione ai miei problemi. Ricapitolando, Harry mi aveva invitato a passare un mese con lui fuori dall'America, mio fratello sarebbe impazzito appena l'avrebbe saputo, avevo fatto riavere il lavoro a Jean, ma non potevo neanche più parlarci e Dan aveva minacciato di far perdere il lavoro a me e a Liam se non mi fossi allontanata da Harry. In tutto ciò mancava un'ora al mio appuntamento con Gemma, Louis e Harry per vedere il film. Che non sapessi cosa fare ormai era diventato un cliché, ma in quella casa c'erano più problemi e segreti, che persone. Non avevo assolutamente intenzione di allontanarmi da Harry e distruggere il rapporto che si era creato e al quale ormai non sapevo resistere. Inizialmente mi ero più volte detta che era sbagliato e che non potevo cadere in questa storia segreta, ma mi aveva risucchiato come un mulinello ed io non sapevo più che pesci prendere, giusto per stare in tema. Non mi sarei mai perdonata però di rimanere senza lavoro solo per questo mio capriccio, perché così era visto. Se l'avessi perso io, non me ne sarebbe importato più di tanto, ma se avessi sconvolto la vita di Liam, di nuovo, sarebbe stato un problema e Dan sapeva che non l'avrei mai fatto. La storia tra me e Harry valeva davvero così tanto?

Non ne potevo parlare con nessuno, se avessi deciso di "lasciare" Harry, lui avrebbe dovuto pensare solo che la decisione non mi era stata imposta. Capivo che per un padre era difficile accettare per un figlio una vita sicuramente più misera rispetto a quella che poteva offrirgli Kimberley e sapevo che sotto c'erano interessi maggiori ed andavano molto oltre l'amore paterno. Avrei spezzato il cuore di Harry, pensai, ma non potevo assicurarmelo, forse lui teneva a me, ma non così tanto? Sperai che Liam avesse ragione, che forse era solo una cotta passeggera. Non volevo un'altra ferita sul suo cuore già provato dalla morte della madre. Forse dovevo far in modo che fosse lui a non volermi più accanto, magari comportandomi male? Ma non potevo rovinare il nostro ultimo mese. L'avrei lasciato io, mi sarei inventata qualcosa. Io tenevo a lui più di ogni altra cosa e la frase di Dan mi aveva fatto pensare, l'avrei lasciato andare, augurandogli il meglio, una vita felice con Kimberley, tranquilla e agiata, proprio come sarebbe stata se io non fossi venuta a lavorare lì. Lui mi avrebbe dimenticata, sarebbe andato avanti, mi avrebbe ricordata solo come un amore leggero e fuori le righe, che non sarebbe potuto andare da nessuna parte, destinato a finire. Mi asciugai le lacrime cadute e mi feci forza, non volevo questo, ma era così che doveva essere e odiavo tutti per questo. Lui non avrebbe mai saputo della minaccia del padre, Liam avrebbe continuato a lavorare lì ed io sarei andata via, dopo il matrimonio.

Un mese. Un ultimo mese. Un ultimo mese per vivere al meglio il mio amore proibito. L'avrei vissuto al meglio, felice e spensierata. Infondo mi dovevo ritenere fortunata, non è da tutti stare con Harry Styles.

Bussarono alla porta, mi asciugai il resto delle lacrime e guardandomi prima allo specchio per assicurarmi di non avere niente fuori posto, andai ad aprire.

"Jean." Sussurrai vedendolo lì in piedi.

"Mi hanno riassunto, ora potrò andare via dalla tua camera e smettere di invaderti." Sorrise. Sorrisi anche io nel vederlo così felice. "Ti devo ringraziare, davvero. Ci sei stata per me e non lo dimenticherò. Voglio ringraziarti nella maniera giusta e voglio che tu me lo lasci fare." Continuò. Provai a bloccarlo e non farlo finire di parlare, l'avevo promesso ad Harry, ma lui fu più veloce di me e afferrandomi per la vita mi lasciò un bacio sulle labbra. Rimasi impassibile per qualche secondo, ma poi lo scansai. Il suo gesto mi sorprese, non me lo aspettavo di certo.

"Jean, io n-"

"Lo so. Ma sappi che non rinuncerò a te." Con questo mi sorrise e se ne andò.

                                       ***

The house H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora