Rimasi a fissare il soffitto della mia camera per non so quanto tempo, avevo un sorriso stampato sulle labbra e non riuscivo a smettere di ripensare a tutti i momenti appena passati. Mi ero innamorata di lui, quante volte mi ero ripetuta che sarebbe stato sbagliato? Non riuscivo a smettere di pensarlo, i suoi occhi verdi ed i suoi capelli ricci nei quali amavo infilarci le dita e sentire quanto fossero morbidi, occupavano tutta la mia giornata. Arrivai a quel punto in cui sapevo che del bacio che mi aveva dato davanti a tutti ne avrei subito le conseguenze, ma non mi importava. Non si sente il dolore della ferita quando si è innamorati del coltello.
Kimberley's pov
La mia terribile emicrania finalmente cessò e con lei anche il forte mal di pancia. In parte ero felice, non mi era mai andato di ballare con Harold davanti a tutta quella gente, ma mi dispiaceva che alla fine lui non lo avesse fatto e ci teneva molto. Finii di sistemarmi il tailleur rosa chiaro e appena presi il rossetto in mano qualcuno bussò.
"Avanti" invitai ad entrare nella mia stanza, ma mia madre entrò anche senza aspettare il mio permesso e come una furia si avvicinò a me.
"È successo qualcosa?" Chiesi non capendo il suo stato ribollente. Perfetta come ogni giorno si lisciò i capelli acconciati e notai in quell'istante che eravamo vestite in modo simile.
"Kimberley, spero che tu stia scherzando." Disse gesticolando furiosamente.
"Mamma, io n"
"Kim" entrò Isabelle piano con la sorella che era rimasta sulla soglia della porta. "Io e Clare stiamo partendo, ti volevamo salutare." Mi venne incontro e mi abbracciò, sorrisi leggermente ma quando provai a dire qualcosa lei mi interruppe. "Ieri sera siete stati bellissimi, durante il vostro valzer ci siamo tutte emozionate ed il tuo vestito era così... stupendo."
"Cosa? Il nostro valzer?" Chiesi confusa, io ed Harold non avevamo affatto ballato e nè eravamo stati più di tanto insieme.
"Sì, che c'è non ricordi?!" Esclamò ridendo. "Come fai a dimenticarti di quel momento e di quel bacio poi..."
"Quale bacio?!" Alzai leggermente la voce. Mi si insinuò un pensiero nella mente, ma no, non poteva essere.
"È ancora sotto shock per la bellissima serata di ieri" intervenne mia madre riferendosi a me. "Kimberley saluta le tue amiche!" Mia madre mi fece cenno di fare finta di niente e dopo che Isabelle e la sorella andarono via chiuse in fretta la porta.
"Mamma, cosa sta succedendo?!"
***
Harry's povTre, due, uno... "Buongiorno papà, mi hanno detto che mi cercavi." Dissi entrando nel suo ufficio. Quel posto aveva qualche incantesimo, non cambiava mai. Stessi libri, stessi fogli, stessa polvere. Aspettavo la sua chiamata e durante la notte avevo anche pensato a delle risposte da dargli.
"Harold, siediti." Disse sorridendo e questo mi insospettì, non dovrebbe essere contento, dissi tra me e me.
"Ho delle notizie da darti riguardo il caso, mi ha chiamato il commissario e ha detto che sono sulla pista giusta e non manca molto per la verità." Disse annuendo, se solo sapesse...
"Uhm sì, è un ottima notizia, se è solo questo io andrei." Dissi alzandomi, ma mi afferrò il braccio. Abbassai il mio sguardo arrivando alla stessa altezza del suo.
"Fermo Harold, o dovrei dire, Harry?"
***
Sarah's pov
Tornai al mio solito lavoro e non mi potevo lamentare, oggi molti avevano la giornata libera ed io ero con poche persone a lavoro, mi ero imparata qualche nome, ma non ero mai andata oltre, mi bastava così. Nessuno era sceso a far colazione e Gemma aveva ordinato di portargliela in camera, così presi il vassoio e mi incamminai. Bussai e aspettai la sua conferma vocale per entrare.
"Eccoti! Speravo venissi tu!" Si alzò in fretta dal letto quasi inciampando tra le coperte e corse verso di me afferrandomi il braccio.
"Attenta, la tua colazione!" Esclamai vedendo il tè che si mosse fino ai bordi della tazza.
"Ma che mi frega, lascialo lì." Sembrava euforica, feci come aveva detto e la seguii sedendomi sul letto.
"Io non so cosa avete in mente" Iniziò con fare da rimprovero. "Ma ieri vi ho adorato!" Esclamò alzando la voce come se avesse visto un cucciolo di cane. Sorrisi e scossi la testa.
"Credevano fossi Kimberley così ho dovuto fingere per for"
"Si, sì, certo" mi interruppe. Provai a dire qualcosa ma parlò prima di me. "Voglio che mi racconti tutto!" Esclamò sedendosi a gambe incrociate sul letto.
"Non c'è molto da dire, cosa è successo in casa l'hai visto, poi..."
"Poi..." mi incitò a proseguire.
"Siamo saliti sul tetto della casa e mi ha raccontato molte cose.."
Iniziai a parlare a Gemma di tutto quello che era successo poche ore prima, le raccontai di quasi tutti i discorsi e di quasi tutte le cose che ci eravamo detti. Mi ero tenuta per me le riflessioni di Harry più importanti, erano come un piccolo segreto, una cosa mia che nessuno avrebbe potuto avere, quel momento era stato nostro, noi lo avevamo vissuto e nessuno si era messo tra i nostri animi. Le raccontai principalmente di cosa mi aveva detto sulla sua famiglia, su di lei e su sua madre, mi sembrava giusto averglielo detto. Mi raccontò anche lei di momenti passati e discutemmo su vari fatti, finché notai che era passato troppo tempo e dovetti correre giù.
Kimberley's pov
"Non posso credere che Harold abbia fatto una cosa del genere" urlai con tutta me stessa, che sentissero. "Anzi, ora ci penso io" corsi verso la porta con lo scopo di andarlo a cercare e farlo pentire di aver anche solo respirato vicino ad una ragazza che non fossi io.
"Fermati!" Mia madre mi bloccò e lo sguardo che avrei voluto rivolgere a lui, lo rivolsi a lei.
"Parlando con lui non concluderai nulla. Lascia fare a me, ho già un piano.""Con i tuoi stupidi piani non hai concluso nulla." Urlai dandogli le spalle. "Quello stupido stalliere non ha combinato nulla e non l'abbiamo neanche mandata in carcere con l'accusa degli omicidi!"
"Tu occupati di Row e falla allontanare da tuo marito." Esordì mia madre con la sua solita calma. Io ero terribilmente infuriata l'avrei uccisa con le mie stesse mani.
"Io non voglio che si allontani da lui, lei deve sparire!" Urlai. "Mio marito?! Non penso neanche che mi voglia più sposare."
"Non dirlo neanche." Urlò anche lei stavolta. Se non mi fossi sposata noi saremmo cadute in rovina. "Non dirlo neanche." Ripetè più piano. "Ci penserò io a lei, non preoccuparti, tu sarai la signora Styles."
STAI LEGGENDO
The house H.S.
FanfictionIl matrimonio era ormai fissato, pur di salvare la sua famiglia Harry era disposto a sposare una donna che non amava...anche se qualcuno provò a fargli cambiare idea, facendogli capire cosa fosse il vero amore. Si trovò davanti una terribile scelta...