Spalancai gli occhi. La maledetta sveglia stava suonando, era da tanto tempo che non mi svegliavo mentre suonava, di solito mi svegliavo prima.
"Ugh-spegnila" biascicò Harry nel sonno ed io allungai la mano fuori dalle coperte per spegnere il fastidioso suono. Ripercorsi in fretta la giornata del giorno precedente e pensai alle cose che sarebbero successe in quello stesso giorno.
-amiche e parenti di Kimberley in arrivo.
-giornata di lavoro con Jean.
-dovevo riuscire a parlare con Liam.
-la sera iniziava la mia indagine con Harry.Mi ributtai giù e affondai la testa nel cuscino, volendo rimandare tutti i miei impegni al giorno seguente, ma non potevo. Sentii il pesante braccio di Harry circondarmi la vita. "Devo andare." Sussurrai. Lui mugolò qualcosa e poi allentò la presa permettendomi di uscire dal letto. Accesi la lampada sul comodino e mi avvicinai all'armadio per scegliere qualcosa da indossare che fosse abbastanza elegante dato che arrivavano ospiti, ma adatto ad un lavoro con i cavalli.
"Non ti far troppo bella." Disse una voce fin troppo sveglia ed io mi voltai verso il letto, su cui un Harry appena sveglio era appoggiato alla spalliera. Gli sorrisi e presi un paio di leggins neri con un maglione bianco. "Non so come tu faccia a svegliarti a quest'ora, per me è molto faticoso." Affermò scuotendo la testa ed io scoppiai a ridere per la sua espressione.
"È difficile, ma sai dei cavalli mi stanno aspettando." Gli sorrisi.
"Magari ti stessero aspettando solo i cavalli." Disse alzando le sopracciglia vago ed io gli lanciai un'occhiata, alzò le braccia come per dire di non aver detto nulla ed io sorrisi.
"Comunque dovresti prepararti anche tu e tornare nella tua camera a cambiarti." Dissi indicandolo e alzando un sopracciglio. Lui scansò le coperte dalle sue lunghe gambe e si alzò in piedi.
"Perché non sono già bellissimo così?!" Disse facendo una strana posa ed io sorrisi annuendo, prendendolo in giro. "Comunque buongiorno." Disse avvicinandosi e abbracciandomi lasciandomi un bacio sulla fronte. "Buongiorno." Sorrisi.
***
"La duchessa Adeline, zia della signorina Kimberley." E scese da una macchina una donna completamente vestita di rosa.
"Tutto questo è estremamente noioso." Affermò Jean sussurrando nel mio orecchio.
Eravamo tutti in piedi davanti l'entrata della casa ad accogliere uno ad uno gli ospiti di Kimberley ed Harry, mi sembravano infiniti. Erano uno più ricco dell'altro e ci guardavano come se fossimo dei vecchi strofinacci.
"Il fatto che abbiano pagato quella tizia solo per annunciare i loro nomi è davvero stupefacente." Sussurrai anche io.
"Mi chiedo tra quanto tempo finirà questa tortura. Da quanto siamo qui? Due ore?" Chiese esasperato, il fatto che avessero costretto tutti a stare qui mi faceva ridere, per una volta anche Jean subiva.
"Quindici minuti." Lo corressi e lui spalancò gli occhi. Ogni tanto Harry mi lanciava un'occhiataccia ed io ridevo, glielo facevo anche apposta a stare vicino a Jean, almeno eravamo pari.
Dopo un po' di tempo che sembrava un'infinità ci dissero di tornare ai nostri lavori, c'era gente che letteralmente scappava e il sorriso di Jean era indescrivibile. Scappammo anche noi e dopo poco ci ritrovammo nelle stalle a faticare. Fortunatamente i cavalli erano solo quattro e ci sbrigammo a sistemarli. Il lavoro completo durava circa tre ore, dopo di che non sapevo cosa avremmo fatto.

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The house H.S.
FanficIl matrimonio era ormai fissato, pur di salvare la sua famiglia Harry era disposto a sposare una donna che non amava...anche se qualcuno provò a fargli cambiare idea, facendogli capire cosa fosse il vero amore. Si trovò davanti una terribile scelta...