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Andai dritta nella sala da pranzo, sperando di trovarlo ancora lì.

Entrai. Erano tutti seduti al solito tavolo. Kimberley, Samantha, Harry e Dan. Stavano parlando e sembravano molto presi dal discorso. Zayn non sembrava essere molto incluso, nonostante fossero allo stesso tavolo lui sembrava con la mente da un'altra parte.

Mi avvicinai a loro. La prima a notarmi fu Kimberley che subito smise di parlare. Tutti notando il suo cambiamento seguirono il suo sguardo, arrivando a me.

Mi schiarii la voce. "Scusate. Zayn posso parlarti un attimo?" Guardai il ragazzo moro che mi sorrise e annuì.

Fece per alzarsi quando una mano lo bloccò. Harry era seduto dall'altra parte del tavolo, di un posto spostato per essere direttamente davanti a Zayn.

"Non può, deve venire nell'ufficio. Devo parlargli." Harry affermò continuando a tenere il braccio di Zayn, che intanto lo stava guardando in cagnesco.

"La vostra discussione può essere rimandata. Va con la cameriera Zayn." Intervenì Kimberley posando la sua mano su quella di Harry per fargli lasciare la presa su Zayn.

Harry e Kimberley si lanciarono uno sguardo. Zayn rivolse un mezzo sorriso alla sorella per ringraziarla e si alzò.

Uscimmo dalla sala e ci dirigemmo in giardino.

"Cosa è successo?" Chiese Zayn dolcemente appoggiandosi al bordo delle fontana.

Mi appoggiai anche io vicino a lui.

"Mi volevo scusare per stamattina e invitarti ad uscire." Sorrisi.

Si girò verso di me e annuì.

"Ora?" Rise guardandosi attorno. Era notte.

"Domani sera. Ci sarà anche Liam, Niall e altri loro amici." Spiegai.

Fece una faccia perplessa, forse non si sentiva a suo agio tra loro. Se avesse rifiutato l'avrei capito.

"Va bene." Annuì sicuro. "L'importante è che ci sei tu." Mi prese la mano.

Ci sedemmo sulla panchina. Parlammo per un po' del più e del meno. Gli raccontai di cosa era successo con sua sorella, del caso in corso e di altre cose. Per sbaglio me ne uscii col fatto che Liam sarebbe rimasto da me, ma lui mi assicurò di non riferire nulla a nessuno. Era davvero un buon amico.

"Zayn!" Un urlo interruppe il nostro discorso.
"Ti ho detto di venire nell'ufficio." Harry camminò svelto e si fermò vicino a noi.

"Va bene, va bene. Accompagno lei in camera e arrivo." Zayn rispose annoiato.

"No. Devi andare adesso. Mio padre vuole parlarti." Era strano vedere Harry così autoritario, sapeva di avere il potere e lo sapeva anche esercitare.

"Non eri tu a volermi parlare?" Zayn alzò le sopracciglia.

"Anche lui." Ringhiò Harry a denti stretti.

Zayn sbuffò e si alzò togliendo il braccio da dietro di me.

"Scusami. Ci vediamo domani sera." Si avvicinò a mi lasciò un bacio sulla guancia. Sorrisi e lo seguii con lo sguardo finché entrò in casa.

The house H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora